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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Pietro Roversi
Le 162 poesie di Pietro Roversi
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Come ho fatto a non vederla,
alta e immensa e stronza,
elefantessa nella stanza,
mia gioia e mia speranza,
spessa onda alle reni,
che mi meni
e mi estenui! Ma adesso
so che posso,
che voglio stargli addosso,
e corro scrivo fo di conto,
sorpasso
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Guardalo questo blocco di ghiaccio,
sentine lo schiocco, lo schianto
di monte sciolto che tarda!
Minacciato al termometro e temuto
da capitani d'industria
che hanno parti di sé nei rifiuti,
il rivolo del suo fuso
condanna ragionieri e
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Avvampi di tende da scali e pensioni etc. etc.
Come l'edera. Sul testone. Che né si capisce,
né se ne sa la commozione.
Sul filo del rasoio su cui mi sbarbo!
Meglio leoni e dissennati e acrobati
che coglioni in struttura come il
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Per come sono cade e gli vo dietro,
atterriamo sull'impiantito con un
cucchiaio di stagno, due brande, un bagno,
e la visione di un futuro tutto
serotonina e rieducazione, a braccetto abolendo
due cuori e una capanna, in nome delle
ingiustizie,
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Cuorcontento di mondo, ma vero non scemo
(ovvero niente allegri battimani
o frati da Sanremo), lo incontri
pellegrino sul rivo con le papere
affioranti che oscillano, in curva
al Gran Premio del Fulmine, o anche solo che sonnecchia
tra un turno e il
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Sbircia il tempo titubante,
fiuta acqua, s'infila
gli stivaloni di gomma, ripromettendosi
d'evitare le pozze. Disonesto!
Codardo! Le migliori intenzioni sempre
quelle degli altri, che fregano.
E questa prudenza, che flebo!
Pavimentata d'ansia e
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Apro la tua bolletta e non una, due bombe!
Un'ecatombe. Volano fuori tutti i gettoncini,
intonano una canzoncina mentre
si dondolano, si trasformano
in cuoricini, ci escono dalle orecchie
anche se me le tappo colle mani.
Da giovane ero un rapper,
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''Basta che io non sia in bis e tu impegnato.''
Ma quali turni e turni!
Sei un imboscato piuttosto! nel Parco
dell'Impossibile, l'unica foresta
tropicale protetta del posto.
E a proposito di tropici,
'sto fatto del trasparire
e del
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Non fosse per l'arrocco prematuro
(questo scambio senza futuro,
che non si può invertire
in un passato da rifare, da ridire)
quasi si era tentati di ambire
al paradosso della preghiera:
l'inversione del tempo,
il ritorno nel grembo a
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Il ristorante peruviano, César Vallejo,
il tuo sesso su per il mio
culo: in assenza
dell'esperienza diretta, e per dirne
il valore, la tentazione è di attenersi
a un pregiudizio, cui è delizio
so cedere. Provare per credere.
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I pezzetti di ferro fossero tutti uguali!
Una creatura nascesse da forme uguali!
Ma un magnete non è puntiforme
nemmeno in un modello
(se lo fosse apparterremmo
ad un solo dominio, fusione
di limatura, o quel che sia
che assieme noi
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Un razzo è un congegno paterno
fatto di morra: carta, pietra, plastica,
metallo, cemento. Caccia
il successo con le parti
di ricambio per i guasti,
controminaccia e paga pegno:
costruire, provare,
scappare, tessera, testamento.
Per zavorra
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In un cesto i semi per la frutta:
previdenza, intraprendenza,
certe gite durano. La radura perfetta
appare tanto tardi che le ombre
puntano al meridione, le betulle
son sempreverdi, neve e muschio
coprono un lato innaturale.
Prima: sempre le
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Ho a
noia ogni guida e chi è oberato
di ferraglia, con quell'aria
da crociato in agenzia di viaggi.
Vo a occhio, a
orecchio allora:
possibile che il sacro oramai
sia tutto recintato? Un po' di rispetto
purtroppo non basta
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Il padre tradisce lei, lei lui, e lui la patria.
Com'è tragica la stoffa del melodramma.
La tentazione è di chiamare in causa la mamma.
O l'Idea. Che sarebbe di male in peggio.
Chi mal comincia non è nemmeno
a metà
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XI
Il pensiero della dozzina d'anni
in cui uno dei due non esisteva
induce nell'altro una lieve nausea, la depressione
che tallona in corridoi e camere passanti.
LXXIX
Che una distanza sia incalcolabile non significa
che sia infinita, eppure
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Invia un messaggio privato a Pietro Roversi.
Bimbo bello, il bello della pisciatina
la mattina è il colore dell'urina,
il bello dell'appetito l'acquolina,
il bello della colazione l'orzo bimbo,
e il bello dello yo- yo nella pioggia
l'effetto turbina.
Nel caffè si tuffa un
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Si dà per scontata una costiera
per quanto non la si ricordi, contando
su cifre in strati di silicio.
Eppure la barriera
era ignota ai cartografi.
Anzi tutte. Anzi si dà
per scontata la mappa stessa.
Non se ne chiede prova. A
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L'occhio nella burrasca
si dilata muto, si appanna.
Un muro d'aria affanna, sdruciscono
i cardini alla raffica.
In ginocchio nel ponente rimaniamo
impassibili, inermi, inoffensivi.
Pugni in tasca, menti sui petti.
Urtano i vetri lividi del
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Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa:
in valigia un guanto (non si sa mai per una rosa),
una camicia stirata per occasioni di riguardo,
e un pila d'intimo che è un traguardo.
Quest'ordine intima un invito, e difatti
ci si
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Parliamo d'amore, ma non va bene,
concretamente; divaghiamo dunque,
astraiamo, sebbene
nemmeno l'astrazione vada bene.
Si torna allora alle
verità terra terra:
il bagno subito dopo pranzo
può fermare la
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Ci avessero detto che
il tempo è una ciunga e ciunga
una pronuncia giovane, o predetto
perdita d'interesse per l'ombra
che si allunga, avremmo fatto
facce perplesse ma ci saremmo
adattati presto, magari sputando fuori.
Dopo tutto, si
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Volentieri declina un invito se teme
d'esser delusa. Tiene
un salotto da restare a bocca aperta
e nemmeno a porta chiusa.
Stirpe nobile, si tira
fuori dai giochi diplomatici di ieri,
e si concentra sulla sola
eredità che vale:
quadri come
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L'avevo notato che beveva il caffè doppio
e soppesava le parole come se
le stesse ascoltando lì per lì .
Mi era simpatico come le mie scarpe,
in cui peraltro mi ero già messo
innumerevoli volte ("Niente è
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Il genio trasecola, svolazza
o meno, non gliene cala
niente o poco, una mazza,
per dirla schietta.
Quale secolo fu il primo
a dirsi moderno - quale sarà anche
l'ultimo? Il volo
del calabrone, la bicicletta
volante al Monte Verde,
la
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Le statuine porporine, che spolverano
le loro stesse mensole da sole,
e danno stagione secca o piovosa
a seconda se sono azzurre o rosa,
sono la Fata Confetto
del balletto, lo Spazzacamino, e il Soldatino
di Piombo della fiaba: chiedono
a chi ne
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Calzini si nasce e clandestini
si diventa, ma cosa conta è una casa.
Uno, due - il paio;
tre, quadrato di due - la pianta (la palma?)
quadrata, colla porta: il monolocale insomma,
a trovarlo! Sulla carta, e tutto per via
che il destino del
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Creature di simpatia termostatica,
di allegria pneumatica,
come il nome stesso suggerisce
sono atterrati qui da paesi
dove il sole ferisce. Pochi mesi
dopo l'arrivo, si sono chiesti
che mai li avesse posseduti
o persuasi a partire - e per breve
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Sarà che da vittima
di tentata estorsione
ora divento oggetto
di ritorsione, ma questo
pacco con i miei doni non lo apro.
Ci penserà il mio biografo,
o il mio esecutore
testamentario.
Che spreco di fatica e di salario
rimandarlo. Un
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per amore d'imprecisione
(una dote che tra parentesi va
coltivata se non la si possiede già)
sono per la maggior parte
perfetti sconosciuti, e tali
apparentemente rimarranno.
Ciliegina sulla torta di chi
si festeggia da solo,
e che gli
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162 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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