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Ugo Mastrogiovanni
Le 186 poesie di Ugo Mastrogiovanni
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Muore il sole tra lo smog.
Quel che vale
è il centro commerciale,
là c'è luce
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Rari i fiori del mio giardino,
sono rimasti in pochi,
non vedo quanti.
Bui
i fuochi che lucevano a giorno;
spenti i
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Da quando cominciarono le cose
nel magnifico giardino,
disteso tra le rose,
l'uomo si faceva il pisolino
lo spirito
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Affiora la linfa
dalla pallida fronte
da poco fredda,
avanza per il collo
arranca piano,
cordoglio il suo solcare
e
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Voi lo sapete, ne avete bisogno,
lo so che le siete molto devoto,
che la scorgete anche nel sogno,
ma dovete nutrirvi,
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Prendesti per mano i miei trent'anni.
spronasti risoluta il tuo destriero,
a galoppo, decisa avventuriera,
percorresti
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Se l'incanto corrose
il tempo della sua prestanza,
ferma lo sguardo i suoi vent'anni
ai dì che furono giocondi
e
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Sussurravano al vento
i pioppi d'argento,
delicate viole sbocciavano al sole,
le tenevi nel pugno
era bello, era
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Io so chi è questa ombra
che col sole a manca s'accosta a destra
e con il sole a dritta ritorna a lato.
Spesso m'ingombra il passo,
mi toglie il fiato.
Col sole a piombo sembra scomparsa
ma se mi chino eccola appare
a come scalino.
Quando
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Erano in dieci della Samaria
Gli chiesero pietà:
<Mondaci dalla malattia>,
e grande fu la Sua
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Sature d'azzurro,
poche,
indugiano nubi a farmi ombra,
tornano a letto.
Solitario sussurro dal mio petto
certezza
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Serrate le porte,
socchiuse le finestre,
i muri fissano sorpresi,
i tetti accennano al saluto,
il geranio rupestre sul
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L'aroma sorveglia il mattino,
culla, risveglia e resta vicino,
immenso vigore e forza mi dà.
Intenso profumo
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Nel meriggio assolato,
quando il bosco scherza
e con le felci ruzzola la ghianda,
dietro il leccio resto ad
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Spandevi odore dell'aria ardente
vestivi il colore della primavera
parlavi poco da sembrar severa,
ma se ti sfioravo non
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Diceva un vecchio:
chi s'è fatta la sua strada a morsi,
non ha avuto il tempo d'annoiarsi
per viver lavorare
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Ugo Mastrogiovanni.
Ora che tutto t'è venuto in uggia
t'affiderai ai segni del tramonto;
ripenserai alle mille astuzie,
ai giorni
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Dove tu m'aspettavi
il ruscello ancor disseta l'orto
e il fringuello disegna le sue zolle
lesto raspando in fra i solchi
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Lavati con l'alba fredda,
lavati con l'aria di gennaio,
con l'anno appena iniziato;
non è peccato il suo
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Qui di seguito vi voglio riportare
un concetto che ho letto non so dove,
pensatene quello che vi pare
è uno scherzo
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D'umore troppo indulgente,
d'avventure ne facevo tante
e ne avrei potute fare
sapendo dove parcheggiare;
ma ecco
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Morte non scioglie amore
e amor non coglie morte.
L'amor non sceglie sorte
gustandone il sapore
Cresce, si fa più
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Sonnecchia l'anima distratta
quando parcheggio la mia mente stanca
sul fior che sboccia nel segreto
del suo breve innocente splendore.
Dei mille ricordi seppelliti
greve sento il solfeggio;
prendo per mano il bene
che vigor di vita
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Nero d'asfalto, a chiazze bigio,
ostile, minaccioso,
a tratti grigio, domini oscuro,
copri rovinoso il sole,
prendi il posto del cielo.
E fulmini, scarichi, saetti,
ignaro del giorno e della sera
copri ogni suono e di boati echeggi,
alzi del
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Sì, oggi reclamai la luce
al grembo di mia Madre,
mi conduce a Lei la circostanza
consumata dal tempo
ed emozioni
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Ho creduto a un vecchio che diceva:
per viver lavorare tanto
nulla da fare per morire,
devi solo aspettare
e non ti devi avvilire.
Ma tu onnipotenza
ti distingui e fai la differenza,
tanto che del fatto te ne frega,
sai dell'alfa e rinneghi
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Oggi si, oggi forse disturba
il mio sguardo attardato
sugli ultimi frutti dell'estate.
Il segno del tempo s'è accorciato
e si fa pigro il fiume della mia missione,
prende posizione verso questo scorcio di vita
e prima di farla finita esige
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L'aria marcava le stagioni, c'era il verde allora,
c'era la fontana
a pacar la sete di passioni;
dai miraggi oscurata del progresso
non era complice la luna.
I tramonti magici e l'aurora,
con i campi che fervevan di lavoro.
Azzurri i cieli,
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Che serva un programma dedicato
per scrivere una lettera d'amore?
Elaborarla usando l'alfabeto
con grafica, termini e
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La dolcezza trionfale
di grazia infantile,
l'incontro fatale
mi ritorna in mente
dei suoi sedici anni.
Crepuscolare,
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186 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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