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Elisa Cordovani
Le 107 poesie di Elisa Cordovani
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paure s'increspano
sul finire dei miei respiri
non importa cosa sono,
continua quella danza
senza senso
tra odio e vergogna
occhi chiusi fingono
attimi normali,
scagliati su pietre affilate
dal pianto.
Ho tessuto con
dita morte parole
da dire
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notte, curva sulle tue stelle,
sola senza il mattino
asciuga il mio pianto
non contare
i miei istanti persi,
i passi fermi
per non andare oltre.
Notte non ascoltare
il disperato bacio al destino,
leccar ferite
che io stessa
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avrà respiro
chi ancora ama
in questa notte di fuligine di sangue,
fiamme e ghiaccio
a ferire le mie mani
che cercano il silenzio.
avrà respiro
chi col suo pugnale
annienterà sogni di peccato e amore,
desiderio di
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I giorni si stemperano
in fragili tramonti
sul bordo della sera
Altri attimi, altre solitudini
-noi fermi sui ricordi-
Brandelli di notte si coniugano
al veleno della mia disfatta
Il tempo si frantuma
di stridule risale, di
pianti incrinati
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non si schiarisce il cielo
del mio pianto,
tempestoso su
un cimitero di pensieri
ogni vergine attende
il graffio della notte,
mentre i sogni dormono
nella culla di un'alba
Roventi sorsi
avvelenarono le mie labbra
mentre gabbiani neri
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rimbomba una voce
sul velluto dei sogni
e non dice di me
delle doglie morte
e dei tormenti fumanti
che ho affogato nella terra.
E' il solito viaggio
tra brandelli di vita,
tra voci e voci;
la stessa voce
non parla del
mio precipizio,
del
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tagliare il dolore
con la morbidezza di un'alba
che canta filastrocche
mentre il cielo rigetta rosari e croci,
la luce fioca portasse conforto
a parole tumultuose che
travolgono sguardi e destini segnati
-pochi passi ancora e
tutto
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| Il silenzio morirà del suo tacere
-vagare indifferenti tra notti tutte uguali-
taci quel buio che porta il mio nome,
scorda lo scavare le parole
a renderle vere,
scorda i miei occhi che
si vestivano di cielo e d'autunno,
di un mare
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sogni di sposa
e sete d'ambrosia
sotto le stelle,
c'era il vento a gonfiare
il mare di profumi
e sete smosse dalle mani
se penso a te
sento brindare calici
e volare coriandoli tristi,
l'ultima candela
si è finalmente spenta,
l'ultimo
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Il vento urla
un vecchio canto,
vocia tra ombre perdute e
parole in viaggio
-non arriveranno mai
tra l'abbraccio della pioggia
e l'indifferenza del gelo
che attanaglia la vita.
Un vecchio dai capelli bianchi
ascolta le lacrime
di chi ha
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E la vita
e' un pianto che
di neve ricopre i giorni,
un sorriso perduto
in giardini segreti
dove guardavo fate e gnomi
e qualche sogno accendeva
candele nei miei occhi.
E la vita ha
la carezza delle tue mani
padre e lo sguardo
gioioso di
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Brucia un fuoco stanotte,
di brividi e piaghe
spezza il ricordo,
ritornano incubi di
pietra e piombo,
del pianto
e' soffocato il grido,
dietro gli occhi
si sigillano i miei rimpianti.
Eccola lì la bambola
dai capelli d'oro,
con lei
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Portami quel baule
dove son chiusi tutti
i miei baci e le carezze,
viaggiatori di deserti afosi
e vento rosso,
che acceca ogni illusione.
Portami quel baule intarsiato
di perle di cielo, arrogante
dei preziosi del mondo,
dentro ci sono io,
ieri,
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danza la ballerina
truccata dal buio
dove giace solo la perdita,
eterne quelle piroette
tra lacrime che nessuno
ascolta più.
danza la ballerina nera,
col suo tutù di dolore
sul lamento della sofferenza,
melodia del vivere,
alza le
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-non andare mai via,
che né cielo né mare
ci dividano-
baciavo ogni parola,
ogni sospiro
spostavo con le dita
vicino al cuore.
Restano
cicatrici di pioggia e baci di vento,
una farfalla incanta
ogni fiore che ama,
l'estate
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Un cielo di polvere
potrà forse impedire
il pianto delle parole
-non mostrera' pieta'
per tutti quei sogni scoloriti,
strappati dalla vita o dall'uomo.
Un cielo di polvere
non smarrira' i miei ricordi,
la mia inquietudine si
perde nel
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Invia un messaggio privato a Elisa Cordovani.
| ...Paradiso per
tutte le illusioni
che le nuvole hanno
pianto...
stanotte il morso
non si placa,
ancora sangue
sul mio nome,
sulla pelle il dolore
di mille distanze,
brama di scorgere
nella vita un sentiero
-uno solo
dove piantare gigli
e
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ti amo
quando il mare
canta di burrasche
e di nebbia sono i ricordi,
del mio silenzio
sei amore
su spiagge di sogni
che aspettano il
tuo ritorno.
Ti amo
quando cerco il vento
unico amante
del mio deserto,
della mia illusione sei
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stanotte mi stordisco
di buio e menzogne
un morso alla mia solitudine
che di rabbia
corrompe la mia vita.
Le tue bugie
-o disegni impescrutabili
sono cera nera
a bruciare
le mie pupille
-ancora guardano al cielo
ad un volo libero
e senza
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il dolore
di non essere amato
straccia i confini
di albe e tramonti,
un lungo giro
ma del silenzio
sono tutte le lacrime
degli addii
-aspetto la tua voce
prima che si perda
nel buio
Attesa di ritorni
che non torneranno mai
per chi ama
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arriva la sera
non si sa da dove,
l'eco dei sogni
accanto a me,
di quella dolcezza ho
impastate le mani,
di te, di un volo
che non teme infinito
arriva la sera
ed è senza parole,
nel silenzio c'e' il tuo sorriso
sponda di ogni
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ho vissuto di incubi
reali che non scappano
dalla luce
e le grida e i pianti
restano accanto a te,
fremono
come foglie accartocciate
-ognuno ha un inverno
da scontare
a lungo ho creduto
alla normalità,
quella degli altri
che sognano
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profuma di noi
questa ora
di latte e menta
nella penombra di lenzuola
tu non dimentichi
i miei sguardi lontani
dove nessuno osa guardare,
io amo lo scivolare
degli attimi fino al tuo ritorno,
l'ultimo bacio
e quel profumo di noi
tra le
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noi siamo un abbraccio
tra lo spazio del cuore
suona un violino lontano
di lacrime asciugate dal vento,
di vecchi addii sussurrati
noi siamo una carezza
che esplora la pelle,
viaggio di brividi
sul miele della mia saliva
dentro al mio
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dove arriva il vento
se si alza tra
spicchi di cielo
e si trova solo
-come nel mondo
si sente solo
il primo e l'ultimo
degli uomini
se le nuvole
non mostrano
piu' speranza
dove poso il
mio sguardo stanco
nel silenzio degli sconfitti?
Al
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nell'eco delle ombre
-sembra non
abbiamo nulla da dire
risento il mio pianto
e singhiozzi
di mille altre donne
perse confuse tradite
Tra le vesti del dolore
resto nuda alle ferite
della vita
Tutte fragili le donne
se perdono l'amore
-ma il
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incatenata alla notte
quella carezza che dalla pelle
sigilla le labbra
di un bacio.
Ti ho amato nella culla
più dolce,
assaporato il miele
della tua pelle
e i suoi mille brividi,
tra noi istanti
intrecciati di passione
si fanno
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ti parlo ancora d'amore
il mio cuore
conosce le parole
si fa sera
sui passi del giorno
una poesia ho scritto
sul pianto prima che
il silenzio porti via
le ultime parole
ti parlo ancora d'amore
per raggiungere
il tuo pensiero
che corre
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il tuo ricordo
-sempre lo stesso
arriva a sorpresa in abbracci d'ore
quando vorrei star sola
E il silenzio sa far rumore
se mi parla di te
quando vorrei
solo morire nella sera,
i sogni lasciarli tramontare
con gli ultimi raggi del sole
Dolore,
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ho abbandonato
i miei desideri
su spiagge deserte
-non sono più ritornata
ricordo lo sguardo
del cielo, cupo
e senza più pazienza
per chi come me
voleva solo svanire
Esiste una lontananza
che non si colma mai
-tra due anime
che
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107 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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