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Maria Grazia Vai
Le 701 poesie di Maria Grazia Vai
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Vorrei credere che la vita
quando muore
si quieta come un temporale
dove il giorno ritrova il suo appiglio
e un poeta ricama le sue cicatrici
Se fossi corallo,
sanguinerei come gli occhi di un ricordo
dietro gli occhi della sera
Una virgola
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Ed è silenzio che non passa
quest’aria greve che spezza un cielo morto
Pensiero che torna a cullarsi
fra le corde bambine
di un giorno che sembra ancora notte
Tanto breve da sembrare timido
Così spavaldo d’apparire vagito
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Ti avrei fatto ricordo
di un vestito troppo lungo
come le maglie di un deserto
che non ha più attese
Bruciano gli occhi
dove tutto accende la vita
più del vento sui ceppi rossi di un ricordo
che parlano di me
come solo uno sguardo
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Nell’angolo muto di uno specchio
le dita inseguono l’esile forma di un pensiero,
nell’attimo in cui seppure incerto
il fiato illumina i contorni della pioggia
E sembra perdersi dove qualcosa inizia
Quel nostro viverci prima che la
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Anche la pioggia
ha la sua storia
Quella che passa fra i capelli,
accompagnando
-come fosse la tua mano-
la vita che succede
Fosse l’inverno
strariperei da tutti gli occhi
Niente più
che il semplice fluire
dei giorni
su un dolore
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Come una virgola alla fine di una storia
Silenziosa, come il piangere di un salice
la vita varcò l’inverno costeggiando i giorni brevi
dell’Amore
Mani spoglie annunciavano la pioggia,
promessa mai fatta che aspettava d’essere
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| Certi volti hanno i colori forti dell’inverno,
fogli bianchi stesi sotto ai rami del silenzio
Eppure sembra si rincorrano
gridando i giorni dell’infanzia
quelli dei sandali di plastica
tra i binari luccicanti di una vita sconosciuta
Quella che
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| Il risveglio
dietro un rovo di finestra,
questa vita mai vissuta con te accanto
offusca la mia vista
ed è tutto ciò che resta
di un respiro che non torna
La distanza
è l’incessante nevicare dell’autunno
il rincorrersi di
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| Tornasti a piovere
sulle maree della mia vita,
uno sguardo rumoroso e senza fondo
come il vento
che arriva d’improvviso
Averti ancora dentro
fra l’anima e un pensiero che non muore,
parole dietro un vetro di finestra
che tutta la
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Con l’estate fuori dai vetri
mi sarei risvegliata un giorno
Uno così, forse.
Una mano ti avrebbe trovata
dove Agosto finisce e m’arrivi di neve
tra le macerie composte
della tristezza
con uno sguardo stretto alla maniglia
di una porta
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Trovai il mio nome vero
nascosto nella tua mano destra
mentre cercavo quello
con cui vestire le tue stanze
tra i colori che esistono
oltre la punta affilata di una matita
Nella vita che fuori ancora vive
per essere frutto d’inverno
e ombra di
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Il risveglio
questo colore muto
si frantuma alla porta
d’ogni silenzio
Nessun tempo
nessuna domanda
in questo giorno che muore
per non cadere tra i sassi
o perdersi nell’inseguire
sguardo dopo sguardo
i passi brevi della vita
Oggi
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| Sotto a un pruno
la vita sarebbe cresciuta ancora
L’amore avrebbe scostato i rami
e tu qui, dentro me
a volermi ancora fra le tue gambe
come uno sguardo infilzato
tra i fili d’erba della tua mano
Ti sfiorai le parole
e divenni la bocca che sfama
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Ancora non so, se di rugiada o stupore
quel tempo che accompagna i miei giorni
sui fondali di quell’isola che sei
Dove il vento risveglia perle e destini
e lo stridere forte di un gabbiano
passa lento sulle curve della vita
che ti aspetta
Il
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Anche la pioggia
ha avuto pozze da ricomporre
su quell’unica goccia di temporale
rimasta appesa ad un ricordo
che non ha voce
e nel mezzo la mia casa di giunco
Un rincorrersi d’acqua
e l’odore del mio esistere
che è sguardo ricomposto
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Eri la voce delle cose
Quella che fuoriesce
dagli intagli ancora vivi
delle parole
Quella sete che chiede pane
alla bocca del silenzio
senza riuscire a dare forma ad un sapore
Ma che ricade sulla vita
come acqua sopra i tetti.
Credevo fossi
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Se tu mi dimentichi Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2011, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 208 - € 11 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686214
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Le notti del poeta Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2009, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: - € 14.00 Anno: 2010 - ISBN: 978-88-6096-621-6
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Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere
Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.
Pagine: 182 - € 10.00 Anno: 2010 - ISBN: 978-88-95160-26-9
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
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Invia un messaggio privato a Maria Grazia Vai.
Il dolore del ritorno
copre soltanto il passare dei giorni
Come un sussurro d’eterno
lascia al tempo
la misura che passa mentre la vita accade
Quella vita che succede
e che non è mai come la si ascolta
Come quanto anche tu
dicesti che
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| L’amore delle cose
È la prima parola regalata
L’accento che gli diamo
Mentre lo respiriamo
Nevica sempre a natale
E lo sguardo si appanna
come l’odore familiare della terra
bagnata
Nevica ogni giorno
D’amore e silenzi
Dentro la sola
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Il buio è pur sempre un colore
e s’infila
ombra dopo ombra
tra le nudità degli occhi
Scarabocchi di silenzio
disegnati mezzo tono sotto i nostri passi
laddove t’incontravo
tra le strade sfitte di un paesaggio
ascoltando del
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Discorsi fatti di vento
che arrivano, come foglie di betulla
a ricordarmi la forma argentata
del tempo. Qualcosa che nasce
tra i soliti fili d'erba
e il silenzio della neve
che passo passo -cadendo, accade.
E mi disegna lo sguardo in un
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Mi lascerei amare
o magari solo vivere
come un volo che si alza dallo stagno
o quel sasso che disegna cerchi d'acqua
tra le nuvole dei tuoi mattini
Ancora non so
di che colore saranno gli aquiloni,
dove andranno
e cosa rimarrà appeso
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Altri giorni che si spezzano
e riempiono cassetti di silenzio.
Anche le briciole hanno fame
e muovono tra i sassi
le traiettorie inconsapevoli dei merli
Ogni foglia si fa suono
e ci racconta che l'autunno
è quel dolore che ancora
non
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Oltre quella che non sono
è un giorno d'acqua
e luna tra le foglie verdi
di un risveglio
E' la donna che non vedi
e si nasconde
tra le spighe acerbe
dell'estate,
tra i discorsi del vento
in cui maturano
i silenzi delle
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Mi parlano ancora, profumandole di te
le lacrime dell'oleandro
piovute, sui nidi della tenerezza
Si muovono come la pioggia, che cadendo
torna alla foce
e mi raccontano dei girasoli
che parlano per mano tua
riconoscendo il suo rintocco in ogni
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Stigmate di vita
s'incoronano agli occhi e alla bocca
come fossi -tra il guaire del tempo
regina di un silenzio che non muore
Un fiume si fa onda,
eco di un impronta che non fa ritorno
a quell'esistermi accanto
che rideva come fosse Amore
e
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Nel dolore che esiste soffrendo,
esisto
In questo tempo
dai rami brevi e dalle foglie spente.
Come acqua che mi conduce
al niente,
nel silenzio che cade tra un giorno
e il suo andare, esisto.
Resisto
tra le pietre macchiate dal vento
in
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Mani di nodi
a passi brevi sul fianco della sera
nell’ombra che bagnandomi
accarezza le tue mani
Acqua, lungo il dorso di un pensiero
muove e affonda il mio respiro
per lasciarsi accarezzare
dal tepore del tuo mare acceso
Dimmi che stai
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Il battere lontano della vita,
come il suono greve di un tamburo
si ricompone ogni giorno
alla siepe della tua assenza.
Qualche rondine mi attraversa l’aria,
e si fa miraggio tra i pensieri
dove lo sguardo gridava
il tuo silenzio. E divenne
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| Nei deserti del mio mare
Lungo i viali reclinati
dei miei anni
fogliasti come vita
dentro i legni di un
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Del cielo in burrasca
è libertà di saper piovere sulle parole
perché gli occhi son si bagnino
solo del pianto -o l’illusione
d’intravedere un oltre,
oltre un tempo sottile dai capelli vuoti.
Quel tempo che fu recinto
e
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701 poesie trovate. In questa pagina dal n° 301 al n° 330.
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