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Gabry Salvatore
Le 191 poesie di Gabry Salvatore
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Musica sarà se vivrò
assaporando la vita
attimo dopo attimo
abbracci d'infinito.
Come un canto di Dea muta,
leggerò note acute e lente
dal pentagramma
della tua vita,
arpeggerò gioie e lamenti
con tristi
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In questo giorno nuovo
che si sveglia stordito
da tanto frastuono
sarà un nuovo anno
alla mensa dei poveri
dove ci si ritrova a condividere
il dolore di un perché
fra panchine di coraggio
nei territori di guerra
dove le armi non
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Non saprai mai,
cosa sia la notte,
da soli come la luna,
parlare con qualcuno
alla porta socchiusa del cielo,
cos'è il silenzio
la gioia dell'usignolo
di un fiore che
parla a un altro fiore
è come un sospiro
udito dalle
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Fulgida stella
che brilli nel cielo
sorgi dal nulla
a dare mistero,
un dì dei profeti
fosti il miraggio
dell'uomo che crede
indicando la via.
Nella notte dei tempi
guida sicura
illuminasti l'uomo
e il giusto cammino,
rifulgi
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Parlami,
parlami ancora,
Gesù Bambino
come allora quand'ero piccino
quando il presepe
parlava al mio cuore
e sussurrava parole d'amore
quando sognavo
un Natale di doni
che riempisse i nostri vuoti.
Parlami ancora,
piccolo,
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| Attorno a te,
come un cerchio attorno
al proprio io,
tutto resta quel che era,
tutto va, si fa diverso,
sfalda l'oro in polvere.
Davanti a te distruggersi del mondo,
dinanzi ai soprusi, che passano lenti,
alle perenni, offese ed alterigie,
di
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| Libertà ho cercato
nel cielo naufragato
dal tempo deteriorato
nel tempo offuscato.
Ho sempre guardato
all'uguale dissimile uomo
del bianco col nero
che intrecciano mani.
Avevo un sogno
un sogno d'amore
l'ho urlato nel cielo
di un
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Alla finestra,
guardi la neve
che scende
a coprire la terra,
coprire se stessa
e tutto ciò
che tu non sei.
Scende,
a visitare la valle
sposa della stella,
un cadere
dolce e soave
scende
come scendono i sogni...
Ogni suono
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| Liquido inverso,
coagulo che impregna
tutte le cose
e scivola via
nella coda del tempo.
Frana l'attesa
e l'ora spalanca tiepide
quieti d'abisso,
pallore di ombre
di fragili ossa.
Liquami di vite
attendono te,
fonte suprema,
arenate
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Laggiù nell'ardore che l'inverno inonda
di gelidi amori, con le loro ragazze si prendono
nelle proprie maree dove il frutto carico annega.
Laggiù nel fondo
con ombre inquartate uomini da nulla
con movimenti esausti cresceranno,
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Vergine Madre,
scelta fra tutte
per l'umile tuo seno
nel grembo plasmata
dal Santo Creatore,
le lacrime hai raccolto
di noi peccatori
e le hai trasformate
in semi di grazia,
illibati frutti.
Vergine pura,
profuma il tuo ventre
come
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Pochi minuti
sguardo inarcato
tra capelli arruffati e piedi nudi
mi apprestavo a lasciare la mia vita
menomata dall'inizio
di un inverno assassino
posticcio e ridicolo come
quello che resta
al muro icone sbiadite
elevano a perpetua
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Precipita sole
oscurati fulgido
affinché lo sguardo
passi come una carezza.
Forse mai più
rivedrò
lacrime come caldi rubini
dalle tue ciglia già solcate di rughe
mai, discioglierò dolci membra
mani che
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| Nobile nel silenzio
non mi accetto
mento a me stesso e agli altri.
Nascondo con difficoltà
Il mio grande segreto
la vergogna mi sospinge
la paura mi lacera.
Paura d'esser diverso
anormale, asociale,
per una vita amorfa, contorta,
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In un angolo del tempo
la verità come la polvere
ho raccolto
tramandandola come piume
tenendole in mano
sollevando il vento
come un tamburo
un canto venuto dal cielo
parla di un possesso
ricordando chi sei
un fiore rosso
nemico
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luce diluvia dai tuoi paraventi
scintillio negli occhi dei bambini di Basora
singhiozzi nel buio del suo esilio
orfano
dopo che avete ammazzato i suoi genitori
vedovo
dopo che avete crocifisso la sua amata
quello che rimane ora
i mausolei
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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San Valentino 2010 Autori Vari
Poesie d'amore per San Valentino
Pagine: 110 - Anno: 2010
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Halloween 2009 Autori Vari
Poesie per Halloween
Pagine: 32 - Anno: 2009
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Addio Alda Autori Vari
Poesie per Alda Merini
Pagine: 92 - Anno: 2010
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Invia un messaggio privato a Gabry Salvatore.
| Caro cuore,
mi hai messo sopra il cielo
sei venuto in sordina
io non ti ho cercato
per l'un l'altro eravamo
l'amore eterno, il vento
sventolava l'anima stesa.
Ora lo vedo, al mio fianco,
in un freddo lenzuolo
distante anni luce
guarda
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Liberati dall'animale
che è in te uomo,
crea recinti collinari
per tutti gli animali
oggi in catene nei penitenziari
Trasforma le stalle
dove l'odore delle torture
si consuma,
in luoghi adatti a te
fatti di fiducia e
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| annullarsi tra i muri
implorando tregua senza luce
chiuso una tela di brandelli
imprecherò il cielo
che mi dia sostegno
corvo nella notte
gracchiando il rancore
di un freddo metallo
invano straccerò
catene
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Ti riconosco, incrinata fragilità
Diotima dall'intrigante sorriso
estasi assoluta sei per me
trascorse le notti di annebbiato oppio
opaca mente e cuore svanisce
intorno alla pelle, ove il viso appoggio
Tormento il pensiero non lascia
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Altrove,
il pensiero mi porta
tra dolci correnti
di letto di fiume.
Macroscopici pensieri,
come formiche tutte uguali,
millepiedi stanchi
percorrono le vene
parlano alla vita
come fosse già finita.
Del mio canto stonato
nessuno
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Di quei dì
di tranquilla quiete
di avervi entrambi
cuori accostati
niente resta.
Lacrime scendono,
a bagnar i tagli dell'anima
che scava profonda
lava che rode.
Cosa resta
di giornate serene
passate a guardare
l'amore che
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| Nell'iride vivi
specchio sereno
aperto al mio sguardo
splenderai per me,
in notti di luna
quando i tuoi occhi d'azzurro
il cielo colora
dalle corde del cuore
sentirò vibrare le labbra
note di stella
radiosa nel cielo
meraviglia
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| Vivere
osservando un raggio
splendere su di un tavolo
mi specchio, polverosa scena.
Tra rovine di vetro rotto,
i tuoi pezzi sono in me,
mi taglio con esso,
sanguino,
fingendo di essere cieco,
continuo a rompere scaglie
di specchi di
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Come te amerò il prossimo,
saprò per te morire.
Amando mai si muore,
la morte non esiste
per chi vive d'amore.
Mi getterò felice in quelle sponde
godendo i baci delle soavi onde
prenderò di quei beni a mani piene
per
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Prendimi tenebra
in questa oscura notte
portami a morire
nel tuo dolce canto
proteggi questo povero corpo
dilaniato dalla vita
curalo col tuo riposo eterno
tu che ridi della tenerezza,
avvolgimi nella tua tempesta,
raggiungimi nelle nere
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| Imparerò da te
che se la cava da sé il fiume,
serpeggiando le sue essiccate
venature, si trascina in putridi ristagni
poco lo confortano
le irrorate frescure,
del suo cuore sotterraneo
lo vedo,
rinascere dalle secche,
ora, si
leggi
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Mi lascio cullare
da un sedotto mare
galleggio, respirando la mia aria
espugnando l'amore che non c'è
odoro sillabe di verità
di scudi innalzati lastricati d'odio,
pannellati sulla pelle nuda
come freddo lenzuolo.
Tiranno, il
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Si perde a poco a poco
il suono del male
se nel cuore dell'amico
riecheggiano nell'anima
le mie ferite mostrate
sanguinanti debolezze
di un uomo che sbaglia
fragile vuoto di vita.
Son puro se ci sei
al sicuro riparo
un dono sei per
leggi
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Sempre scenderò
a bagnar le tue gote
profumose aiuole
di roseti odorosi.
In luccicore notturno
approderò alle alture
dei tuoi pensieri
alleviandone le paure
come una carpa il fiume
stanca risalirò
dal tuo petto
dritta
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191 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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