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♦ Marina Demelas | |
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poetapercaso
Le 137 poesie di poetapercaso
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| Se,
Mentre dentro piove
e fuori c’è il sole,
Tu aprirai l’ombrello.
Se,
quando la paura fermerà
le mie parole,
Tu, saprai ascoltare.
Se,
leggerai le parole che
non ho scritto.
Allora Io,
guarderò il cielo
e vedrò finalmente il
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| Ancora,
anima che fu divorata
ruggisce nella solitudine.
Insaziabile divora emozioni
surrogato di sentimenti persi
sbranati nella carne
di rubati amplessi.
Ancora,
in solitarie notti dispera,
struggendo il cuore inzuppato
nelle lacrime del
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| Oh Saggezza,
perché non mi liberi
dalle tue catene di ragioni.
Abbandonami alla merce dei miei deliri
per un giorno soltanto
lascia che la follia sia mia compagna.
Voglio sentire il vento tra i miei sparuti capelli
fuggire dalla saggezza,
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| La vita si gioca
su una scacchiera
Dove s’alternano
giorni neri come l’Ashford
a giorni dal candore fine dell’avorio.
Si schiuderà,
mostrandoti i suoi vizi,
ubbidienti pedoni
dall’aspetto docile
che muoverà lenti
a singoli passi
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| fatico a salire la china di questa vita.
Non so più neppure cosa cerco
ed ho voglia di arrendermi,
strappare la pagina
di questo mio attimo
sul palcoscenico
dell’universo.
Non sono che
una flebile comparsa,
come il bagliore di
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| Ogni lettera
è un singolo minuto della mia vita.
Ogni frase
raccoglie ansie e gioie dei miei giorni.
Ogni pagina
la porto nelle rughe della mia pelle
così come musica su un disco di vinile.
Se tu sapessi leggermi,
ti rapirei
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| Aspetto gli ultimi sbadigli del sole
prima che si addorma
sotto il fine lenzuolo del mare
e porto i miei passi
pesanti del giorno
ai piedi del suo letto
dove la brezza ne agita
il merletto di schiuma.
Lì pudici pensieri
mi portano a te
e
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| Certe notti,
quando la luna è piena fino all’orlo
ed il mio pensarti si addensa
come fumo che si alza dal braciere
dell’amore che arde nel mio petto.
Rivolgo le mie mani ai muti bagliori del cielo
e rovisto tra le nuvole cercando Dio
e
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| Gradini scavati nel tufo,
sul declivio di coste scoscese
fin sulla bianca arena che fu degli dei.
Nel lungo inverno tra la battigia e il mare
bianchi guardiani hanno cavalcato
irrequieti destrieri a custodia
delle porte del
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| Brancolo cercando l’effimero
e muovo passi inutili
aggrappandomi al nulla.
Mi vien da piangere.
Ma, ti sorrido
una piccola bugia.
La
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| La mente, tesse trame
di saggezza tra i rivoli del giorno
per disfarli a sera, raccolti
in gomitoli di sogni occultati
nel cesto dei proclami
che l’alma sussurra al core.
Anima naufraga dispera ritorno.
ondivaga non approda
a spiaggia
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| Chiuderò gli occhi,
ai tuoi sorrisi falsi,
fatti solo di labbra
umide e carnose.
Coprirò le mie orecchie,
ai sussurri della tua voce
che racconta sogni audaci.
Volterò le spalle,
ai tuoi vibranti sensi,
mentre
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| Ho sepolto le tue mani
sotto giorni caduti
come foglie secche,
ma germoglia ancora
il ricordo di te
ad ogni fruscio di seta
ad ogni sorriso
che soltanto rassomigliandoti
porta ricordi come rondini
sulla primavera.
Rifiorisci una volta
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| Non siamo che roventi braci
che fumano sogni
sacrificati sull'altare della vita.
Tramortite mani che s'aprono
e lasciano scivolare via
l'illusione d'un mondo
che ansimava nell'attesa
spastica della nostra venuta.
E s'aprono occhi
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| Avrei voluto
una dispensa piena
di parole dolci,
un album pieno di sorrisi
e scaffali colmi di vasetti
di giuggiole e carezze felici
come fossero miele.
Ma la realtà è
che ho troppi barattoli
vuoti sui miei scaffali,
album
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| Tracanno fiaschi di rossi sospiri
e labbra alticce mormorano
incessanti quesiti.
Smarrite domande
non trovano risposte
nei passi oramai nascosti
tra rovi di boschi fatati
d'adolescenze passate.
L'anima brucia sogni sul braciere
e fumano
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| Tra lo scintillio di
carnose labbra.
Mi perdo nel tuo sorriso
che assorbe emozioni
nel silenzio.
Agito domande
sotto l'apparenza immobile dello stagno,
in quale cielo volano i tuoi pensieri?
A chi porgi il tuo bel sorriso,
adagiato sulla
leggi
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| Vorrei tu mi insegnassi
come si amano gli angeli.
Perché non conosco spiegazione
Alcuna se non questa,
Che tu sia un angelo.
Altrimenti perché
il pensiero di te non si arresta?
Perché le giare colme
dei miei occhi si
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| Fuggirò un ultima
volta ancora
per amore
dei miei sogni.
Perdonami,
ma ho bisogno
che stiano nascosti
dalla luce del giorno
in polverosi cassetti
chiusi.
Ho bisogno che non
indossino le tue coulotte,
la tua carne vestita solo
da
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| Timida,
bussa sulle finestre ed attende paziente
che smorzi l'ultima candela prima d'entrare.
Lesta, stende la volta della notte sui pensieri del giorno
ed accende ricordi lieti come fossero stelle.
Ora aspetta silenziosa
che s'illuminino sogni
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| Nell'ultimo alito del giorno
oltrepasso labile guado
tra desideri e sogni.
Cavalco già, giumenta
frenata dal nerbo che la doma
e la trattengo sottomessa al mio desio.
Mentre, aggiogata apre labbra e freme
ad ogni mio tendere di
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| Rovisto ancora tiretti
cercando la felicità.
Cassetto dopo cassetto
le mie mani son diventate ruvide,
I miei occhi stanchi.
ho smarrito speranza,
tra le sue cianfrusaglie
e gli odori del suo legno antico.
Ne ho disfatti quaranta,
Ora
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| Un passo indietro,
e torno nel silenzio.
Mi nascondo
nei vicoli bui dell'indifferenza,
dove copro anima che urla
tra i muggiti del vento
sotto il mantello della notte.
Cucio un bavaglio di speranza
con l'ago dei ricordi
che tende il filo
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| Eppure,
non chiedo molto.
Solo un sorriso
una semplice carezza,
labbra socchiuse
che sussurrano amore,
occhi sognanti
di giovane amante,
ed una falsa promessa
che mi lasci sperare.
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| Ti porterò con me,
tra i ricordi più belli
nei giorni che restano
tra me e la cima del colle.
Dove mi attendono alti cipressi
nel silenzio rotto dal cuculo,
dove il tempo perde l'essenza
fino a divenire nulla,
ed i ricordi divengono
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| Nell'evanescente girandola
di pindarici sogni
soffuse luci del giorno
lente ti svestono.
Sospiri si tramutano,
incubi si volgono lesti a sogni
che prendono forma
e s'aprono tra setose mani
che modellano desideri.
Densi respiri alimentano
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| Sono stanco,
a volte vorrei lasciarmi andare
come un palloncino colorato che sfugge
alle mani di una bimba dagli occhi neri
e se ne va vagabondo tra le nuvole.
A volte come adesso,
la vedo che piange mentre volo via e,
non sono che un puntino
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| È l'alba,
si svuota la piazza del cielo
in un vociare di silenziose luci
che sfumano nei viali del giorno.
Bianche greggi, placide,
proseguono la transumanza su azzurri pascoli.
Ad occhi chiusi respiro un altro giorno
in equilibrio apparente
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| Se fossi,
Per ogni vinto,
Per ogni donna violata,
per ogni bimbo che non porgerà
il suo vagito al mondo.
Se fossi,
per ogni uno che soffre
Per dis- umana arroganza,
per violenza o stupida ignoranza .
Se fossi per ciascuno,
una lacrima
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In sentieri scoscesi
interrogo pensieri
mentre s'illumina di fiamme bizantine
la sacra volta d'alabastro.
La, rivolgo l'incenso dei miei sospiri
e porgo il mio sacrificio del giorno
ai piedi del tuo maestoso altare.
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137 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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