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Domenica Caponiti
Le 227 poesie di Domenica Caponiti
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| Baciami ancora
perché non posso scegliere di andare via.
Vieni con me sul monte più alto...
ci sono i passi che soffrono
ma si appartengono per sempre.
Baciami ancora perché sono nata
per il primo e ultimo raggio di sole sulle
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| Nessuno crederà mai chi io sia.
Sono una tempesta di emozioni,
un autunno insanguinato che vaga negli incanti abbandonati.
Questo tempo mi fa morire restando
sospesa nei cieli feriti, ma ogni volta
che muoio rinasco sempre posseduta dalla
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| Laggiù in fondo alla luce e
in fondo al buio non ero mai stata un'ombra.
Nacqui con le parole sul cuore,
e con le sue labbra sulle mie labbra
che mi facevano domandare dove dovevo andare.
Mi chiedevo perché non ero mai veramente di
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| Si rincorrevano le immagini
per raggiungere i segni marcati nel petto.
E quando vidi la delusione mormorare
alla fonte del sorriso,
cadde lo sguardo senza più vita.
E sentii tutte le voci che- lentamente-
schiarirono tutte le ombre nascoste
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| Nessun destino nei drappi del presente.
Nessuna forma d'amore sospirata
tra le piccole mani.
Nessuna goccia di felicità nel tempo solitario.
Finiscono nella notte spettrale
tutte le cose che camminano, e che si consumano
in ombre senza
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| Vita incagliata dentro il silenzio di una cattedrale
mentre il tempo spinge l'orizzonte
a toccare appena un quarto di mondo.
Desideri cadono senza fare rumore.
Passo sprecato dentro specchi rotti.
L'anima vestita di bianco si protegge dentro
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| Per quanto io sappia, ormai, dei miei mattini
tra gli alberi gonfi di silenzio, io non riesco a strapparmi
quella voce dal mio cuore.
E nacqui con tutte le mappe di questo amore
che venivano scritte su pietre sul fondo della terra
e vivevo solo per
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| Non so capire il tempo cieco inginocchiato alle ali perdute,
invocando sempre la stessa immagine.
E scrivo mentre, senza rotta, continua ad esistere lo stesso pianto e
lo stesso sorriso nel cuore.
Ormeggia- per sempre- quel dolore nella bocca
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| E mi dicono di fare sorridere il cuore.
Lui mette l'impermeabile per ripararsi dalla pioggia,
e porta il calore dell'amore sul viso di un bambino.
Solo così riesce a incoronare- per un attimo- la primavera.
E a sorridere- ancora.
Ma poi
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| Infedeli sono i piccoli raggi di luce
che possiedono le ombre delle immagini profonde.
Sembra che come fiaccole si avvicinano alla notte deserta
e poi, invece, mutano in nuvole nere sul petto.
Dei miei silenzi vi scrissi i domani compassati sul
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| Io tengo come respiro questa vecchia lettera tra le mani;
c'è l'immagine di un amore che piange e non vuole
abitare nessuna cosa sconosciuta al cuore.
È una lettera scritta tanto tempo fa.
Ed è qualcosa di potente che si insinua
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| Le labbra non sanno più parlare quei giorni stretti tra le dita.
Gli occhi, invece, s'appannano perché
tutti i fogli scritti da ragazza sono stati solo ombre
estinte dalle strade tortuose scaraventate accanto alla mia porta.
Un tempo
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| Lascio questa sorte conclusa
e mi appresto in ciò che prevale in questa strada.
Con fermezza so che non sarò più io,
ma scelgo di essere- ugualmente- un qualcuno
per non far dileguare la mia voce.
Anche con quel senso di cose
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| Non era così l'amore mio
racchiuso solamente in una leggera candela.
Quando giunse l'ora
si tolse dalle spalle il lungo cammino assiderato;
si mise- in preghiera- innanzi al cancello
e scelse di ascoltare- ancora una volta- tutte quelle
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| Quando scende la sera, io scelgo quest'angolo solitario
perché tutti i domani sono già caduti
e rimane un improvviso oggi.
Con il mio dito punto il posto per andarmene via.
Rimane di me- in lontananza- solo una piccola parte.
Deve
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| Oggi mi sembra di morire
perché il giorno ha un volto vulcanico,
perché la lingua del mondo è aspra,
perché tutte le frasi che ho scritto
non mi hanno sorretto in piedi le voci.
Ma sul punto di non sentirmi più
mi
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Invia un messaggio privato a Domenica Caponiti.
| Tutto moriva mentre strisciava il tempo
che mi diede le parole- già-nel ventre di mia madre.
E scrivevo non riconoscendo mai i luoghi nelle lunghe giornate,
e piangevo ogni sera alla ricerca di un mio antico sorriso.
Avrei voluto che la luna
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| Era già tardi fuori
ma intorno a me non c'era mai stato un inizio.
E poi capii di aver vissuto- al riparo-
di fronte a quella natura umana che ti violentava l'anima.
Vivevo nelle mie certezze di sempre. Nelle lingue innocenti
di antichi
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| Perché camminavo sonnambula
nelle immagini incagliate nella punta delle dita?
E mi scrivevo le cose che riconoscevo.
Ebbi- a un certo punto- il sospetto di guardarmi da un altro posto
mentre era tutto così freddo intorno,
come se non
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| Ho aperto un'altra porta,
vedo una sposa diversa da questa foto.
Con la candida mano accarezza
tutte le immagini riposte nei cassetti
vicino la finestra. C'è una sensazione di quiete
intorno alla stanza. Lentamente si pettina i capelli
e
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| Ho un incontro, ogni notte.
Si chiudono gli occhi ma sono sveglia.
Poi si fa l'alba e sento i luoghi profumati
che s'abbandonano dentro naufragi solitari.
I pensieri dondolano
in questa morte lenta dove nessuna cosa è stata mia.
Dove ogni
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| Il respiro scrive
i lineamenti meccanici del sorriso.
Questo mattino fa troppo baccano.
Mi nascondo sotto quei giorni che non si vedono più.
Quanto occorre dimenticare ciò che ero.
È questione di un passo mortale.
Come se
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| È solo miraggio quella musica.
Inganni del sole bugiardo
in una strada deserta.
L'amore è dentro me.
Vedete... È una cosa così meravigliosa
che nessun uomo della terra può coglierne il frutto.
E semmai qualcuno lo
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| "Questa non è poesia.
E' l'ultimo rumore di una notte in agonia.
Poi tutto sarà finito.
Brucerò dentro una fiamma
nella penna che non scriverà più.
E mi vedranno camminare i vestiti.
Nulla
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| E chiudo gli occhi
e la penna scrive da sola.
E' come visione che si impossessa di me.
Mille lettere d'amore volteggiano nell'aria.
Come gabbiani baciano l'acqua del mare.
Ombre mi tormentano
e mi spogliano l'anima lasciandomi vuota.
Come una
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| Passi senza tenerezza
mi scompongono nel nulla
in quest'aria gelida.
Io mi lascerò morire
senza l'amore.
Senza te.
Io mi lascerò andare
senza aver avuto il tutto
nel pieno del mio sorriso.
Che me ne faccio del poco.
Non l'ho
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| Così senza una meta.
Perché tutto si perde
senza la voce che attraversa il vivere.
Perché ero sostanza
dell'unica visione che faceva battere il cuore.
Passo zingaro il giorno...
anestetico su una lacrima
che scorre in mille
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| Sono nata con il paradiso
nell'ammasso di voci bianche.
Poi mi graffiarono l'edera verde
attorno alle caviglie e mi nascosi
nell'aurora sotto il cuscino.
Mi trovarono e mi buttarono all'inferno.
Risalii ma il posto non era più lo
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| Non so cos’è
questo pensiero macchiato nell'inquietudine.
Mi rapisce l'anima.
E lo strappo dalla notte.
E riappare nella sonnolenta voce
che non vuole abbandonarmi.
E non so cos'è
questo punto esatto in fondo al cuore
fatto di
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| A terra gli sguardi del passato.
Senza paesaggi più da guardare.
La pioggia è sui fiori:
scrive canzoni sull'acqua
e cerca l'eterna stella.
Cola lentamente
nei resti di un giorno finto e in agonia.
Correndo verso la luce
intravedo
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227 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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