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Chiara Vacchieri
Le 286 poesie di Chiara Vacchieri
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Nel tuo sguardo il mio rimedio.
Uno specchio ideale
per scoprire le spalle
della mia ombra.
Ti sei preso cura dei miei occhi,
li ha osservati
senza invadere la loro vista,
lasciandoli liberi di volarti intorno
a guardare ciò che ti
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Un bacio
e il respiro vacilla come
un ragno abbracciato alla tela
quando la polvere di cristallo
incrina il suo disegno
schiaffeggiando i fili
col vento.
Un bacio
e le mani tremano come
onda di candela in fiamma
quando l’alito della
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Sei la rovina del mio blu
asfissia di un mare calmo
annegata nel volo nero
che corrode il cielo
graffiando incontri
che si abbracciano
voltandosi le spalle.
Rimani
dietro il bianco sporco
incrostato di nuvole
ad eclissare ombre
proiettando
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Come un quadro astratto
mi ridipingi il volto
imbrattandomi l’autostima
d’inettitudine e mediocrità.
Le tue parole dentro
mi schiaffeggiano l’anima,
forti come lividi di pietra,
nell'invisibile taglio
che mi chiude la bocca
ad
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Bruciano del calore i versi
su lingue di sangue bollente
brinando il chiarore delle stelle
in stille di piacere liquido
disciolte in lampi di notte.
L’aria dall'alto rarefatta
soffoca, annegando nel mio centro.
Mi vuole, mi chiama.
Ha sete
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Profumo d’affetto
tra quel folto di mitezza
che le carezze mescola
in un morbido impasto
cotto al fuoco del pane.
Buono.
Così è quello che di
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Persa nel respiro del vento
chiudo gli occhi
per ritrovare la direzione del cielo,
nello stormire degli angeli
il cuore è terso.
E mi ferisco la voce
con un grido afono
incapace di alzare un verso,
impaziente di svestire la
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Tu,
pirata di promesse senza strascico
che schiaffeggiasti la mano
con la quale ti offrii la mia dote,
macchiando d’infamia
l’abito nuziale della nostra rovina,
vergognati!
In quel sabotaggio di fiducia,
dalla disonestà
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La normalità viaggia
insieme alla follia
percorrendo la rotta
che plagiando la fantasia
degli antipodi scotta
i piedi sulla spiaggia.
Si incontrano giganti,
vessilli di signorilità,
nascosti nella statura
di nani
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La voce del sogno si colora
tratteggiando il mio nome
con l'ombra della luna
che si fa chiara
come la pelle della Verità.
Ammantata di cielo
l'anima mia si veste di sole
drappeggiando il dolore
che si fa rosso
come il sangue
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Vestita di rosso
incoronasti di spine
la chiara luce delle stelle
cingendo sogni d’eterno
intorno alla breve Vita.
La luna t’osservò invaghita,
nell'omaggiarti d’aureola celeste,
e venerando l’inviolabile tuo Nome
ti consacrò
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Ho profilato il tuo cuore
richiamando il bisogno che aveva
d’esser immaginato.
Gli ho creduto,
prima ancora di saperlo pulsante
nel riflesso di una ricerca
avallata dalla visione di Te.
Non ti ho censito tra le lacrime
sperando di riuscire a
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Va come un treno
la meglio gioventù
e nell'inarrestabile corsa
di uno sfrontato coraggio
spara forte
il silenziato timore
che per la maturità
non sia più tempo.
Sa di genuina ribellione
la sua smania di
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Un quadro di marmo
imbiancato di nero
inchioda del silenzio
la voce al cielo,
mentre muti sepolcri
spezzano la vita
urlando della morte
l'agghiacciante colore.
Solo la terra sa
di quanta luce
è capace la carne.
Solo l'inferno
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Il cielo mi vola dentro
in un alito di azzurro
a cambiarmi d'animo
senza chiedermi di morire.
Sono vera
in quelle ali accartocciate
ad abbracciare la vita,
potenti come una piuma,
capaci di far sorridere la gravità
solleticandone la
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Invia un messaggio privato a Chiara Vacchieri.
Ci sono fiori che ad odorarli
pare di sentirne ruggire il profumo.
Boccioli furibondi
strappati alla terra
da mani di piombo
nascoste in guanti di velluto.
Carezze prepotenti
ne avvelenano l’infanzia
strappandola al tempo
che ne reclama
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Cercami tra i coriandoli d’ombra
appoggiati sul collo da baci sfrontati.
Accendi la furia
di labbra increspate di rosso
dove lividi lapilli
scottano lingue bollenti
incenerite dall’indecenza.
Coraggio!
Affacciati sull'intimità del mio
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Ribollir di pensieri
nella mente della Filosofia
accese sotto nuova luce
la curiosità dell’astronomia
che in Te trovò la Voce.
Assennata politicante
prescelta fosti dalla Grazia
quale Sua degna rappresentante
Oh, magnifica
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Nel fermarti il respiro sul cuore
insegno al tempo a sostare
in un alito di sangue.
Sospesa tra due mondi
la bocca mia risorge dal tuo centro
a prosciugar del sole i raggi
in un sorso permeato di te.
E sono cinque i sensi
che ti accendono lo
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Ti ho aspettato
come si aspetta la notte di Natale,
con l’impaziente certezza
di chi sa che qualcosa di bello
sta per accadere.
Ti ho aspettato
con la nitida sicurezza di chi,
interrogando il futuro
nella sferica luce del cuore,
coglie la
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Ti sento in quella macchia di colore che stride
con il grigiore dell’apatia di una vita vissuta nel rifuggirti.
Ti vedo come non ti ho vista mai,
pur avendoti sempre avuta sotto gli occhi.
Ora mi appari in tutto l’abbagliante splendore
di
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Sappi che il cielo dialoga con le stelle,
e non illuderti che il buio non stia ad ascoltare.
Vivi piuttosto nella certezza
che di ogni parola sussurrata al vento dalla luna,
anche il sole ne sarà presto informato.
Non cercare dunque di
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Braccati,
dal rapimento di proibitive
e fascinose trasgressioni
ci lasciamo inseguire
da una folata di sogni trafugati,
che ci sequestra in un lontano altrove.
Catturati,
da quell'iridescente realtà parallela,
colta nel momento
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Nel riverbero di questo sogno,
il sopore del respiro ferma il tempo
plasmando il vento con l’apnea.
Tracce di sole sulla pelle
si sbiancano sotto un cielo di sale.
E asciugando la marea su abiti di sabbia
il nostro amore si bagna di
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Un gioco ingordo
accende gli istinti del peccato
intrappolando l’ardore nel fuoco.
Abitati da desideri incontenibili,
noi,
soddisfatti prigionieri,
liberiamo il nostro appetito
nel digiuno di parole.
Trattienimi
dall'arrendermi
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Ed è accarezzandoti i pensieri
che sfoglio le pagine dei tuoi rimpianti,
intrecciati a fili d'argento
colorati dalla polvere del tempo.
Ed è nell'osservare la vita
mentre appesantisce i tuoi occhi
che leggo su palpebre di
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S’annida l’assillo
tra le spire della sciagura
sibilando malvagità
velenose e,
nell'incubazione dell’accusa,
la schiusa dell’ostilità
attende.
Reciproche staffilate
recidono il frasario
di bisogni comuni
rinnegando legami
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Giace l'umiltà ai piedi del Bimbo.
In adorazione contempla la fede,
e quando l'inferno si fa limbo
la speranza d'un tratto Vede.
Il sonno del buio pesto
ode il richiamo della Vita.
Fugge la Verità dal contesto
che la vuole al
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Levigate da baci severi
del sole le plastiche impronte,
corrucciando del buio la fronte,
esplorano profondi sentieri.
Impalpabili carezze di seta
aggrottano l’intimità del cuore
scavando precipizi d’amore
nel plasmare volti di creta.
Si
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286 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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