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♦ Anna Di Principe | |
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Maria Grazia Vai
Le 701 poesie di Maria Grazia Vai
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Di sola tenerezza
si piegano prima che arrivi il vento
le foglie dei miei occhi
Siedono la voce dei tigli,
la pazienza dei gabbiani e l’accettazione dei giunchi
riflessi tra la vita e gli specchi più profondi
E le stelle
smarrite tra i
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| Di tutte le cose,
sei l’odore distante
che s’aggira curioso tra le onde e le pozze
delle mie terre
Un fremito d’ali che mi respira, come l’airone
passeggia tra i cirri e le more
La tenerezza in altre braccia
e d’altre lingue incomprensibili
da
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Ovunque emergi e ancora cresci
tra fili d’erba e pietre di mare,
oltre i rami e le ortiche del tempo
Ovunque, di silenzio in silenzio
Sporco di pioggia e tristezza,
nel centro esatto di una stanza
quando torni a farti largo
dentro gli occhi, fra
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Mi somigliano i silenzi del mattino,
le nuvole azzurre in bianco e nero
e le parole selvatiche dei tigli.
Le piume e la vita sfiorita degli angeli,
quelle che tu coloravi di rosso
con indosso poco più che un’ombra di luna
lasciando ai
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Tu che scrivevi delle lucciole
come fossero matite sciolte
a disegnare fiordalisi
Come se la notte fosse il buio
ad albeggiare il vespro
nell’assolo della pioggia
Come se ottobre fosse un’alba
e il mare la sua scia,
mi ritrovo tra i rantoli del
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Restami cielo
tra il petto e il buio
in questo albeggiare di silenzi che stringo
nella mano che ti ricama come intarsio,
come lo scorrere degli occhi sui vetri scolpiti
dalla pioggia
Potessi sciogliere
i legacci di questa lacrima assassina
e
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Ti cerco tra la polvere e la nebbia
di queste sere mute
quasi fossi un pulsare di frasi
gravide di pioggia
Bagnato il fiato, si calmeranno le nuvole,
si perderanno i silenzi.
E torneranno a volare anche gli aironi
Immensi, dietro i teli spessi
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Furono labbra di suoni e pioggia
e fiati d’orchidea dinanzi alle tue
ciglia. Le notti a scandagliare i volti
dell’amore, e tu che grandinavi tenerezza
sui mattini. Ti ho amato le stagioni e le
sue rose e il tuo trionfo quando i glicini
si aprivano
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Mi arrivi
tra i profili della malinconia
In quella tenerezza che abbraccia
le lacrime gioiose di un tramonto
Dove s’alzano più alte
le mie radici, e Tu
sei nuvola tra i piedi scalzi delle stelle
Esserti fiato
è respirare la
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Restami,
tra i capelli e l’anima.
Come un disegno che incendia le zolle,
e si fa paesaggio di onde.
Lasciami un cuore
due gessetti e la tenerezza
per disegnarti tra i sassi dei miei gelsi
d’amore.
Adesso,
che di tutta
la malinconia che
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Candelabri di silenzio
offuscano il respiro.
La vita che non succede.
Un camino senza l’odore
della brace
Fu la mano dell’inverno
che disegnò, da dentro
la pioggia che si sgretola nei fossi.
Il germogliare da dietro un rovo
O
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| Certi giorni si scrivono
di schiena
in quell’andare
che inciampa la vita
mentre accade
Un ricordo senza voce
che abbraccia la
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| Dei giorni ch’eravamo
scrive ancora l’orologio
delle sei
Come se il tempo
ti respirasse ancora
tra i capelli della sera
dove entrasti
-senza guardare
dagli occhi celesti
del pianto
Dell’alba, poi
lo scissero i poeti
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Disegno pensieri
sui pizzi bianchi della neve
Stormi di parole
perché tu possa morderne il silenzio
da qualunque distanza e fin dentro
ogni stanza e tenerezza d’occhi
Rosso è il tuo nome
e si muove come la pioggia
in un piccolo
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Tornano ogni sera
ogni volta che li ritrovo
solo dentro la tua assenza
quei pensieri che tutto scompigliano,
mentre cerco di riordinare i miei capelli.
Piovono sulle pietre
su cui cavalcano le mie incertezze
E ancora mi scoprono e
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Raccontami con quale sguardo
si afferra l’infinito,
quegli azzurri di pensiero
che appannano senza volerlo
gli specchi d’un respiro,
scrivendo senza mani
l’Agosto ch’eravamo
Ora che il giorno è maturo
e la tua mano raccoglie
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Se tu mi dimentichi Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2011, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 208 - € 11 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686214
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Le notti del poeta Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2009, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: - € 14.00 Anno: 2010 - ISBN: 978-88-6096-621-6
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Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere
Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.
Pagine: 182 - € 10.00 Anno: 2010 - ISBN: 978-88-95160-26-9
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Maria Grazia Vai.
Nel passando delle cose
come se il tempo fosse la riga fuoriposto
che divide il viaggio dall’attesa
o solo un silenzio di labbra
che rimane anche dopo la pioggia
nulla ha un verso
o un senso
Solo tu, che ti muovi
come un riverbero
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E’ questo mio perenne inciampo
quello che fa di un pettirosso
l’eco smarrito dell’estate
Questo mio coglierti, qui
dove ho smesso di cercarti
Tra le rincorse di un pensiero
che sembra allontanarsi
furtivo e con le impronte
ancora zuppe del tuo
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Cerco in silenzi d’altri
come fossero rami in un bosco
quei pensieri rimasti appesi
alle luci del passato
Lo spegnersi dei giorni
in sentieri d’acqua e penombre
Quel vociare di stelle
che rende il buio visibile alla notte
Sentieri che ascoltano
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S’accende così
come fosse finestra d’altri
lo sguardo triste di settembre
Non un giorno si muove
mentre tutto apparentemente
resta appeso al cielo
insieme al tuo cappello
Un balcone rimasto chiuso
delimita i contorni della pioggia
e di
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Un ricciolo nero corvo
scende dal viso sul collo
disegnando la linea sottile
di un’altra bocca
E’ parola, e si ferma
dove un pensiero scivola
tra lembi di pelle che non ho
E torna in un sussurro
come il vento quando scosta
le foglie di
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Ci ritrovammo sulla soglia del risveglio,
sussulto di un giorno
addormentato sul letto degli aironi
Le sue ali muovevano le stanze
e le mie nasse di poesia
col pudore di un silenzio
che placava la tenerezza dei pesci
quasi fossero del vento
l’ora
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E’ un letto ormai disfatto,
un cielo fuori posto
ch’emerge dal nido silenzioso
dei miei seni
e dell’inverno che passa
delimita il trascorrere di un sogno.
Ogni istante cambia il verso
e si muove,
come fosse della pioggia
il barcollio di un
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Mi accompagnano a sera
quei suoni senza volto
Mani
che sfiorano discorsi di parole
e scrutano silenzi
di altre voci
E labbra fra i sorrisi
nei giorni di tristezza
Quegli attimi d’eterno
che s’involano
sospinti
dalla leggerezza di un
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Ancora vago la mia assenza
e l’improvviso volo
di un temporale estivo
Quasi fosse evaporato
dalla pozza dei tuoi occhi,
lasciando alla pioggia
l’illusione di cadere immobile
sulle foglie ammutolite di una vestaglia
a fiori
A tratti la
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L’odore di un’immagine
fuoriesce dalla tela di un pensiero
Mani pazienti s’incontrano
quasi si sfiorano dove lo sguardo
-senza chiedere, ci scorre tra la sete,
le dita- e il silenzio.
E si fa piega del tempo
a ricadere morbida e preziosa
dove
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Del frusciare del tempo
puoi sentire solo il guaire della pioggia
Ed è bianca spuma
in cui tutto
come disciolto da fiati di nebbia
ritorna a muoversi
tra i giallo- scuri del melograno
Di tutto il vento che lo scompiglia
tracce di
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Paesaggi di neve dipingono le attese
E sei così reale
che nessun silenzio -ormai
saprà cadermi addosso
Nessun silenzio vedrà le mie parole
quelle stesse che ti guardano
e senza pudore -inciampando m’innamorano
Ricordi i
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La voce ha lo stesso silenzio
di una maglia di freddo,
di un’ombra che germoglia
tra le foglie di un faggio tornato a farsi pioggia
Acqua che torna nello sguardo
di un abbraccio
e si fa vezzo di vivere
nonostante i passi brevi
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E ancora mi torni
come arriva la notte a coprire le ombre
in un silenzio che fruga oltre lo sguardo
in cerca di un ramo che sbatte
come il vento dentro una finestra rotta
E ancora ti vedo cadere
come allora, come un sasso abbandonato
tra le onde
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701 poesie trovate. In questa pagina dal n° 241 al n° 270.
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