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Rosa Mirabelli Rosyforever
Le 75 poesie di Rosa Mirabelli Rosyforever
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Stille danzano negli occhi
Osservano la crosta devastata
Dal male.
Il dolore fa padrone l’usura
Delle essenze.
Sterili sogni accompagnano i
Singulti della terra silente
Fremono le arterie imbevute
Di essenze letali
Le lacrime continuano
Nella
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Prendo la
Glaciale manina
Realizzarti nella cima
assolata
Ghermire un raggio
per
Riscaldarti il cuore
Al calar della sera
Nella notte. Silente
Vorrei
Vestire il corpo di
Pelle di luna
Fregiare di te il
Capo con Code
Di
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Nel cielo offuscato
Da cirri grigi
Una piccola stella
Accende il tuo viso
Illumina l'essenza
Con il sorriso.
Sfioro lievemente
Labbra languide
Turgide vogliose.
Timide blandizie
Nasce da palmi tremanti.
Saturate d'oblio
S'intrecciano
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Poesia
La notte trascorsa evince
l'amore gemiti sussurri di gioia
Distesa fiorita sul letto di rose
Veste rosa blandizie infinite
Delizia raggiante sul volto gioioso
Cuori: avvinti incoronate d'amore
Scorro il tuo seno fisso, il viso
Lezioso
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Luna d'agosto
Puntualmente presente
L'ansia fa spazio nelle anse
Oscuri
Un nodo stringe la gola
Pesanti massi comprimono
Sul petto
Guardo luna d'agosto
Non sei la mia luna
Cancellato un sorriso ove
Cerco ricordo remoto
Essenza tagliata nei
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Plana lentamente la mente
Nel giardino corroso dal tempo
Lo sguardo vaga nel flagello
Devastante.
Noto il mare fremere nell'alba
Abbuiata
Il pensiero corre lontano
Rimpiange l'azzurro colore
Il verde brillante dell'erba
Baciata della rugiada
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Ieri come un macigno quel
Velo sbrindellato comprimeva
Sul petto
Lasciando un brandello di
Speme nel cuore
Ingollando dolore di giorno
Preghiere tutte le sere
Guardavamo il tuo posto
Vuoto nel desco imbandito
Lucciconi silenti bagnavano
Il
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Fermati fratello non usare
La tua mano armata sulla
Massa delirante
Non spargere sulla crosta
Ancora dolore
Vestendola di sangue innocente
"sangue" che urla spasimo
Spargendosi come piaghe
Senza fine
Ricordati fratello che anche
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Ambirei avere tanto amore
Fra le palme
Reimpiantarlo nei cuori
Umani
Poterlo far maturare pian
Piano
Trapiantarlo come germe riuscire far
Saturare le menti rostrate
Risplendere
Come rosse ciliegie al sole
Nella primavera
Curato amato
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Stanza senza pareti
Fragili bagliori
Filtrano dietro cristalli
Discriminati
Vola la mente nel firmamento
Dalla volta lo
Sguardo smarrito
Si posa nei giardini
Senza vita.
L'amore denudato
Satura l'essenza della pelle
D'incartapecorita
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Guardo la volta cercando
Un volto
Illuminato dalla candida
Luce
Fra una coltre di stelle
Nell'attimo fulgente
S'oscura con un velo
Increspato di nero
Fisso fievole bagliore
Cercando di te o mia attempata
Signora
Ti sei celata fra drappi
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A tarda ora scruto pareti incrostate
Ove scorre sottile linfa nelle arterie
Trabocca vermiglio tessuto stinto
Colora l'ansa del fiume immobile
Nel silenzio crudo dell'alba
Ignoto sguardo accarezza dolore
Stringe nel petto lo spasmo
Smarrita nel
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Ho visto la luna vestirsi di nero,
Lassù, nella volta.
Credevo di veder
Polvere di stelle
Sparsa sulla terra,
Erano solo Lucciconi.
Fluivano dai pianeti tristi, amareggiati
Spogli di volere.
Propaggine dissanguati,
Inerti al
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Sono ancora qui a volteggiar
Lassù nella volta
Sfido l'intemperie ribelle
Cerco bagliore oscurato
Da cirri neri
Sono ancora qui
Sorvolando cime in tempesta
Dardi infuocati infilzano l'essenza,
Folata rabbiosa sferza il viso
Sono
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Non voglio piangere
Ho pianto tanto ieri
Ove le tue mani di gelo
Accarezzavano il viso
Covo l'immagine riflessa
Nel fragile specchio
Ritrovo lucciconi del passato
L'ingollavo senza resistenza
Ne versai nella costa
Calpestandole con
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Prigioniera in una piccola cella
Guardo dall'inferriata lo spicchio di luna
che presenta la notte,
un'altra nottata condita di panico.
Ho paura
che presto non rivedrò più
né il giorno è né la notte.
Ingollo
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Rosa Mirabelli Rosyforever.
Il sole sfiorava la pelle
Ambrata,
gocce di mare brillavano
sull'epidermide solitaria...
dagli occhi
sfugge tenera blandizia
sul corpo assopito.
Sulla battigia spargevi
Profumo di salsedine,
Labbra smaniose...
Volevano attingere
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Nello scorrere le ore
cerco di riscaldare,
L'organo che batte
indolente
nel suo gelido guscio.
Ferito dilaniato
dalla propria carne.
ogni lemma una stilettata al cuore
ogni azione saette infilzate nell'essenza
oh tu che mi ascolti
Lascia
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Rumori di cingoli armati,
ermetici corpi celati dentro
nella silente quiete
ispezionano deserti brulli
nell'alba turbolenta
un vortice di polvere...
trascina cuori tesi come corde
di violini...
violento boato spezza le sagole
spargendo
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Ho intriso le mie labbra
Nell'acqua del mare...
Sanno di sale.
Ho razziato un paio d'ali
Spiccando il volo fra cirri bigi
Lassù nella volta
Ho ritrovato la madre luna
Covai con gli occhi il
viso triste elargii un sorriso
attraversato
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Strade, tortuose sentieri di guerra
Urla di donne pianto di bimbi
Battaglia efferata nessuno la vince
avanza. Strisciando per colpire il bersaglio
Sognando la gloria s'inceppa un guerriero
Fra sorrisi di iene sedute al potere.
S'infiammano i
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Cirri bianchi sciolgono
Fili d'argento lassù
Sul firmamento,
Singulto della terra
Ingolla lucciconi...
Al chiaror delle stelle
Lama di luce s'inoltra
Dietro cristalli sbriciolati
Nella notte argentata.
Smania nel petto
Un'anima
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È notte nel mio
Letto nudo
Si rigira il corpo avvolto
Da
coltre sbrindellata
Dirompente latrato
di cani fa tremare la
carne mutata,
Lamento del temporale
Scatena saette
Infiammando la notte
Brucia la rabbia
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Questa sera seduta
Nel
Parco
Ascolto violini stridenti
Introducono una
Commedia senza senso
nel sinistro silenzio
reminescenze si fan
Prepotenti.
Sul palcoscenico solo
Fantasmi del Passato
Sono presente,
danzano recitano
il primo atto
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Nel delirio silente
Della notte
Alita glaciale il vento,
Vorrebbe smorzare
La fiamma che arde
Dentro.
Si espande all'orizzonte
Nuvola rosa
Veste di rugiada
L'emozione
Scintilla l'essenza.
Brucia lingua di fuoco
Nel cuor mio
Bandisce
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Come un uragano, penetrasti
Nella
Materia bigia
Ricoprendo schermate
Di amorevoli parole,
Saturando
Il cuore
Frantumasti l'eremo.
L'anima in delirio
Librava su cieli infiniti,
Valicando nuvole bianche.
Esistevo in un sogno
Vissuto,
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La luna smarritasi
dentro la volta,
trastullo sogni
abbraccio amore senza
calore.
cerco dentro il giorno
stelle smarritesi nel
cielo,
ammirarne lo splendore
rastrellare il loro
bagliore
poter scavalcare lo stop
posto nel tuo
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Con lo sguardo invasato,
da piglio ad un sorriso,
ansa nel petto il respiro,
un groviglio avvolge la
materia.
doma il respiro
ammiccando nel giardino
corroso,
fantasmi partecipi
con
sorrisi spietati,
barbagli di pazzia
si fa duro il
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Ho scorso la materia del
sapere
vivo nell'era ove
vige
il potere,
angosciato deluso
di una società
senza
colore né amore,
sovrano solo l'egotismo
famelica usura
logora anima senza
domani
cellule armate
senza
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È tarda notte le mie orbite
Non si chiudono ancora
Aleggia il pensiero lassù,
Nel cielo,
Fra cirri bianchi e
Neri.
Scruto dentro la volta,
Contemplo
Essenze volteggiare
Danzano
Senza palcoscenico;
Essenze con volti di
Bambini
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75 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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