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Aldo Bilato
Le 1287 poesie di Aldo Bilato
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vorrei riconoscermi in te saltuariamente
come la banalità insegna al neon a non
lampeggiare selvaggiamente nel mentre
io ti bacio e tu col bavero alzato tremi
vorrei portarti su quello scoglio ancora
mentre l'autunno odora il mare
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in un bicchier di vino
il cigolio d’una porta e tu
ch’io ricordo da bambino
tu, che ciondolando
in malferma postura avanzi
col bastone, menando vanto
dei tuoi trascorsi giovanili
in un bicchiere di buon rosso vino
c’inzuppo la memoria e un
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collocando penne e pennini a forzar l'effetto
si potrebbe dire ch'io non capisca il mondo
e del circostante una perpetua domanda
ci sono state delle situazioni per le quali
anche chi vede molto bene da lontano
si deve ricredere inforcando
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trovai il modo di riallacciare
stringhe celesti
mani giunte in preghiera
al solito balcone m'aspettava
un calcio negli stinchi fa meno male
se ci si bagna nell'Eufrate
dipingendo
passa più veloce il tempo
quando la terra
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l'amore ha dei bisogni assurdi
- poco il veleno per cancellarli
l'amore mostra la faccia buona
- eclissandosi ogni quarto d'ora
io non ci sto
tu non mi dai
l'amore mi bagna e il petto pulsa
- mi bacia alzandosi sulle punte
tu mi
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con gesti lenti a consumar le lacrime
sfiora lo sguardo mio a mani giunte
torce dal viso un quadro sofferente
morde la fune ad un pensiero
nutrendosi del dondolar assorto
lontano dal tramestio del mondo
strugge con rimmel sfatto la
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un quarto di luna appesa al firmamento
confidò il momento propizio per origliare
quello che del nostro vissuto non poteva
parlarono gli eventi
assecondando i nostri baci
intervenendo
ci furono tormente in ogni dove
intrecci di
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abbraccia forme sconosciute
- sale pur rimanendo appeso
scoscia soluzioni ascoltando
fuori l'inferno non ha un bel colore
- rimaneggiando amplifica
cuspidi collocate a prelibare
frugale è l'appetito dell'amore
- intenti sviscerati
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muove la chioma e fionda
sferzate al vento come l'onda
s'increspa sulle liane
suonano campane a festa
al ritmo pelvico sincopato
s'inarca e spruzza lontano
poi mi cavalca ancora
pretende ardore come prima
e non ristagna
prendo le
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capriole di fumo confondono
- stanze restringono
nel mentre che ...
a cavalcioni scivolano
bambini e campanelle
mi
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non amo le virgole
preferisco
dar pause all'altrui
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ma che bello il fiorellino
che ti spunta dal taschino
fresco fresco di rugiada
colto al bordo della strada
vorrei essere il tuo amore
la risposta più adeguata
alla domanda più abusata
ma tu: mi ami?
ma che bello il
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è strano! pensare il mondo come una mano
che tesa chiede o si propone.
ancor più strano m'appare l'orizzonte:
quello che ho voluto immaginare.
fronde arricchite in primavera, non reggono ora.
nel crepuscolo, mi si confonde
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Il mio, è un cargo carico di merce avariata;
la vela è diventata troppo lisa: non tiene il vento...
Bere acqua salata, dà allucinazioni.
La memoria delle felci ha raganelle arboree
che ci sollazzano nel canto: non
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forme indistinte capovolte in preghiera
capriole a sfiorare acqua e cielo - fumare
gobba a levante, luna calante al seno
rischiari notti al verricello - traino d'altura
lo sguardo all'orizzonte focalizza il volto
il tuo... oltre il tramonto il
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il tempo è un sessantanove
tu lo rovesci lui non si muove
prendo un treno, si: ma per dove?
hai delle schegge nel cervello e non ti schiodi
hai delle meraviglie da mostrare: ottime creature
non si sono abbassate le sbarre del
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Tu che mi ascolti Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2010, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 240 - € 12 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686108
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Non è più la stessa stanza.
Le pareti si sono ristrette:
in dissonanza, evolvono i vissuti.
Di te, di me: cosa rimane?
Ci accapigliamo sui trascorsi:
discorsi troppo difficili ora.
Hai mai pensato ai nostri figli?
Se ne
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attacco al chiodo metà del tuo dolore
niente di vero in ciò che è stato detto
spazzo il viale da foglie,
morte
e aghi di pino
vegliano su di noi gli eroi nei camposanti
niente a che fare con i nostri gemiti
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l'odore del caffè-latte la mattina
s'insinua a profumare la giornata
...narici ben disposte alla bisogna
nacchere per la danza quotidiana
si spulciano il gatto e la bambina
sorridono la madre e la vicina
...rumori di trattori in
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è un'estate che
- dicono
non sarà piena
di sogni
e di canzoni.
non ci si rotolerà
nel buio
sicuri di cogliere
il più bel fiore.
non ci si racconterà
a nessuno.
è un'estate che
- dicono
non ha
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stupirsi al seno che allatta un neonato: il capo reclinato, la mano che sorregge
incanalar sentenze e folli deduzioni, offuscando con aliti mefitici la storia: la nostra
mi dai veleno e lo trasformo in oro
mi sveli il lato più lontano dove
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ho visto un masso staccarsi dalla montagna
nel momento in cui, lui, ci sparava addosso
tu con tacchi a spillo e borsetta scintillante di...
non ricordo lo stilista, mi figuro l'atelier
ti sei addormentata sulla mia spalla, mentre
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Non parlatevi di me.
Parlate della luna che rischiara i filari
in questa notte agostiana d'anticipata vendemmia.
Non passatevi informazioni:
errate conclusioni sul come prendermi
combinazioni cervellotiche sul dove ci siamo già
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facciamo finta di non esser veri
io e te
poniamo il fatto, senza il perchè
riportando la mente al vissuto
io e te
ci si dovrebbe capire, andare oltre
ma non è facile interpretare le orme
ne le ombre che rasentando i muri
fanno
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vorrei morire assassinando l'altro me
-porte che nessuno potrà mai aprire
vorrei stupire in questo al passaggio
la terra e il mantra dalla mia terrazza
vorrei stupirvi con frasi confezionate
e caramelle che non ho mai
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rosso riflette il cielo l'assoluto
nel viso incastonato di corallo
parlami di te o mia signora
dell'alba che ci attende e si colora
parlami negli spasimi del giallo
del fucsia inonda il mio dolore
uccidimi con mani verde ramarro
baciami al
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Salterellando
da bocca a cielo
occhi che immaginano:
natiche
ventri obesi
mausolei.
Passa la sposa
il conducente si riposa
sotto la statua fiori:
poco più in là
palloncini colorati
zucchero filato.
Un film già
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dammi una frase per dirti buona notte
dammi un motivo per non fare l'alba...
così come sei: nuda nel mio letto
non si discute nemmeno un attimo
piovono sensazioni mai provate
lenzuola che appaiono le stesse:
mai cambiate
ti vengo a
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io non ho visto mai
io non ho avuto mai
nemmeno un terzo di quel che... ieri
e quel sorriso poi
quel tuo bel viso
appeso all'angolo del mio... destino
tu sei passata
tu sei restata
due modi d'essere così... bambino
un testo scritto
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potrebbe esser stata una giornata al mare
ai tempi in cui la scuola stava per finire
si potrebbe pensare ad uno scatto d'ira
o piuttosto
al tuo sub ombelico che non ragiona
il fatto è
che alcune cose di me si son perdute
pagine in
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1287 poesie trovate. In questa pagina dal n° 451 al n° 480.
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