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Omero Sala
Le 519 poesie di Omero Sala
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Da che finestra guardi questa luce
che va calando
io proprio non lo so.
Ma sono certo, sono certo che
tu pure, ora, altrove,
(dove?)
scruti stregata questo temporale
che si prepara
e senti l’odore della pioggia
che sta per arrivare
e aspetti
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Il nostro amore, amore, è stato poca cosa:
un abbaglio, all'inizio, una dolce ubriacatura,
un appuntamento mancato
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Tra gli scaffali di una biblioteca
ci siamo dati il primo appuntamento.
Ti indicavo,
con entusiasmi artificiosi e recitati,
i libri letti, quelli posseduti,
quelli che avrei voluto avere,
quelli che avrei voluto darti.
Ascoltavi distratta e mi
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Mi dici che basta delle volte
parlare ed aprirsi con sincerità
per uscire da certe situazioni.
Mi dici che basta
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Ascolta le lievi emozioni
che fanno tremare
anche solo un momento il tuo cuore.
Ascoltale e assorbi
il dolce sapore che
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Stanotte ti ho vista
nel buio assoluto,
distesa,
bagnato soltanto il
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Ho sfiorato la tua pelle col dito
scrivendo parole d'amore.
Ti ho coperta di cabale e segni,
dalle caviglie alla
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| Nell’inedia
mi perdo confuso ed annego
sgranando le ore infinite
di uno stupido giorno d’inverno.
Lo vedrei volentieri stecchito
all’istante, nel gelo,
quel piccione che tuba ossessivo
sopra tetto e dentro la testa.
Non hanno spessore i
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| Dovrò disabituarmi solamente
a vivere la vita
e il niente arriverà da solo.
La mia partenza
farà soltanto un piccolo rumore,
e non scalfirà di certo questa terra.
E quanto ho fatto e detto e scritto
sarà come un
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| Andare a capo è un po’ ricominciare
ed io lo faccio
con ostinazione
per dare peso a quel che sto dicendo
e rimarcare il ritmo della vita.
Ma vedo che non basta,
vedo che questo sparpagliar la vita
sopra dei fogli bianchi
è rito
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| L’insonnia rosicchia come un tarlo
e riduce in frantumi gli equilibri.
Il tempo
è da sempre capace di rovina.
Se rubi un’ora
o un minuto con qualche stratagemma
non allontani, no, non allontani
la voragine amorfa che ti aspetta.
I
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| Nella breve tua stagione trasparente,
con la giovane voglia di ridere per nulla
hai acceso sprazzi vivi e
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| Il sole taglia in due la strada,
come succede dentro certi sogni.
Io, nella parte chiara,
faccio un’ombra breve,
assorbo il caldo e aspetto
con le scarpe incollate al lastricato.
Di fronte a me, nel nero,
c’è la fermata del diciotto
con
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| Le cose che vado qui scrivendo
sono degli indecifrabili graffiti,
incisioni confuse su pietre dilavate
esposte al sole e ai venti della notte;
sono le dichiarazioni urlate
ai muri delle fabbriche dismesse;
sono gli intagli ormai rimarginati
sulle
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| Guardi fuori
con la fronte appoggiata alla finestra
e dietro non c’è nulla che t’importi.
Sono freddi i pensieri
come la lastra lucida di vetro
e un brivido percorre le tue spalle,
ma tu non sai che farne
dello scialle con le frange color
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| Non è su mia misura questa casa
e in questi spazi
non riesco ancora a ricavarmi un nido.
È con disagio
che me ne sto seduto qui da solo
ad occhi chiusi
e respirando come se dormissi.
Senza che me ne accorga viene sera
nel ventre
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Invia un messaggio privato a Omero Sala.
| Si son cicatrizzate attorno a quella
tutte le notti che poi son venute,
quelle brevi, morbide di sonno,
e quelle
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| Metto in scena la normalità,
e lo faccio con estrema convinzione.
È questo l’espediente che ho trovato
per
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| Questa pioggia di marzo
è uno spruzzo di vitale buonumore
che battezza la terra
e ne sveglia la carcassa
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| Le nostre consuetudini tranquille
si sono perse.
I pomeriggi adesso sono scialbi
senza il prevedibile tran tran
e senza quei rumori irrilevanti
che precedevano il momento della cena.
Ora lo scricchiolìo leggero
della credenza coi battenti
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| Per impararti
c’è voluta una vita.
Mi sono abituato un po’ alla volta
ai tuoi complicati meccanismi
con le loro sconcertanti incoerenze,
ho misurato gli entusiasmi e le paure,
ho subito i movimenti dell’umore
con le varianti relative e
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| Esco da questa stanza e non mi giro
ma so che dietro me la porta chiara
si sta chiudendo senza far rumore.
Ora io vado lento dentro il buio
e la luce che lascio alle mie spalle
non riesce a ritagliare la mia ombra
sopra la terra nera che
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| Ho chiuso le due imposte
contro il sole sfacciato che declina,
ma dal battente
un raggio obliquo infilza come lama
il buio tra finestra e pavimento
e dentro il fascio volano sospesi
- a miliardi -
corpuscoli di polvere leggeri,
frenetici,
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| Non saprò mai
per quale inaspettata coincidenza
ci siamo incrociati e ritrovati, io e te,
e subito riconosciuti
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| Ero bella.
Ai ragazzi del villaggio
brillavano gli occhi neri
quando passavo
scuotendo gli orecchini che ho perduto
e
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| Come una vecchia foto in bianco e nero
che non decifro
appare senza suoni il quadro chiaro
che oggi la finestra mi
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| Spalanchi la finestra
ma non è molta la luce che mi arriva.
Me ne sto qui seduto
con questo libro chiuso fra le mani.
Mi parli,
ma c’è la radio accesa
e non c’è ragione
che io mi sforzi a decifrare i tuoi discorsi
se a
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| Dopo quel giorno di convinti addii
e di imbarazzi strani,
non abbiam più saputo combinare
nemmeno un innocente incontro
noi,
...
noi che eravamo ansiosi di vederci,
e indivisibili,
e sempre lì a cercarci con le mani,
smaniosi,
o a
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| Decido io,
io scelgo che tu sia per me
il delirio o la condanna.
La tua capacità di seduzione
è il
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| Io non conto i giorni
da quando van così, per conto loro.
Non misuro le ore
fatte di un miliardo di minuti,
ogni
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519 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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