| Dell'acerba scultura, il destino perenne, già perse visione di giusta dimora,
Delle tre Grazie di culto, l'ispirato genio è soffio vitale di vivida bora,
Non nella roccia, immagine del cielo, la scultura diviene,
Nell'animo solo, il
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| Il fiorellino è per gli occhi miei fonte di gioia infinita,
Bonaccia rinfrescante, nella fervente stagione dell'amore,
Brezza temperante, nel freddo inverno della vita.
Dai suoi petali ambrati, le mille stille scivolar vedevo,
Laddove il
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| La tua libertà è germoglio, folgore, diamante di vita che soffia nel corpo per l'anima del mondo,
Ninfa di sogno, onirica stagione del tempo sfuggente, turbine e bonaccia dello spazio profondo,
I nostri corpi, le nostre anime, nella mente
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| Lo spietato boato, la mortale brezza, i rabbiosi gemiti e poi la candida neve,
Della giustizia divina, la tecnica umana, non
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| Ancora ondeggia in me lo stupore per il suono che tu, dal rumore, sai volgere in aurea composizione,
Sempre meravigliato dal tuo tempo che misura del mio battito è naturale conservazione,
Come sol che del violino magnificenza ed ordine alla
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Invia un messaggio privato a Raffaele Cianfarani.
| Lì seduti, ove memoria della gloria di Roma glorifica,
della lontananza i dubbi aver sfuggiti dal dardo dell'armato Cupido accarezzati,
Con fragrante bellezza, l'argentea città, per te invaghita,
con iridescente lucentezza, diviene
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| Ho osservato, con fiero disprezzo verso il futuro
Ho guardato, con illuminato entusiasmo, al passato
Ho compreso il tempo, dall'immutabile ciclicità, abbracciato
Ho eluso lo spazio, dall'effimera linearità, alienato
Tutto ritorna
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| Meraviglioso è tornare a vedere, ancora una volta,
dalla continuità e nella ricorrenza dei giorni,
dagli impetuosi moti dell'anima che tiranna diviene
della circonfusa ed espiante tranquillità,
quella potenza che della natura
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