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Nikolas Malone
Le 159 poesie di Nikolas Malone
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Ritmo,
ritmo che sento
in circolo nelle vene,
nel battito del tempo
Ritmo che sento,
nel caldo e nel freddo
dentro occhi di ghiaccio
in mare a tempesta,
in cielo, in testa
Ruota terra, corrodi
frammenti sparsi a casaccio
ritmo infantile,
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Vorrei ricostruirmi,
reinventare,
ridisegnare limiti e passioni,
il sentimento e il verso delle cose
Tracciare gli argini,
tracimare,
illudermi e rinascere,
rifinire
Contorni nitidi, specchiati,
acque limpide
fugacemente
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Tinto di scuro
l’orlo della mente
mille ansie
le danzano intorno,
dentro il cilindro
un pallido coniglio
disegna l’ombra
luce rubata al timido
lampione
Cosa n’è stato
delle tante strade
percorse in fretta
con la benda agl’occhi
e i
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Mi piace il mare in tempesta
le onde picchiano forte
sui sassi in spiaggia
levigando di sale gli scogli
vedere la forza che esprime
da la misura del tempo e delle cose
Ma quando è calmo,
quando è un respiro
tenue sussurro
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Il mare ascolta ogni pensiero
trasporta lento, cullandolo
ogni desiderio
mentre il cielo cresce dall’acqua
e verso l’alto si fa gelo
Ti aspetto e ti “sento” arrivare
so che sei vicina, lo sente anche il mare
il suo odore si fa più denso
e
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Le fatalità modificano il cammino
piccole pieghe sulla camicia
del destino
attimi tatuati sulla pelle
incroci senza più motivazione
Le cicatrici sono vecchie ferite
di cui perdere il ricordo
in dissolvenze e cambi di
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L’anima seduta sulla sabbia
aspetta il trascorrere del tempo,
immobile concetto del presente
fa ricorso alle crisi esistenziali
Attrice muta del dispetto
t’accorgi che più m’allontani,
una stasi vana del passato
che vive solo per
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Io abbasso lo scudo,
tu
squarcia la corazza
di quest’amore timido
più non resti alcuna
traccia
Diventi fuoco e fiamme
e corra via le vene
quest’armonia cosmica
scacci ogni pena
Amor che t’amo tanto
che più non lo
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Amo le tue ciglia
e quella luce d’anima
che brilla nei tuoi occhi verdi
Amo il tuo coraggio, la passione
il pragmatismo, la follia
Amo il tempo che passa
e colora le foglie
ma che non stinge le voglie
Amo il sorriso ch’è di
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… e c’è
silenzio tra le cime scure,
é riconoscersi in un dolore
li si nasconde ogni paura
trova rifugio ogni timore
Nessun rumore su per la scala
o rincorsa contro la mano
e con stupore riconosco piano
qualcosa che ho già
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Ne avessi avuto il tempo
forse anche la voglia
sarei passato indenne
da ogni stupro,
avrei guardato distratto
anche un po’ assente
ogni cosa passata o presente;
invece vivo come una ferita
anche i ricordi che non son di ieri
e dei mie giorni
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I grandi amori hanno cuori di cristallo
fragili onde che bagnano i sentimenti
sono pietre di torrente,
ciottoli sulla via
I grandi amori sono scarpe strette
a camminarci tanto fanno male,
sono di carta colorata, sanno di sole,
sono sale
I grandi
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Strana mente,
divorata da mille e più tarli ...
e quanta gente
che non sente quando parli
Inconcludente
ogni mio respiro
solo aria, niente magia,
ma tra lacrime di stagione
sta nascosta la poesia,
e questo tempo d’occasione
scivola lento
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Il volto delle cose
si trasforma
con il correre del tempo
prende nuove forme
e cambiano le percezioni
i sentimenti, le paure
le emozioni
In questa calma che sa di fuoco
dove tutto si rimescola
ed è caotico,
rivedo come un tuffo
in acque
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Volano veloci i venti tra i ricordi
sussurrano voci ormai trascorse
e nelle vene corre già domani
come un disegno mistico,
l’inevitabile
Nel centro del mio sogno
guardo incresparsi il mare
mentre tra labbra morbide
culmina ogni dolore
si
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Non amo i poeti, nemmeno un po’!
Non amo soprattutto i supponenti
quelli che si proclamano “diversi”
con la loro aria da perdenti
rinunciatari forse un po’ assenti
ma naturalmente in “versi”
che considerano chi non ama
come loro la poesia
gente
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Nikolas Malone.
Dormi, qui accanto
Il respiro un soffio d'incanto
nel silenzio
solo le pareti in movimento
Vincono i pensieri il tempo
mentre il sangue viaggia le vene
quanti rimpianti e promesse
quante sconfitte e poi le pene
Si muove fragile la mente
dentro
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Si, voglio raccontare
l'azzurro del mio cielo,
ed il profondo mare ...
e di questo tramonto
che sa vestirsi d'alba,
del tuo sorriso limpido
che mi disseta e salva,
dei miei pensieri intimi
a volte così bui,
di un passato ruvido
vissuto
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Si ridisegna l'orlo dei ricordi
tirato su come con le gonne
imbastitura larga, abbondante
le nubi sono grigie e sono tante
Luccicano d'olio e di fatica
le cromature della mia Suzuki
strade dritte e veloci pieghe
l'asfalto pulsa gomma e
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Scende, piano, lentamente,
si posa
e come neve copre,
malinconia
Giunge anche se non l'aspetti
e ti trafigge,
come quando scopri
una bugia
Arriva in uno sguardo
ch'è già allontanarsi,
in un tramonto passato
inosservato
e nei
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L'alba ha colori strani
Irreali, più del solito!
Corro, ansimo
I battiti, martellate al petto,
rami, graffi, salto
Il dolore al fianco è lancinante
Il salto diventa un volo assurdo
cado, il sangue cola lento
sfugge piano la
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Poesia a tema
"animali e crudeltà dell'uomo"
così tutti a scrivere di "fido"
e del porco che l'ha abbandonato
i paracarri che si sprecano
e gli occhi teneri che inseguono
un padrone senza un cuore
che
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Il poeta vaga nella notte,
si osserva mentre s'allontana
i sogni sono nebbia fitta
tagliata da inutili lampioni
Cosa potrà mai consolare
quest'attesa, mentre il gelo
trafigge il respiro
il sentimento é duro granito
scolpito col
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Mazzo di carte truccate,
segnate sui bordi, tarate
abili mosse di dita e facce spettrali,
tra spire di fumo e pensieri
violati
Alza la posta la vita, calma i battiti,
nessuna emozione, non farti scoprire,
non puoi aprirti alla
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Danzano le ore nei discorsi persi
di questi quattro vecchi seduti
intorno ad un traballante tavolino
Un giro a briscola, un quarto di vino
la lite sempre pronta sul governo
per non guardare la vita che svanisce
Dimmi signora che sei loro
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| Ti guardo mare,
qui in questa stanza
i passi misura della distanza
concetto assente fuggito via
e le pareti che sanno di sale
Schiudo un verso, una canzone
il mistero unico dell'ispirazione
la mia presenza quasi disturba,
forte l'odore di
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| Che avrà di strano l'orlo
dei miei pantaloni
che osservo da un quarto d'ora,
le gambe stese sopra il tavolino
accanto un bicchiere di gin e coca
Ma lo sguardo fora e passa oltre
veleggia sopra i fuochi del tramonto,
un buco nero senza
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| Si narra che nelle notti d'afa e zanzare
quando d'agosto la luna è un buco
nel cielo e le stelle lucciole innamorate,
che i gatti stanchi scalino l'orizzonte
miagolando di rabbia e voglie
Leggenda vuole che siano anime sperse,
ch'erano
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| Ti guardo fasciata in quell'abito da sera
fiore di pesco tu, eterna primavera
incerta su quei tacchi troppo alti
le spalle rubate al velluto della luna
La tua pelle che mi riporta al mare
sabbia che canta sotto le mie orme
il tuo profumo che
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Gonne, lunghe, gonne corte,
coi volan o di chiffon
con le pences,
la cerniera su di un lato,
dietro
Gonne coi merletti,
fino in fondo, gonne che,
"ma cosa ti metti!"
gonne, "ma quand'è che te la levi?"
gonne
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159 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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