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Nando Caturano
Le 90 poesie di Nando Caturano
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| Mentre il sole rovina lento
lungo le coste limpide del cielo
fino all'incandescenza
stilla per attimi nel pensiero
il disvalore di tutta un'esistenza.
Improvvisa è la percezione:
sulla soglia di un portone,
lungo un sentiero nudo,
in un
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| Mi spazi dentro
come un albatros
girovoltando
Forme note.
Sei andata via
ma non ti arrendi, cara,
al mio ricordo.
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| Poi al mattino
da questa stanza
sei etere che
si diffonde morbida
su velluti boschivi.
Sei luce che traspira
nelle conche
di questo Appennino.
Sei un sorriso
che dilaga e ritorna.
Come il respiro
del tutto –
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| Voce scagliata dal nulla
verso un tramonto gommoso.
Ma che poesia!
Vorresti parlare di me
e come un'innamorata
mi spii a difendere la tua sublimità.
Di me involucro esploso
raccogliere i frantumi
in una equivoca sede.
Voce
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| Svegliarsi con la coscienza in penombra
sentire nitida ululare la propria anima,
vibrar le membra calde
- accovacciarsi -
nel silenzio cercare e non trovar nessuno.
Imprigionami o sogno nella tua esterrefatta magia
filtrami nei tuoi gorghi
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| Ehi "babbo" dove sei?
Mi catturasti nella tua avventura
ed ora tenti di dissolverti?
Ho cavalcato i tuoi limpidi eroismi
ed ora mi disarcioni?
Su "babbo" non fare così
non è successo
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| falena a terra
quanto sei bella.
dov'e' il tuo sole?
tu, fascino tra farfalle,
hai girovoltato
qualche lucernola?
milioni di voli ristretti
pazienti
questo il tema
da svolgere.
falena a terra
sei troppo bella
per non averlo fatto.
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| Nel buio
Col cuore all'insù
Due mari
Mi separano
Dalla mia dolce croata.
Sirio
Allo zenit mi trafigge.
Vorrei
mostrarlo a lei
questo infinito
ma vi sgorgano
fiotti di malinconico ardore
e tutti i soli degradano
in un unico
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| Frastuoni, rimbombi, echi di voci
Nell'aria nera di congiura
Schiamazzi d'ali insidiose
Volteggiano spazi di cupa primavera.
Sono finiti gli orizzonti aperti?
Le melodie dei verdi tigli alla finestra?
La nostra ebbra di pioggia
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| Quei tempi frantumati in barlumi
Non si sono consumati tra i vicoli
Bui della mia storia.
Hanno cercato un'armonia
L'hanno trovata nel fragile
Tuo Biondo luccichio.
Da quei vicoli bui
Le viscere hanno raccolto saette
E tu armonia mi
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| Bussano vecchi brandelli
Di lacrime ammuffite.
Non apro.
Ho chiuso il vecchio
a quattro mandate
e mi sento agli albori
del nuovo.
Ali senza ritorno
e senza più sole
talvolta illuminate
da occhi turchinii ove
nuotarci a rana per
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Nando Caturano.
| uno stormo ha visto.
ha capito.
si è fermato
a regalare
un dolce cinguettio per
un tete a tete
ad occhi chiusi e
lievi carezze.
il mondo scivola
cosi' nell'oblio
osservati dalla
nostra nuvola di
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| Vespertini colpi di fucile
Frantumano ascosi silenzi di boscaglia
Echeggiando sugli ondulati appenninici schermi
Mentre già la luna, ancora spaesata,
travalica di sbieco il mio davanzale e
mi narra i disvoli di vittime ali.
innocenti svaghi
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| Soffici,
doppiando il Taburno,
veleggiano,
da questa cornice,
nuvole d'alabastro.
Lo scontrano,
a volte si rompono,
l'ammantano.
Da sempre.
Io,
nei miei giorni,
consapevole attimo.
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| Questi antichi sogni d'amore
Recuperano poesie smarrite.
I colori si ricompongono ed io
Negli occhi limpidi
Della mia dolce croata e
Nella ventura primavera.
Vivo appoggiato su un'incognita
Senza attendere che si disveli
Nucleo propulsore
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| Sull'acqua di questo fiume
si adagia il meriggio
con le nostre anime e il sonno.
Il sesso si è sublimato a lato del sentiero
in un fiore secondario
come quella scarpa femminile
partorita da un arbusto in allegria.
L'amore invece
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| Rami assopiti,
rifugiati in radici profonde.
Un attimo e
non sonnecchiano più
il loro inverno:
lucciole
sbagliano stagione e
e l'ammantano.
Dalle loro secolari memorie
un lampo:
è Natale!
Lievi risvegli notturni
sotto
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| Non resisto qui
Invaso dalla nostalgia.
Voglia di fuggire
Da ricordi lontani
Da lontani natali.
Territori perduti
Della mia giovinezza
Ora siete lame appuntite.
Mi sento macellare
Da quest'aria di natale.
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| Foglia macera,
non hai più niente da donare
solo melanconie indiscrete .
Il sole non ti frequenta
come quando smeralda
luccicavi alla rugiada.
Ti ignora.
Così assopisci comatosa
nella beffarda ironia della vita.
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| Udire con orecchio teso
I silenzi di questa valle e in essi i cinguettii
E in essi tuffarmi
E in essi sorridendo svanire
stanare nascosti contadini
imitatori Secolari
Di calme antiche.
E più tardi salutare
Un lento impettito
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90 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 80.
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