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Nikolas Malone
Le 159 poesie di Nikolas Malone
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Ho scritto tanto, di tutto
in questi giorni,
e tanti li a fare complimenti
che,
manco me ne sono accorto
che già pensavo
"sono poeta"
Ma questo proprio non va bene,
essere poeti è tutt'altra cosa
allora sai che
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Parlami poeta
della tua natura,
dimmi dove trovi
le parole,
le trovi a grappolo
sui muri,
o come foglie nuove
a primavera?
Come riesci a farle tue,
a cesellarne la prigione,
a vincerle, piegarle
e rivoltarle e farne
passione
Come vorrei
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Essere perso, fuori dal cono
della luce,
fantasmi e codici contrapposti
parentesi sulle menzogne
Era altra la natura?
Incisa nel grigio l'indicazione
nel solco l'andatura
Mi è stato facile non dirlo
nessuna confessione
Dilatare pupille,
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Figlio di due terre in movimento
tengo in serbo il lume dei ricordi
il mare si dipinge mio compagno
e sugli scogli alberga ogni sogno
Gente di mare che lo cavalcate
e dentro le onde avete il senno
ditemi che terra ho da cercare
per ritrovarmi
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Mi piace il mare in tempesta
le onde picchiano forte
sui sassi in spiaggia
levigando di sale gli scogli
vedere la forza che esprime
da la misura del tempo e delle cose
Ma quando è calmo,
quando è un respiro
tenue sussurro
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Voglio disperdere le parole
tutte quelle che ho scritto,
a guardarle su di un foglio
perdono forma e spessore
Se le scrivo nel vento
ridiventano colori
e sono polvere tra i monti
sentimenti in sospensione
non più forma o stile,
ma
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Il mistero degli uomini soli,
cresce,
con la notte che piano,
si fa scura
ombre nascoste nel deserto,
sabbia lessa,
calura
Lingua che non ha da dire,
mani che non stringono
arti,
folle corsa contromano,
agita le paure
Dammi il tuo
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Bagnami di saliva,
poi,
asciugami di calore,
spingi coi fianchi
l'orizzonte,
fammi sogni umidi,
mentre ti sento addosso
Cambia pelle il serpente,
avvince di spire,
e rilascia stanco,
tu non lo fare,
no,
stringi,
non allentare
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Ei sta!
Sottile dicitore.
Il busto leggermente di profilo,
la mano, leggera, posata sul leggio,
e l'altra che nel volteggiare tocca la fronte,
e poi disegna l'aria, come un respiro
Legge, appassionato,
quel che altri hanno scritto
ed è
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Verde smeraldo, questo mare
brilla di spruzzi sulle onde
in fondo, all'orizzonte,
diventa una striscia
di blu intenso
e lì,
s'incastra dentro un cielo
azzurro,
corrotto dal grigio
delle nubi
Amo il mare in inverno
guardo e posso
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Un vecchio seduto su una foglia,
zattera perduta nel grande mare
le vele sono tutti i suoi sogni
gonfie del vento dei ricordi
Sulla destra un sole malato, stanco
colora l'acqua di pallido argento
e il verde si tinge rapido di bianco
dove
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Seduto a cavalcioni sopra un sasso
piantato al bordo di una strada
lanciata contro all'assoluto niente,
aspetto di far passare il tempo
perché non voglio mi stia dietro
Ne ho viste tante d'abitudini,
frasi fatte e tanti luoghi comuni,
e
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Vento,
ch'è il respirare del tempo
raggiungimi in sintonia
perquisisci la mia anima
fanne poesia
Di maledizioni e d'inutili fardelli
colma la storia, vuota scodella
pianta le radici, spingi giù la pala
rincalzare il seme,
acqua
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Volevo morire a vent'anni
volevo farlo d'agosto,
quando il mare è caldo
e la pelle scotta
In un giorno semplice,
senza pretese, giusto un saluto
poi, panni stesi ad asciugare
al vento delle lacrime
Volevo alzarmi come
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Le donne sono fiori di campo,
giovani margherite,
rose rosse vellutate
con qualche piccola spina
Le amanti lanciano sguardi
furtivi,
sono compagne appassionate
rendono leggera la vita,
sono amiche che ti consolano
quando ne hai bisogno,
e
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Passare attraverso un culo d'ago
toccando il fondo dentro il bicchiere
può essere gratificante ricercare
l'essenza intima del gusto e del sapere
Avrei avuto il tempo di cercare
stimolo, conforto e disperazione
soltanto gocce sterili di
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Nikolas Malone.
Avrei voluto essere
chissà,
forse non proprio io
uno che mi somiglia,
una vita parallela
uno scampolo diverso
d'esistenza
Essere etereo, senza vita
non come la si concepisce
normalmente
una meteora in viaggio
tra le stelle,
o una
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Guardingo,
dentro questa vita
stroboscopica,
fatta di neon e mentine
che ti svegli quando tutto
dorme
cercando nei tarocchi
le risposte
Ascoltami che lo dico
di sfuggita,
un lamento,
un sigaro toscano,
la punta della freccia
ha il veleno
e
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Piove, su questo corpo
nudo
pioggia di polvere e fango,
nessun lamento in fondo
al ricordo,
nessun rimpianto
Questa metastasi che mi vince,
che spinge verso il fondo,
non trova spazio
né metamorfosi,
solo inutili fardelli
Potessi io,
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Blues, blues, blues
Cinque ragazzi da quattro passi
dopo i vent'anni,
due chitarre un basso, l'armonica
la batteria,
la maremma è già New Orleans
Blues, blues, blues
note glissate vissute in bocca,
il rullante che picchia
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Io volo!
Volo e plano
Mi tuffo giù dal cielo
è sibilo
discendo volteggiando,
picchio, poi risalgo
Muovo le ali,
cambio inclinazione
viro, m'innalzo
vado a bucar le nubi
le dissolvo
Sposto di un attimo
la coda, il timone
il
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L'anima seduta sulla sabbia
aspetta il trascorrere del tempo,
immobile concetto del presente
fa ricorso alle crisi esistenziali
Attrice muta del dispetto
t'accorgi che più m'allontani,
una stasi vana del passato
che vive solo per
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Com'è difficile capire
chi ti vuole spiegare,
quelli che credono di sapere
tutto e che di fatto
sanno niente
Vi chiedo, ma quale assurda
pretesa è credere di spogliare
un'anima soltanto leggendo
pochi versi, scritti pure
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Ho preso la mia decisione,
mi suicido
lascio un biglietto, una spiegazione
e poi via all'insano gesto
Vado di là, che ho il tetto in legno
sorretto da una grossa trave
una corda un cappio, lo sgabello
e giù coi piedi
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L'ombra, si allunga
ondeggia sui muri di una notte
etrusca
fende l'aria, mentre schiocca veloce
la sua frusta
è
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Essere aria
leggera piuma portata nel soffio
galleggiare
note lente, quasi un sospiro
da sussurrare sulla bocca
attimi in circolo sopra la testa
luce brillante sulla tristezza
Sentire sulla pelle le carezze
il tempo stringere i fianchi
salto
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Gli amori grandi si consumano in fretta
bruciano l'anima agli amanti
quelli inutili passano lenti e non fanno
alcun rumore
I venti soffiano solo se ne hanno voglia
e la luna a volte dorme pesante
tutta la fortuna sta nei viandanti
che dimorano
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Il passato cammina rasentando i muri
e gli orizzonti non sono poi così lontani
linee che segnano i confini
che sono uguali a quelle delle mani
Navigherò il mio sogno tra tempeste
e lotterò corpo a corpo coi giganti
poi
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Nell'infinito risiede il senso
se mi determino, io
sparisco
inghiottito dall'ovvio,
nell'oblio
se resto estro, fantasia
acquisto spazio, armonia
mi disimpegno dalla comprensione
da ogni vincolo, ogni
abiezione
Resto di pura energia a
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I pensieri di confine,
bordo di lama affilata,
in equilibrio instabile tra follia,
musica e poesia
Eppure ho provato a farti
innamorare,
peccato ero in ritardo,
il treno non s'è fermato
non sono salito
Ma tanto mi consolo,
faccio
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159 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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