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♦  Gianluca Leissring Lauricella  |
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Massimiliano Zaino
Le 1198 poesie di Massimiliano Zaino
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Potessi almen all'ombra del sonno
che mi culla sull'etere del gaudio
volger il core laddove mi donno
al Ciel, e di soave desio m'irradio
nell'accoglienza di quel ciglio etesio
che d'ignota dama tanto m'abbaglia,
e troppo sul lunare foco cesio…leggi…
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Forse il grazioso stame
di quest'aulente rosa
rapisce l'egra fame
dell'ape che vi posa,
onde dalle corolle
possa goder il pasto
che dolce il miele e molle
le allegra il dì nefasto...
il dì ove'l mesto core
" Addio "…leggi…
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Dall'ermo ghiacciato che avido e crudo
gelosamente del mar l'onde culla
ove di Thule il vestibolo ignudo
strutto riposa nell'oblio del nulla,
dal ramingo cenere de' bei clivi
e delle immerse e perdute pianure
che un dì nutrìan la…leggi…
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Notte truce di mesta brama
che degli astri offuschi'l baglior
volgi allegra al bardo che t'ama
la dolce pietade dell'Amor.
Dì generosa e palpitante
nel sussurro di questa cetra...
dì sincera al cantor ansante
incidendo sull'alta…leggi…
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Sull'infernal trillo dell'aër fosco,
sul truce fragor dell'acque marine,
laddove rifluisce tra'l sale il tosco
ch'avvelena le timorate Ondine,
la mente sognante del cor s'infrange
membrando melanconica e solinga
la sacra, dorata e fiera…leggi…
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Silenziosa è la laguna.
Crudele la notte fosca.
Un raio di tepida Luna
illumina l'arena osca;
e va rapendo le grida
dell'affannoso naufragio.
Pria ch'ai funestati irrida
un antro... un rozzo palagio,
s'infuriano gli elementi;
e la…leggi…
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In un cupo istante di notte cieca,
nella furia ansante degli elementi,
ai piè d'uno scarno pioppo si reca
ignota imago che con passi lenti
il guardo indefinito al Cielo volge
e agli astrifiammanti nembi sottili,
onde apparir mirar possa le…leggi…
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Dal solingo vetro d'una finestra
esterrefatto contemplo la brina
che posasi sulla spenta ginestra,
docil preda della neve meschina;
e maravigliato le querce ammiro
che scarne e ignude d'argento si pingon,
quando antichi tremori in un…leggi…
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La nebbia avvolge intrepida la sera,
e minaccia l'orizzonte dischiuso
che lentamente tra l'aura sì fiera
tetro si fia dianzi a me disilluso,
onde più non definisco l'imago,
le tenebrose forme delle vette,
ma riveggo soltanto il…leggi…
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Innocenza d'infanzia consacrata
ai nembi lucenti del Paradiso
trascese dalla Luce immacolata
alla stalla ove si pingea il suo viso
del santo Amore di cui tanto lucea
e dell'affetto che i cordial pastori
gli portavan, e dell'astro che…leggi…
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Quest'arpa è il sibilo sottile
che dinanzi all'Oceano prega
piangendo di pianto gentile
pell'eco che sordo lo nega,
onde le silenziose Ebridi
non sapranno mai quel lamento
che uscito da labbri tepidi
d'un bardo eleva lo sgomento,
e…leggi…
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Scese nunzio di lieta Fatalità
dal Ciel dischiuso uno strale d'Amore
che superno palesò all'Umanità
in un Pargolo il Rege redentore,
Padre di se istesso, del sen materno,
e mortal Figlio della sua Creazione
ove a mondar il…leggi…
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Santa imago in Ciel trascesa,
vergine Madre di Speme,
Tu che per noi sei discesa
tra i peccati, tra le teme
orsù ascolta la preghiera
che s'alza dai labbri ansanti
di quest'orbe atroce e fiera...
di questi mortal erranti;
e per sempre…leggi…
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Piansi nel febbril recordo
di quest'immonda sventura
l'insopportabile accordo
della silenziosa cura;
e il cor mio tanto s'afflisse
alla pallente ombra antica
del diniego che trafisse
la cara memoria amica,
poiché s'alzò ancora…leggi…
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Nel silenzio s'addormenta il tramonto
pell'aëre d'un'alba lusinghiera
che l'onta minaccia e il crudele affronto
d'una negletta speme menzognera
cui gemente risponde il ciel etesio
nel severo obbligo che tanto duole
d'abbandonare il…leggi…
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Eran dunque menzogneri
que' detti accesi d'Amore
che cotanto lusinghieri
scesero a baciarmi il core.
Eran colmi d'illusione
que' occhi dolci a me rivolti
che nell'aspra delusione
celermente fur dissolti.
Eran fole i dolci inviti,
le fughe in…leggi…
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Invia un messaggio privato a Massimiliano Zaino.
Brancolando senza affetto
un detto esce dal labbro mio.
Ei palesa un crudo aspetto...
il volto... il soffio dell'addio.
Senza requie, senza posa
vola urlando nell'ignoto;
e rapisce la mia rosa...
la mia dama, il mio loto.
Soffia assorto il vento…leggi…
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Posando il ciglio sulle tremule onde
del smarrito mar del tempo fuggente,
erro perduto pell'arene bionde
a mondar la membranza gemente
della dispersa Eternità che irrora
col crudo pianto le spemi mendaci
che infauste i sensi mi fuggono…leggi…
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Vento dell'Asia,
vento di Russia
che freddo soffi
pell'aër fosco,
e folle fischi
nel ciel di tosco,
perché temuto
deî tu restar qua,
in questa steppa
che mesta geme
nell'impeto reo
della bufera
che nulla…leggi…
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Infida amarezza! Tu vai ischernendo
senza pietade dell'alma colpita
il tristo recordo che mesto intendo
in quest'ora di lagrima smarrita;
e al bel sono d'un siculo violino
t'involi a rammentar l'ode solenne
ch'al sonnambulo negar…leggi…
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Se all'onde erranti che bacian i fiordi
conquisa dai sensi volgi l'affetto
allorquando t'assalgono i recordi
d'un perduto Amor... d'un veglio diletto,
dischiudi, o fanciulla, il sentir del core
e i vetusti ardori spenti nel vento
all'immago…leggi…
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Nell'infinito aër della foresta
un funereo sparo abbatte l'ignoto.
Un cinico granatiere calpesta
il corpo morente d'un Russo immoto.
Avanza l'Armata. Tòna il fucile.
Un drappel di Ussari impreca al rivale
caricando con galoppo…leggi…
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La melanconia dell'autunno è giunta.
Tace il meriggio sul far della sera.
Espandesi pella steppa consunta
la fredda brezza della pioggia altera.
Oh solitudine!... Vita crudele!...
Grido al ciel perché ripetasi l'eco
dell'onte mie...…leggi…
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Una lapidea pietra,
una campana mesta
gridan pell'aura tetra
quella Morte funesta
che inesorabil segna
la terrena vanità.
Frattanto errando regna
della funerea viltà
il canto lamentoso
che pelle tombe vaga
a oscurar il…leggi…
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Era notte. Tacea l'aër spietato.
Muggian i nembi. Tònava la Luna.
Un atro lume sul suol oscurato
scendea ferino dalla notte bruna
un avel solingo... ignudo a rischiarar.
Ivi giacea la cenere dissolta
d'un'antica Ville prossima a…leggi…
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Tanto piango sul tuo frale sorriso,
o fanciulla deliziosa e venerea,
or che invano vò giacendo conquiso
dalla tua sembianza nobile, eterea
che in un superno istante m'innamorò;
cosicché erro ancora nell'amarezza
d'un sogno...…leggi…
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Tepido e vago raggio
di sorridente Luna
che d'un cor il retaggio
inviti alla tua cuna,
ascoltami!... Deliro
all'argentea tua immago
che riflette il sospiro
d'un sentir giammai pago...
d'un impossibile Amor.
Tra i bei nembi sboccianti
or ti…leggi…
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Lampeggia pe'i cieli l'invitta saetta
che le secche e spente fronde d'Irminsul
funebre va a destar coll'ultimo igno
dell'estrema ora che pell'orbe sona
nunziando l'orrida pugna divina
la qual, dannosa pe'gli interi Oceani
e pelle tempestose…leggi…
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Lassù, nel celeste manto azzurrino
della volta che l'Universo regge,
ben ti riveggo, o stella; e tosto abbino
il lume della tua natural legge
all'Infinità delle sacre verba
pronunziate dall'arcano Assoluto,
e dalla Poesia istessa…leggi…
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Sen va lenta cadendo la carezza
del folleggiante, peregrino ciglio
su quell'arrossate gote ove olezza
infra il rossor l'albo stame del giglio,
soave petalo di pura virtude
onde l'aër femminino già esala
il dolce sentimento che…leggi…
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