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Chiara Vacchieri
Le 286 poesie di Chiara Vacchieri
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D'alabastro il vaso,
sigillo tra le mani ardenti
di colei che della luna
indossa l’anima.
Posto ai piedi del Cielo,
dove geometrie sacre
tessono fioriture mistiche,
insemina la Terra di Rosso.
E dal profumo di nardo,
emanazione del fuoco
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Fioritura di preziose gemme
animate da lunari poteri
sboccia sul ramo della magia
e domando della natura l'energia
percorre della luce i sentieri.
Formule di rito, in latino pronunciate,
invocano del sortilegio il beneficio
scambiando del
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Un canto novo, sol per la mi' alma
cadea dai petali d'etterna rosa
e m'infondea nel cor una gran calma.
I'avea il viso sul fior che non posa
sí vidi un punto lucer come stella
era l'cor che con sua gentil favella
m'accese il buio di
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L'alba m'impregna di profondità.
Specchio nei miei occhi accesi
l'abito lucente del fuoco
che arde sulla pelle asciutta dell'aria.
Della calda intimità,
che affiora dalla nuda terra,
l'appetito bagna
il mio profumo
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Scalpiccio di cavalli.
Un pesante portone cigola
ruotando sul perno
di cardini avvinazzati dalla ruggine,
mentre il batacchio di ferro
colpisce più volte
il tumulto di fondo
facendosi largo
tra i rintocchi delle campane.
S’apre la
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Nell'occhio della settima sfera
si trova il cielo di tutti gli sguardi,
dove il drago dagl’infuocati dardi
epura l’inferno dall'ego che sgombra.
S’infila la luna nell'ombra
ad indossar dell’eclissi l’anello
per affiliare l’adepto
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Quale lancia della Nazione
t’insinuasti tra l’incudine delle azioni di massa
ed il martello della lotta armata
per annientare l’apartheid.
Memorabile ambasciatore
di Verità e Riconciliazione,
dello Stato fosti il primo
a rappresentare il
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Sembra che tu sappia muoverti da sola.
Non hai bisogno di me,
della mia approvazione.
Sai come prendermi: per sfinimento.
La pazienza ti fa santa,
ma è la fine dell’attesa a rivelarti arpia.
Non ti curi di quel che voglio:
sono io quello che
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Siedo la stanchezza
su un muro di pietra a secco
appoggiando i pensieri ad una piglia.
Le gambe della creatività
sostengono una moltitudine di intuizioni
il cui anelito
è quello di spingerle a correre
in direzione della
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Genziana è la notte
nel rintocco del buio,
quando un’antologia
d’agresti profumi
si scompone colorandosi
in contrastanti mosaici
di bucoliche arie.
Pastorali memorie
vagano nella casta notte
inseguendo gli austeri passi
proiettati
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Svegliarsi in un giorno di festa
nel letto di mamma e papà
il gatto ha lasciato la cesta:
la coperta è più calda del sofà.
Le fusa riempiono la stanza
mentre pigro s’acciambella
e il giorno muove la danza
che nel
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Lo sguardo si mescola con la merce
ne raccoglie gli effluvi
e li conserva nell'orcio del cuore
dove invitanti richiami
diventano oli preziosi per l’anima.
Le forme s’accalcano l’una sulle altre
in una sovrapposizione di luci e ombre
che sfila
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Nella stanza dell'affanno
fredde pareti senza finestre
incamiciano a forza il tempo.
Incalza la pressione sulla pazzia
iniettandole gli occhi di spilli.
-Dove sei?
-Perché non arrivi?
In un labirinto di domande senza sbocco
si perde la
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Alla mensa della consapevolezza
ho desinato con molteplici personalità.
Sono stata accanto alla moderata
per assecondare la progressista.
Ho sostenuto la reazionaria
per soccombere nell'autocompiacimento.
Ho impersonato
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Entra la calda estate
dall'ingresso dei sensi
dove la pioggia odora
del piacere che danza.
Esce il fuoco bagnato
dai respiri accesi
nella corrente che sale
al precipitar dei versi.
Cedono i freni
nell'inseguire la fuga
che desidera
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Si tende la lotta
verso forze nascoste
a corroborare difese
che aggrediscono
resilienze opposte.
Subdolo nemico
è l’inconscio umano,
da abile stratega agisce,
infiltrandosi di soppiatto
lavora piano piano
e da buon sicario
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Invia un messaggio privato a Chiara Vacchieri.
| Non basta nascondere la testa sotto terra
per non vedere lo scempio della guerra.
Quando la povertà è causa d’emarginazione
non basta dar la colpa alla disoccupazione.
Quello che per Dante fu l’inferno
oggi è la storia del
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Seduta alla finestra le rondini a rimirar
nel loro canto il frinir degli occhi tuoi
vola il pensiero verso ciò che vuoi
mentre odi del tuo viaggio il naufragar.
Guardi del cielo sul nero schermo
l’immagine di te piccina che piangi
d’un
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La sintonia quando c’incontra cambia strada,
si rifiuta di incrociare il passo
con chi, come noi,
ha inseguito la reciproca incoerenza.
Ho indossato pensieri troppo stretti
credendo che la tua misura fosse quella giusta.
Ho fatto accorciare
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Dall'alto dell'emozione più infima
osservo del vuoto l'infinita distesa.
Là dove la Verità si perde
sconfinando oltre il centro del giusto
la morte mira alla Vita
mancando il segno.
Sulla sottile trincea
che separa il
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Su strade di carta
la vita corre
inseguendo prati
d'inanellati orizzonti.
S'attarda il cuore
al crocevia d'uno sguardo
sbandando controvento
nel voltare pagina.
Capitoli di storie accidentali
scritti dalla mano del destino,
accadono,
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Giaccio tra le spire della terra
vittima d’un sortilegio
che all'acqua m’incatena
dove del ventre i sensi
in copiosi flutti si sciolgono
infuocando il sorgere della luna.
Vinta dalla voglia d’esser carne
divido il mio seme tra i mondi
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Non esiste rivalsa
capace di azzerare il rancore
nel tentativo di pareggiare i conti
aumentando il novero dei morti.
Non s’illuda la storia di poter
cancellar la ruggine dalle sue pagine
nascondendo polvere di sangue
sotto le buone
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Ella fu Colei che del Sole
lavò i piedi con l’unguento
asciugando il pianto del Cuore
dissipando il dolore nel vento.
Delle Spose la prescelta,
marchiata come peccatrice,
fu Regina tra le Rose
Lei, che del vero è
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So chi sei da come cammini,
ti riconosco dal respiro
che diventa profumo
man mano che le impronte del tuo cuore
si avvicinano al mio intuito.
Avverto dove stai andando
osservando la direzione
verso la quale punta il tuo sguardo.
Vuoi
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La tana dell’astuzia si svuota
all'inseguimento del nero
che la fame fiuta
tra le impronte del bianco.
Versi criminali, richiamati
dall'illegalità dell’inverno
sbarcato fuori stagione
in terra ostile,
viziano l’afonia della
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Il mistero vive dentro la terra
dove i segreti diventano visibili
quando la verità è matura.
Falci di luna mietono
della luce gli ascetici sogni
che dalla semina del sole
raccolgono le stelle della notte.
Poco prima della
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La speranza vizia l’attesa
oziando sui sogni
e nell'assecondarne i capricci
addolcisce la quotidianità
di raggianti miraggi.
Levata l’ancora
che dell’ignoto apre l’accesso
ad effimeri castelli di sabbia,
i bastioni del vero s’infrangono
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Il cuore mi è nemico.
Mi ha trafitto l’anima
con il riflesso della giustizia
aspettando che l’ingenuità
si fidasse delle convinzioni
sulle quali avevo riposto
una parvenza di Verità.
Ma ora che la ferita è
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Respiro parole
nei polmoni del Pensiero.
Rimbalzano
sul letto del fiume
che mormora la loro eco.
Si fa roccia il mio pianto di stelle
nella semina della luce
che fiorisce tra gli anfratti del cielo
dove della terra
ho nascosto
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286 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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