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♦ Peppe Cassese | |
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Manuela Mori
Le 261 poesie di Manuela Mori
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Nelle notti insonni
accendo un falò.
Invito a ospiti leggeri,
piume di pensieri,
qual aliti di bimbo.
Per arruffare ai ghiacci
i bianchi pennacchi.
Perché il pianto
si mondi in canto
e monti
fino a coro.
Intorno ai miei
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La mia parte matta
mangia insonnia ma
in punta di forchetta.
Il tuo occhio di bragia
mi punzecchia:
Caronte bestemmia
da vinto baro di provincia.
Pasolini m'ha infilzato netto
d' un verso perfetto,
tale al suo intelletto:
"Amore, mai
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Tenera luna,
piuma di cielo,
che porti nel murmure d'acque
danzanti ai tuoi ritmi?
E' murmure d'anime sperse?
Falce di tiepida luce
fra chicchi di campo celeste,
chiami forse la gente
alla pura semenza?
L'uomo è più
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Il tuo volto nei miei occhi
sarà naufragio alla mia morte,
scoglio levigato,
dove il passo posai fidato
traversando il torrente impetuoso
della vita.
Così, andando, si resta.
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T'aspetto.
In mente pulsa
nervo di verga.
Su lingua secca,
in parossismo,
voglia da spasmo
di succo di orgasmo.
Di saliva secreta
da un gioco crudele,
che annienta,
che esalta...
Che ti violenta,
consacrandoti casta!
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| Solitario mattino.
Punti di viva luce
su groppe di monti.
E' vita in risveglio.
Su sfondo di cielo
campi arati
da orefici.
Dentro il cuore
la spina s'accende,
di speranza lucore
lo spazio riprende.
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| Sempre centri sbagliati
da quei dardi scagliati
con l'arco del cuore.
Uno, impazzito,
il padre m'ha ucciso.
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| Seme sempre in gemma
di passione e profumato
contro l'aria stantìa
dell'amore spolpato.
Scheggia di
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| Giura.
Ti terrò una notte intera
stretta al palo del mio volere nero.
Giuri tu e giuro anch'io.
Sarò la corda, sarò la lama.
L'anima persa
il calore ferino
la schiusa corolla.
Il rosso, le labbra, la lingua.
Affonda.
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| Sei tu che mi salvi,
dai numeri,
dai nomi,
dai calendari,
dalla vergogna
della parola degradata
a guscio vuoto,
di
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| Sabbia fine,
quell'amore.
Infiniti granelli di cuore
tritato in silenzi di piombo,
dietro invisibili grate
a dividere.
Pianto secco,
quell'amore.
Infinite gocce di dolore,
da pelle strappata a parole,
parole pietre
a lapidare.
Amanti
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| Un altro giorno, andiamo,
un chicco ancora a sgranare fra le dita,
senza
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La tua Ombra passa lenta sul mio corpo,
ombra di transatlantico
sopra un'isola di polvere.
Padre,
che dividesti la vòta pula dal grano dolce,
che seme volesti per me?
Rotta con violenza la zolla,
germinò gramigna
e Proserpina
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Tutto conservavi tu.
Tutto quello che credevo perduto
per sempre:
l'ebbrezza del cuore,
il tepore della casa,
i colori
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Lasciatemi sola.
Superba di senso corrotto.
Piena di poesia
bagnata di lacrime
salate.
Lasciatemi sola.
A scavare le
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La notte d'argento, nevosa,
addormenta profondo ogni cosa.
Solo l'anima mia non s'acquieta.
Chiedi:" perché non la versi
nel candido incanto,
nel grembo materno
alla notte imbiancata?".
Taci, ti prego,
tu non sai quanto
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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San Valentino 2010 Autori Vari
Poesie d'amore per San Valentino
Pagine: 110 - Anno: 2010
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Addio Alda Autori Vari
Poesie per Alda Merini
Pagine: 92 - Anno: 2010
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Invia un messaggio privato a Manuela Mori.
In ginocchio la docile agnella.
Gorgoglii al pulsar che la gola inanella.
Affondato
nel gioco
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Violata da
una manciata
di parole fradice
d'umori intensi.
Parole
singulti d'orgasmo,
guaiti di bestia in calore,
lacci di cuoio,
lingue di serpe.
Sorgenti di miele.
Per vie di lascivia
filante scavando,
covano, come neve,
il tuo ultimo
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Acquarella
i colori della notte
la pallida luna,
ingentilisce i rami
graffianti nel buio.
Oh luna,
pollice di celeste artista,
su tela di mondo
sfumi pianto in canto.
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Sotto le palpebre d'Ilaria, Signora di Lucca,
sonno di marmo lega
Libertà Amore Diritti Umani.
Chiusi all'oggi, esiliati
nella tomba che Jacopo scolpì,
liberando dalla pietra apuana
le tenere forme della fanciulla.
Eco al pianto
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Profumo
di matite di legno,
d' inchiostro nei calamai.
Sopra la testa,
volte alte e fredde di convento.
Oltre il vetro,
melograni, maestosi ippocastani.
Sillabe scandite a stento,
alfabeti d'acerbi segni.
Carta di grana grossa
prometteva
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261 poesie trovate. In questa pagina dal n° 241 al n° 261.
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