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Domenica Caponiti
Le 227 poesie di Domenica Caponiti
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Come posso portare tutte le volte
che non mi hai tenuta per mano...
erano a un passo dai respiri paludosi.
Mi avevano detto
che saresti passato da queste parti
a farmi nascere sulla terra... spettri bugiardi.
Avanza un’ altra giornata
ma io mi
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| Non ho più foto
per sedermi accanto a un sogno.
Ha balbettato il tempo
confessando il suo tormento.
Il mio ricordo sulle ginocchia fredde
divideva resti di un amore
- senza movimento-
nelle valli addormentate.
Era un sogno che
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| Sono solo scaglie sulla terra
I silenzi dove ti chiamai
Le acide ore s’impossessarono
Dei giorni di rugiada
Lasciasti il mio muto respiro
Solo alla notte
Il grande sorriso
Me lo lasciasti su una lettera mai letta.
Non nacque mai.
Non
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| Perché
La sete del sole mi canta
I sorrisi pieni nel dolce della sua mano?
Nel verso della sera
Profonda cresce una vita senza
Mentre forte è l’immagine sulla pelle
Perché alcuni affermano che non
C’è nessuno nel
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| Dove vanno le lacrime
quando le rose
assaggiano
la cenere del giorno
e i sorrisi sono
stanze senza
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| Trascorre così
una parte di storia non scritta...
mite stagione senza radice
nei vestiti che non indosso più,
in quei profumi dentro cassetti chiusi,
nei giorni prestati dal sole
per dipingere un altro sorriso.
Si ferma
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| Nacqui con il soffio del vento...
piantava il suo amore nel mio cuore.
Nelle lunghe sere sentivo le sue mani
e sentivo maturare
il pieno dei sogni negli occhi.
Come ricordi in volo
mi lasciavano accanto la mia vera pelle.
Senza nessuna traccia e
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| Al riparo dalla tempesta,
vivo il tuo amore
e rinasco il fiore che sai.
Mormora la luna del raggio di luce
nel cuore che batte:
è il tuo sguardo nell’aria mia
che mi porta
all’origine della stessa lacrima
Non voglio andarmene
da quel
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| Lasciami in te
e ogni pietra brucerà
al richiamo di quell’alba d’amore.
Ascolterò righe che profumano
colori... e sarà la tua voce.
Toccherò la pelle delle rose
e sfiorerò le tue mani strette
sino al mio
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| (Per lui) ...
Tutto quello che non è lei,
è giustificabile.
Tutto quello che non è lei
viene riconosciuto
e tutto quello che non è lei ha un motivo
per piegarsi o per rialzarsi.
Lei è un arcobaleno
cresciuto
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| Rimane quell'onda di mare
sotto il suolo di una stanza senza porte.
E piangono le foglie senza ramo...
c’è il cuore pieno della sua terra
ma non c’è una via che attende.
La notte ha già tracciato il viaggio solo
con il sudore
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| Ho l’amore suo
sui gradini di un mattino cieco
e, mentre cammino l’ora circospetta
alla terra,
non mi lasciano mai navi d’immagini
nel mare degli occhi...
nacquero nel primo passo
al sole. E vissi la notte
con la sua voce dietro la
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| E ti penso,
mentre vivo la tua aria.
Scivolo negli angoli nascosti
di pagine foggiate di rose,
solo tu e null’altro mi risveglia giardini
nelle sequenze d'amore
di lune mai abbandonate
Come un respiro scarlatto
nascosto dal giorno,
passo
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| Emozione girovaga
nella voce del vento:
parla soffi d’amore
sul silenzio che tocca
tutte le cose non scordate
Sarà un sogno,
che profuma la pelle.
Sarai ancora – tu,
e sempre tu
a scorrere nella sabbia rossa
dei pensieri...
ricamano
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| Suoni, silenzi, passi, voci:
esistenze azzurre mescolate
nella riva pura dei desideri.
Cambiano forma i sorrisi
e le lacrime,
mentre l’angelo dentro te
rimane immutato...
se ne sta sulle colonne dei pensieri
in corrispondenza dell’attimo
della
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| Di giorni incompresi
imbattuti nei miraggi
saliti sulle labbra
ad assaggiare quel tempo
acceso solo dentro stelle
- che non arrivano mai alle mani
Fumo disperato
senza conoscere più
l’odore del domani.
Con gli occhi
pieni di sogni
si
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Invia un messaggio privato a Domenica Caponiti.
| Restarono – senza risposte –
scansioni di tempo.
La strinse
in una carezza indefinita
l’incedere di una zingara conchiglia.
Dispersi
giorni risuonati
nelle ore
mormorate del passato.
Solo solitudine inosservata
negli occhi.
Come allora
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| La follia delle illusioni
mi rivisita i sensi.
Ricompare leggero l’odore
delle mani,
è il rosso dettaglio in penombra
Da lontano lo sguardo
ritornato al passo cieco
Sapessi inventarmi
ancora – un altro giorno;
osserverei tutti i
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| La voce del tempo
che s’insinua
nelle pieghe dei muri...
muove le lancette
nello sguardo che non vede più
E’ tutto il tempo del mondo
che vive nei miei occhi,
di quegli occhi fuggiti all’ora
S’abbandona al sussurro in me,
mentre
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| È l'alba, e il tuo pensiero torna
sulle mani scrivendo l’amore...
segna sulle pareti il tuo volto
che evapora nel cuore
E porta il tempo
sulle mie dita che si colorano
del tuo esistermi
Amami, adesso che il silenzio si nutre di te
E
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| Ti cerco nell’odore tuo
accucciato dentro me
mentre il vestito bianco
si colora delle tue mani
e nel quadro del mio volto
cresce la tempesta della tua assenza
E’ così amaro il pianto
senza il tocco dei tuoi occhi
Vagherò
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| Restai con gli occhi chiusi
sui ricordi
Polvere sull’ ultimo ballo
dove ritornò il cuore
e respirò amore
nell’ombra sfocata, appartenuta
ad una distante primavera
Fermai l’aria
sospinta dalla voce muta
che soffocava il tempo e
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| Beguine di passi,
nell’onda coperta
che sfiora il pensiero lasciato
dalla cenere dei gabbiani
Parole scritte
nella salsedine vuota
di luna
Danzo tra i veli
di una vertigine decollante.
Tempo di suole ammuffite
sveglia il respiro
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| Cammino su specchi di ghiaccio,
freddo nei passi dell’anima
Ti penso sulle orme di strani tormenti,
e l’orologio diventa pagina senza numeri...
è solo ticchettio senza vita
Sabbia di nostalgia scivola dalle mani del vento,
diffonde l’eco
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| È una stanza vuota,
il mio sguardo
senza più mani sul giorno
Fredda la flebile voce
che mi vendette
sui binari del nulla
Rovistai – in silenzio –
i segreti del tempo
- senza mai dire addio
ma senza più trovarti
Fu
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| Nell’aria svestita di me
sento piangere le mani,
leggono una vita che non c’è
Nei giri del tempo
i capelli parlano di profumi nudi,
vagabondi nell’anima
mascherano giorni non miei
Si perdono i miei occhi
in un grumo di fotogrammi
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| Cosa sanno le tue spalle mute
degli anni rianimati dal cielo?
E della salsedine
degli alberi solitari,
che lascia solo foglie di mare
sul silenzio di carta, l’Ascolti?
Si... lo chiami amore tu,
la carezza morbida
del meriggio quieto,
le lampade
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| Era tardi,
sul terrazzino dell'amore.
Scivolò la tua mano
sulle mie spalle riposate
nei tuoi occhi,
non c'era nessun'altro luogo
dove stava quieta la luna
Cadde il mio foulard bianco
nell'orizzonte inseguire un bacio...
era
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| Ed entro nel silenzio d’amore
chino sulle labbra di parole
dentro fontane azzurre -
nel mio vederti camminare
sulle pareti dei miei passi
Cascate di noi leggono nell’anima
e sento la tua voce – nei miei occhi chiusi
nelle stagioni – ancora – da
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| Dentro gli occhi chiusi del tempo,
sento le tue mani
tra note d’amore…
intrecciano i miei capelli
su silenzi di luna
e scavano cammini immobili…
trovano lacrime di stelle,
lettere d’amore nell’ambra del respiro
Non c’è fermata
nelle
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227 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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