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Hariseldom
Le 1262 poesie di Hariseldom
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Mentre sei in quel bar di periferia
con quel bicchierino di whisky
e dei gettoni per giocare alla morte,
mentre ti soffi il naso
troppo forte,
hai pagato una donna
per pochi minuti di piacere,
uomo del bar
è sempre pieno il tuo
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Aveva un carretto rosso
pieno di sassi colorati
sembravano diamanti
sembravano pietre preziose.
Lisci erano i suoi pochi capelli
strie bianche sulle basette
e scarpe che somigliavano a ghette.
Vendeva sassi
diceva a tutti che erano magici
ma
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Di quel che è stato
di quel che ha vissuto
ora si spegne ogni memento
Lui giace
come giacciono i vinti
gli eroi
e i restanti amanti.
Non sarò io a giudicare
quel che della tua vita è stato
ma in ombra resto
mentre arditi
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Popoli sapeva di pizza,
l'odore prendeva la via,
Laurine col cappello in testa
sembrava un re pronto per la festa.
Sentivi odore di pomodoro cotto
aliti di cipolla,
lungo il corso Gramsci
alla discesa della via.
Mentre Santacroce
preparava
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La tua gonna di seta rossa
le tue gambe snelle
e quei tacchi a spillo
pigiati sulla mia pelle.
Il tuo profumo di mela
la tua bocca che disegnava cuori
e io che cercavo il liquido amore
dalle tue labbra.
Se dell'amore si potesse
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E poi una sera umida e nera
sulla riva di quel mare crudele
con le stelle che beccano il cielo
come pidocchi sulla pelle di uno schiavo.
E poi una sera umida e nera
con il fumo di una sigaretta gettata
con un caffè versato sulla tazzina
e
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Un giorno sai!
non so se sarà domani o tra un anno
non so se sarà
e quando
ma lo farò.
Magari quando nessuno legge
nel cuore della notte
quando i silenzi
fanno sentire il traffico in strada
quando una televisione
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Leggera come una piuma
sino al quarto piano
la spesa che pesava
come tutta la sua vita.
Tutte le bollette da pagare
la lavatrice ormai rotta
e quella missione impossibile
di pagare anche l'affitto.
La voglia di vivere
appesa ad un
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Dinanzi al mare
Dio si fermò a pregare
pregava l'acqua
e l'acqua si fece scura.
Di quel cielo cupo
io vidi le alte mura
a picco su quel mare
dove Dio si fermò a pregare.
Dodici gabbiani
si schiantarono al suolo
morti per aver
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Conoscevo un tale
che attaccava chiodi al cielo
e bucava l'azzurro con quei chiodi
chiodi appuntiti
ma molto arrugginiti.
Poi vi appendeva ghirlande
noci di cocco
a volte mele.
L'uomo che attaccava
chiodi al cielo
aveva la pelle nera
e
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Amico mio
con quel giubbotto di pelle scura,
amico mio
con quel sorriso stanco,
dove dormi nelle notti senza luna?
Strane ipotesi di sera
mentre ascoltiamo un poeta negro
che canta con l'anima latina
un verso crudo e bolscevico.
Amico
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Gli amori si sciolgono nella bocca,
a volte sul palato,
la lingua ci gioca
senza un attimo di posa.
Amori importanti e certificati
di quelli che sembrano correre nei prati,
amori d'alta stagione
che finiscono nei saldi con un maglione.
E
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Quel tronco poggiato
sulla sabbia di Pineto
e gli occhi di una ragazza
che guardavano la mia bocca.
Le mani sul mio viso
e il tremore del suo corpo
come un desiderio caldo
scivola sul ghiaccio.
Di quell'amore acerbo tra di noi
di quei
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Il giorno
il giorno assurdo
in cui si arrese Mario
io ero al mare
e il mare era pieno di farfalle bianche
troppo
bianche
direi quasi angoscianti.
Quel giorno il mare era piatto
nemmeno un'onda
piatto
come un brodo
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Il torrente rovista la terra
sceglie il marciume
tra fango e liquami
mentre una donna
cerca rami per il camino.
Lieve il suo tocco
sulla mia bocca
tra alberi nudi
bruciati dalle muffe
contorti
abbracciati al cielo
grigio di neve sospesa.
I
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Ah che vento
sulle mie bocche
di donna e di uomo
di prete operaio
e di bambino soldato
ah che vento.
Ruzzolare di pietre
lungo la scalinata
su, su, sino alla chiesa
la Santissima Trinità
in cima che guarda
e i sassi che rotolano in
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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San Valentino 2010 Autori Vari
Poesie d'amore per San Valentino
Pagine: 110 - Anno: 2010
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Halloween 2009 Autori Vari
Poesie per Halloween
Pagine: 32 - Anno: 2009
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Anche se non posso amarti
posso sognare d'amarti
e nel sogno farti mia
ma un sogno è già un amore
e un amore è già sogno.
Così sogno di spostare il berretto
di farlo cadere
e dei riccioli farne gioco
e nel
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Ogni cosa di te non mi rimase
nemmeno il tuo profumo
o il sapore delle tue labbra.
Tutto si sciolse con il tempo
tutto finì una notte invertita
quando sembrava inizio e non fine.
Ora sono qui sul bordo del mondo
penzolano le mie gambe
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Dio dorme alla stazione di Pescara
dorme quando la notte diventa fredda
dorme mentre partono i treni
e qualcuno pulisce per terra
e qualcuno parte.
Ha un sacco a pelo vecchio
macchie di unto sulle ginocchia
e capelli sporchi e crespi.
Una
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Come grani di un rosario
stavano le donne
sulla terra arida
le gonne sporche
le ruvide bocche
i seni cadenti
Stavano le donne
su quella terra
crudele e spoglia
Una madre bambina
lasciata un mattino di maggio
dopo aver subito
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Il suo cuore lo mangiarono i corvi
quando le colline
erano piene di coppiette
e gli amori
si vendevano a fette.
Le sue donne
con le gonne corte
la mano sulle ginocchia
pregano per il suo paradiso
loro che il paradiso
lo conobbero in
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Come gerani sul balcone
stanno i vecchi a guardar la gente,
lo scialle sulle spalle
le donne d'altri tempi.
il cappello a tesa larga
i giovanotti col gomito sul ferro.
E guardano il mondo passare
e salutano con uno sguardo
la mono sul
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Se un giorno, amore mio
potessi essere ricco
allora andrei via
amore mio.
Darei a te
metà di quella ricchezza
amore
mio.
Lascerei per me
solo una briciola
e il resto andrebbe ai figli
amore mio.
Ma se io diventassi ricco
andrei
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Chi sa se la torre di Pisa
mai verrà giù,
sembra una donna
piegata da un bacio,
sembra una donna.
sembri tu.
C'è poca luce
forse appena un tratto
tra le tue gambe
e le mie
in quell'attimo di piacere
dalla
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Lieve è questa pioggerellina
sporca il vetro della macchina
altera la percezione del tempo.
Datemi un amore
e scioglierò i ghiacci al Polo.
Scrivo sul vetro della sala
non uso cuori
sbaglio un verbo occidentale.
Datemi una
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Usciva dalla tabaccheria del nonno
un timido poeta
magro e alto
come uno stecchino.
Il vento nella notte
muoveva i lampioni
piatti di metallo
pieni di calabroni.
Popoli erano vicoli senza luce
gradini che salivano
strade parallele
fiumi
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Dove sono i miei occhi?
Dove le mie mani?
Dove la mia anima
si nasconde
in questo deserto
dove la luna
lecca il seno di una donna
che amavo?
Sabbia
sottile e maligna
che si insinua nella mia mente
tra la mia sciabola curva
e i miei
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Dindilenia ha una veste rossa
scarpe bianche
capelli scuri come i suoi occhi
Dindilenia ha una favola
sulle dita.
Dindilenia ha quattro soldi
due li ha spesi
per il bambino del mare
uno per il venditore d'accendini.
Dindilenia non è
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Dottoressa mi creda
oggi non è il caso
oggi mi sento piuttosto depresso
forse anche un po' fesso
sarà colpa della luna
o invece di qualcuna.
A lei la trovo invece in gran forma
con la sua corta minigonna
ha delle gambe che mi
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Poeti che si affannano
che scrivono
che amano
poeti sudati
che puzzano di note
poeti sul bordo del Natale.
Guardano giù
le gambe nude della luna
poeti curiosi
screpolati
ubriachi di vin brulè.
Poeti di carceri
di case di
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1262 poesie trovate. In questa pagina dal n° 571 al n° 600.
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