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Hariseldom
Le 1262 poesie di Hariseldom
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Si è bloccata la luna
tra i rami degli alberi di Corso Umberto
si è incastrata e non riesce a volare.
L'ultimo comizio si è spento
tra un cartone animato
e un mazzo di rose
per una ragazza del movimento
e forse una
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Attraverso gli odori
il traffico
con la radio sul ruggito
con la malinconia sopra un dito.
Il ponte come un arco
e la freccia incoccata,
le navi al vecchio porto
con quelle reti stese
e gli occhi degli uomini
con le donne al banchetto
come
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Popoli si ostina
a reggere i fiumi
sui gradini della strada della stazione.
Scroscia l'acqua delle mille sorgenti
tra il Pescara e l'Aterno
con il fiume Giardino che ha perso
i suoi gamberi
in una notte di luna.
Al lavatoio vecchio
le donne
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A volte
nei pomeriggi imbronciati
sulla riva di un mare
che non ha posto per
riottosi venditori di collane,
sto a ricordare il tempo
delle campane di Popoli,
dei giornaletti giocati
nei cortili
e delle prediche dure di
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Il fiume girovago
scorre tra le rocce
e le vipere della mia terra.
E si va a cercare la barba del frate
o asparagi
prima dell'abbuffata
del luned' di Pasqua.
E tu che m'insegni
a cogliere
il nesso dell'abitudine
tu che lavi le mie
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E c'è una radio
una storia
personaggi inventati
e una donna
protagonista.
E c'è una panchina
un invito alla radio
un nome
un sorriso.
Così succede che
se hai vent'anni
poi t'innamori
e da quella parte
nasce una
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Passeggio per le vie del cimitero di Montmartre
passeggio parlando con te delle viole tremule
e di morti
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Ho visto sulla porta
del cattedrale
la donna seduta
a dipingere la luna;
corta la gonna
stivali neri
e la camicia di seta.
Le ho chiesto di farmi un ritratto
e lei sorridendo
ha dipinto il mio naso
sotto la luna.
Potessi
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Questa è la terra delle spose di maggio
tutte vestite di bianco
tutte linde
e con un filo di trucco,
questa è la terra delle ciliegie
e delle cartoline illustrate.
Qualcuno pensa
che questa terra sia sua
e mette filo
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Mi capita di vederti
davanti ad una vetrina
con i tuoi capelli lunghi
e il tuo modo di poggiar la testa.
Oppure in uno sguardo
in due occhi persi in un attimo di inedia
in un paio di stivaletti bassi
o in un battito di ciglia.
E sento la tua
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La conobbi in un giardino di pietre
con il sole a picco nel lago dei fiori di loto,
la conobbi in un giorno di maggio
con il sole che scaldava le pietre.
La sua veste era di fili di seta
sottili come fili di tela di ragno,
la sua spada da
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Ci sono fiori di carta
nella casa del re,
ci sono odalische
danzanti
nella casa del re.
I suoi ministri
hanno foglie d'alloro
e culi incipriati
per compiacere
il signore,
dio delle folle.
Nei tappeti della sala
consuma i suoi amori
con
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Piccola Pulce
che guardi lo specchio,
occhi irritati
da troppo vento.
Piccola Pulce
che raccogli i tuoi libri
quell'assistente
ha un naso da menagramo.
Forse se studi
un libro convesso,
magari raccogli
un verso più snello.
E
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Scrivo per te
e tu non leggi più
quello che racconto
da tanto tempo.
Sai!
Dipingo graffiti ora
uso colori pallidi
come poesie
essiccate al sole,
li dipingo la notte
alla luce delle torce
e i pipistrelli,
quelli sono già volati
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Pantaloncini corti
e sole negli occhi
con in tasca un giornaletto
e un sogno.
La banda del ciccione
a spadroneggiare sulla collina della ferrovia
e una sigaretta in tre
per drogarci di una emozione fasulla.
Mentre a Khe Sanh
i buoni
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Perdiamo sempre pezzi di pelle
e io ho pezzi di pelle di te
ancora tra le mie mani.
Sembrava una danza
e tu mia ballerina
con quella voce
così rotta dal desiderio
che mi guardavi
come mai un'altra donna
mai.
E il tempo
il tempo era
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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San Valentino 2010 Autori Vari
Poesie d'amore per San Valentino
Pagine: 110 - Anno: 2010
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Halloween 2009 Autori Vari
Poesie per Halloween
Pagine: 32 - Anno: 2009
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Pescara a volte imbarbarisce
quando le fattucchiere
preparano le loro pozioni,
ma nella vecchia villa
in perfetto stile liberty,
la signora delle palme
pulisce i vetri della sala.
Il mare ha onde di traverso
mentre D'Annunzio
sorseggia
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Se fossi un ornitologo
avrei una ragione
per raccontare l'amore
e gli uccelli neri del porto.
Una volta a Pescara
c'erano i gabbiani
con il loro sacro guano
mischiavano sacro e profano
anche con la statua della madonnina.
Ora ci sono
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Alla fine dell'autostrada
davanti ai due piloni
di un ponte improbabile
ho visto una ragazza immalinconire
perché il suo amore
era partito per l'America.
Le ho chiesto
un passaggio
per la fine del mondo
ma lei
lei non mi ha
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Volavano sguerce le rondini
e gridavano al sole
il lunedì di Pasqua
contro il mulino
al fiume.
I pescatori
gettavano bigattini a frotte
alla passata
alla passata,
le trote singhiozzavano
la primavera.
Le rondini ubriache
a sentire i
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Dopo l'incrocio,
passata la chiesa del crocifisso,
dal lato buono di via degli orchi;
sta la casa
della signora vestita di nero.
E' vecchia,
vecchia come il suo alito
impastato di terra;
ha croci uncinate
incise sui seni
con pennarelli
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Prima che diventassimo grandi
e che la vita
scorticasse la nostra pelle
lasciando segni
di rughe sulle
nostre forme.
Prima,
che tutto quello che era sogno
diventasse consapevolezza
dell'oggi.
Prima di tutto questo,
s'andava al
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Portano cappucci
umidi di notte
e profumati di cornetti caldi,
eppure mentono
i nottambuli dei sette crocifissi,
sette,
uno per ogni
decade dei mesi caldi.
Vengono all'alba
a prendere quel che
gli spetta:
i morti accisi,
i deabulanti delle
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Se sapessi come si scrive una poesia
se sapessi al limite
scrivere una canzone
ebbene userei il tuo nome
e prenderei lezioni di chitarra
per suonarla
sotto il tuo balcone
questa notte
si questa.
Non so nulla
di endecasillabi
di odi
di versi
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Percorro i luoghi del web
con voce rotta di pianto
per solitudine e disperazione
con una bandiera rossa e arancione
da piantare sulla collina dei conigli neri.
E c'è una donna
dai lunghi capelli lisci
che mi accompagna
nel mio viaggio
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Sotto la collina
dove le capre
raccolgono i sospiri
delle pie donne
illuse da una preghiera;
s'andava a mare
per
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Parlando con il Poeta Triste dell'amore
seduti sul muretto del mare
con un tossico che chiede
un euro per un autobus
che non prenderà mai.
Lui ha mani
sporche di biro
e occhi opachi di vetro
quello appannato
della casa della cantante
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Se la follia
ci sporca gli occhi
se lo fa Ezra
io non so a chi credere
io non lo so.
Hai un straccio nero
sugli
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Vennero i Kurdi
e suonavano violini.
Vennero gli zingari
e portarono uova.
Vennero gli europei
e portarono focacce.
E c'era silenzio
anche se il brusio dei sacerdoti
dei mille dei
rovinavano la cerimonia.
Una bambina
toccò la
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C'è un odore strano
nel tuo giardino
l'odore che lasciano i gatti
i tuoi gatti
quando marchiano
il loro territorio.
Sei una strega
le streghe adorano i gatti
e i gatti provano repulsione per me
perché avvertono
quello che so di
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1262 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1141 al n° 1170.
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