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Maria Grazia Vai
Le 701 poesie di Maria Grazia Vai
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In questo peregrinare d’acqua
non c’è risposta, neppure un tonfo
nemmeno un lamento nel buio
che possa riconoscermi o
chiedere lumi
La luce è nel fondo, si sa
Si posa sulle radici tutte le volte
che il cielo mi è infarto
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| A scriverti
sarei la pagina che annuncia
la mia resa,
la voce che stinge le parole
e le trasforma
in sale
Gli scogli -lo sai-
amano stare a piedi nudi
subito dopo il calare dell’orizzonte
cielo,
hanno ciglia più lunghe
e ci
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A guardarmi diresti
che nelle pietre sta il mio respiro
Non come fiore
ma trasparente di neve
Ho per te solo un rumore d’acqua
a scolare giù dai polsi,
a scavarti la bocca
che oggi, ancora temo.
Ascolta. C’è vento,
e i gelsi
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E poi la neve,
leggero soffio di sguardo
sugli orli di seta
appuntati alle ciglia
del tuo fluttuante dire
Silenzio che indora la bocca
fino al calare delle parole
Schiumose
come è il sogno
che liquefa le stelle
e la tua ombra dipinta
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| Ma le nuvole, si sa
sono lacrime nel buio
silenzi spaiati sull’asfalto
spiaggiati come i sassi
giù
nel viale dei cipressi. Andati
Forse perduti tra i pioppi e il dire,
di ognuno il grano,
le stelle
o le radici. Forse bugiardi.
Quel poco
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| Hai paura delle mie labbra
così, come del verso ferito
di questa sera che -guardandosi
allo specchio dei miei giorni
senza Luna- respira una preghiera
che non saprò mai più descrivere.
Così come i miei occhi,
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| Piovesse il vento...
potrei lubrificare l’alba
con occhi di ricordi
e nuvole di sogni al limite del suo calar di luce
Ma questo cielo
di rabbia e fango
non ha risposte e chiede lumi
Dimentica la terra e il mio respiro
e prigioniero
torna alla
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Accade che il giorno
precipitando nell'inerzia d'uno specchio,
mi lega i polsi con una fune di spine,
e poi m'annega nel timore
di non essere quella pioggia
che tutte le notti ti bacia il sorriso,
mentre dorme.
Quelle ore in cui la speranza
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| E la mia bocca, come potrebbe nascondere
i segni delle comete,
sbiadire la terra che ti contiene
e separare i frutti dalle squame
della notte?
Come potrei farmi rumore
da questo lato di silenzio
che è ora traliccio di quiete
appeso
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| Maledetta sia l’estate
che liberò la neve
dalle grondaie
E questo silenzio viaggio
che serba le assenze
perché nella distanza
le tue parole
non si disperdano
Pioggia sulla sabbia
e vento in lontananza
non ha voce
non ha
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| Andasti come d’inverno le foglie al cielo
con labbra ancora di parole e
dello stesso colore del vento,
di cortile in cortile
al calare d’Agosto
Portavi il mio sorriso
e tra le mani una carezza di dolore
scritta e cucita minuscola dentro la
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| E sei, delle mani
la voce nascosta dai legni delle stagioni
la strada che ora
è solo un passaggio tra il grano e la notte più buia
Una di quelle senza misericordia di stelle né quiete
una di quelle che non hanno
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| Leggero, come un calice di nuvole
striate di dolcezza e cingoli d’amore, ti chiedo
di seguirmi.
Nascondermi tra i segni della neve
dimenticati a valle, nei fiori
a forma di coltello che squamano la lingua degli uccelli
Ci fosse il grano
saprei
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| Non sono diverse dalle ombre
le bocche dei miserabili
Muovono l’aria
fino le mura del silenzio
ma sgretolano via
tutte le volte che un fiato
coagula
le crepe della sete
Hanno scarpe deflagrate
e capelli di grano
stese ai piedi di un
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T’avrei saputo dire
come l’acqua alla sabbia
come il fiume all’orizzonte
che svanisce e di nascosto
vive
L’avremmo visto coi lamenti delle vene
da quel coagulo d’amore
che ancora preme gli occhi
e ancora mi è luce e
infarto,
mancanza e
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| La prima neve l’ho scritta per te
eri d’agosto e avevi l’odore di un taglio
senza nome
Forse l’inverno t’avrebbe nascosta
come fosse una carezza di foglie rosse
piovuta da lontano
M’avresti guardata cadere
sui girasoli, sull’argine del bosco,
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Se tu mi dimentichi Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2011, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 208 - € 11 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686214
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Le notti del poeta Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2009, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: - € 14.00 Anno: 2010 - ISBN: 978-88-6096-621-6
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Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere
Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.
Pagine: 182 - € 10.00 Anno: 2010 - ISBN: 978-88-95160-26-9
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
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Invia un messaggio privato a Maria Grazia Vai.
Un silenzio rotto tra i rami
e poi la quiete di un temporale
che ora è passaggio
tra il fango e le parole
E la tua mano, quel rumore
di foglie secche
adesso mi sembra un fiume
che lesina perdono
Un tonfo in lontananza
che si
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| Un giorno ancora,
il vento che assume forma e certezze
e questa notte che prima non c’era
e adesso cambia colore
Un giorno che arriva
picchiettando sul ciglio dei campi
in questa notte che miete
tristezze e scompare
in sospensione
di pioggia e
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In te muovono i silenzi
la solitudine di un bacio senza luna,
gli strappi delle vene sui vetri rotti
e il volo delle nuvole sopra le conche.
Dove mi scrivi il battito, sul collo nudo
e fiero dell’orizzonte. Dove t’ascolto e vivo
-scalza, come
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| E penso a come arginare
la voce malata di queste ossa
che scava fosse profonde
ma non si muove
Ora che, semino colpe senza
peccato e chiedo
misericordia alla terra
Poiché il dolore è un sasso
lanciato nel fosso
Per
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Come angeli di neve
impronte
nei cortili vuoti
rimane
un graffio tra le foglie
All’ombra,
le ciotole di terra
Nel mare
di novembre
solo piume di delfino
E il dolore
che scivola
dalle grondaie
in fiore
Che porta la quiete
della
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| Sembrano pezzi di cielo
che nessun dio vuole più
e cadono giù come sassi abbandonati
Sprofondano tra i passi
d’acqua mescolando rumori
e pioggia come fossero melma
In questo tragitto che
invoca ancora un giorno
ma non ha tregua
e
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Furono spilli e poi
la tua voce
giunta dall’altro versante
del tempo
Così è arrivata stamane la luna
poco prima il calare del cuore
Senza foglie né scarpe
come glicini al buio
Come fiati spinati nel vento
e minuscoli
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| Eppure non ti amavo
e tu non c’eri
quando colavo dalle rocce
mendicando spilli di luce
Scavasti tra i silenzi
per giuramento di libertà
mentre io
ti fui la gabbia di stelle
morenti venuta dal cielo
-Goccia su goccia-
come un rumore
leggi
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| Fili rotti, sui bordi dell’estate,
saremmo piovuti
anche noi, tra le foglie
della sera
Filamenti sui limitar dell’alba
che screpolano il vento
e porpora di labbra
al suo risveglio
In fronte al sostare del sonno
Tra i cocci della primavera
leggi
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Le mani vuote sembrano aprirsi
laggiù, dove le calle fioriscono
anche d’inverno
Un fiore dai rami carichi
come sospiri a salve.
Come fucili pronti
ad arrendersi
Eppure
c’è un nuovo giorno in cui dormire
quando la notte riflette
le
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Il cielo di novembre
irrompe nei cortili
e piove di nascosto, silenzioso
giù dai tetti.
Ricordi?
C’era la neve. E tu sostavi
(e ci sei ancora)
dietro i rovi
dell’ultima carezza
reinventando un’altra vita
che passa fra i miei
leggi
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Le mani chiuse a gabbia
si oppongono al frastuono
dei Santi
Le mie,
farfugliano silenzi
con lo stesso rumore slavato
che nemmeno
i piovaschi di maggio
-prima del sorgere del cielo-
sanno frapporre
al dolore dei pioppi.
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Quanto amore vuole starci
sopra un foglio bianco
prima di tornare ad essere
un groviglio di ricordi
senza più voce né sguardi?
Fossi cielo
mi sarei già svuotata
d’ogni brevità e durata,
per riempierti fuori e
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Quale frastuono
sembra divampare
quando mi scosti i pensieri
e -silenzioso-
accadi tra le foglie bagnate e il glicine
dei miei capelli neri
Quando ti spegni
tra i colori
delle mie timide e limpide terre
e insonne,
quasi tu fossi
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701 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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