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♦ Anna Di Principe | |
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Aldo Bilato
Le 1287 poesie di Aldo Bilato
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tempi molli
monete liquefatte in troppe adorazioni
- scende dal piedistallo senza ringraziare
gli fanno il regalo di compleanno
contando le monete racimolate
"non so se basteranno" dice
fuori
venti di guerra spazzano via
i cirri e
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Certamente non tu
ma nemmeno un santo portato in processione
la mattina, a colazione
caffè, una sigaretta e via
certamente non sono io
quello a cui pesa il santo
piuttosto fiori
e i voti dei potenti in danno...
bigodini colorati e
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È meglio non aver più pace
che non aver più senno.
Colui il quale
confonde le due cose
sfiora l'idea del giusto.
Dio
s'è
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Nel cesso di Bukowski crescono le liane
danzano macachi con birra tra le mani
nell'atelier di Van Gogh orecchie dappertutto
nasi e lunghi colli Modigliani strizza dai colori
il contadino rimpiazza il raccolto con altre colture
la cultura
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potevamo corrompere lo gnomo del giardino
quello senza la mano destra
decapitata dal tuo bambino
c'e stata invece la rivoluzione
la sinistra ha avuto la meglio
ho visto statue bagnarsi nel catino
dove per anni avevo sciacquato il viso
la
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me la ricordo l'anima
è stata l'unica che mi ha messo alle corde
aveva guantoni in similpelle
scarpe adatte per il passeggio
poi, sono
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in un blocco di marmo, in un foglio bianco
millimetri i pensieri in fila a ricucire altri pensieri
- lenze che pescano nel profondo anime
la superficie violata dal pugno o dal sasso
- massa pensante, incide sul vissuto:
epiteti, ansie e radure
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Al mare, respirando
osservo gli ulivi da sotto in su
immerso nelle loro fronde
in apnea, domino le onde...
vivo senza di
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La casa ha ampi spazi:
attraverso le tendine di catrame adornate
scruta la solitudine
si sposta e non riposa la vecchia campanara.
La casa ha memorie insonni:
rintronate dal din don dan e dalla lista della spesa
portata in grembo
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il mondo è una cassa armonica
una veronica di falsi idiomi
gli idioti non hanno nomi
si
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fatto di niente il cancro che ci appartiene
convive con le nostre convinzioni
si struscia facendo le fusa alle emozioni
dotto di chimica ha scavato la galleria
subdolo e lento nascondendosi dietro la malinconia
-la malattia ha radici che
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è chiaro che la mattina presto
le primizie hanno uno sguardo diverso
il pomodoro non è ancora così rosso dalla vergogna
la zucchina flirta col peperone
e che dire del finocchio...
bisogna lasciarlo stare se no s'incazza
faccio
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occhi grigio - verde
riverbero che serve a vedere dove ho posato l'anima
ad un passo dal fiume tre anatre stanche
biondi capelli in vista della scuola
un tronco d'albero allunga le distanze
la pace ha un prezzo condominiale
ma tu che hai
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è la parola
che ingarbuglia le reti sul fondale
scorfani triglie odor di alghe
la superficie è lontana dallo scoglio
se getti l'ancora solo curiosi e patelle
le pinne bianche dello squalo disegnano quadri naif
e se mi
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la vera forza alberga nella rinuncia
un modo di vivere gitano
un mondo racchiuso in una mano tesa
sono solo un uomo che pensa controvento
qualsiasi sia
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in un centimetro di terra
nemmeno la polvere fa notizia
-scansati che passo:
soppesa l'aria che ti volatizza
rivolta il tuo sguardo altrove
sputa in alto e
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Tu che mi ascolti Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2010, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 240 - € 12 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686108
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Invia un messaggio privato a Aldo Bilato.
al significato dei nostri giorni
scandisco il tempo- il nostro che
la danzatrice ha perso nel deserto
- forma cerchi visibili dall'alto...
ci si ritrova nei pub
ad annusare la stanchezza dell'umanità
in dogmi settari
allacciati alla
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Alla fiera di mezza estate
un convegno di zanzare
folla che danza attorno
al totem con patatine e ketchup
sputa e s'inzacchera il contadino
prende per le corna il toro
si spostano i cancelli del paradiso
dalla movida all'altare
mani in
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gamberoni ananas aceto di Modena
sdraiati su lettini di rucola
- non a prendere il sole
insalatina di polpetti teneri teneri
innaffiati da una doccia di colori
al basilico sedano e pome de terre
mi tuffo nel Vermentino
-che è un vino
e
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e poi ci sono specchi
moltitudini d'inesatti
tutto ruota intorno
all'idea dei
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non ho meno colpe di te
- sei tu che mi indicherai la via?
non ho finestre
tutto quello che scrivo lo immagino
senza usare sbarre atte a dipingere
ombre solo nostre
facendole apparire come pigiami
appesi al rito del passeggio
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inutile filosofeggiare sul vissuto
è la terra che scorre nelle nostre vene
un ciocco che ci sveglia ogni
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ho divelto un sorriso dalla piattaforma
ancorata alle stigmate del mio cuore
nell'immaginario abita l'uomo
sotto coperta
non si
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DU- KP- 59 sulla sdraio
MI- Z- 5734 sulla sdraio
NA- 315204 vende i meloni
Marocco–NL–CH–D:
Tutti al mare!
Le "sabbiature Acquarone"
L'ombrellone più bello
L'afa
Mia madre con l'asma
Tu nuda
I tuoi seni riempiono la
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bellezza dei fondali
rocce vive
patelle
cozze che sbuffano
brace sotto le marmitte
echi
voli a pelo d'acqua
bitte
immagini affidate al confessore
treni
non sanno dove attraccare
dove aspettare
guardami
immerso nel tuo tempo
parole senza
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Ai limiti del fine corsa
segnali d'altri tempi che riducono
il campanello d'allarme ha poche scuse
circoscritte e reiterate
deragliano le imposizioni
quelle che i cannoni d'incenso sparano
all'ave Maria...
negli occhi delle
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Non hai molto da perdere
non mi hai ancora visto piangere
ci sono situazioni che ci scuciono
asole che non attaccano bottone
e poi c'è Dio... credere...
credere
è come chiedere agli elefanti
di non disarcionare i
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A volte
il passato ritorna
sotto forma di pagine bianche
chi scrive non dimentica
chi legge ha già una storia da
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vorrei porre una domanda ai tuoi incubi
sul come ti gestiscono, sul come ti rifuggono
vorrei affacciarmi sulla tua malinconia
spezzando bastoncini d'incenso e mirra
ci sono ancora palle che perdono la mira
la mia insistenza appiccicata alla
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Sulle palme e sui marosi
datteri e salme
relitti d'ogni genere
la natura insegna
fregandosene
la
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1287 poesie trovate. In questa pagina dal n° 241 al n° 270.
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