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Fabrizio Diotallevi
Le 133 poesie di Fabrizio Diotallevi
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| Rompo gli indugi
getto le ferite
faccia a faccia con la notte,
sospingo
il mio guscio di noce
alla ricerca
del nuovo mondo
mare agitato
da mille tempeste,
innalzo il cuore di vedetta
e quando sentirò
il profumo di un
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| Il lupo, per tutti è un animale
cattivo
nessuno, si è chiesto, il vero
motivo
racconti perduti nel tempo, accanto
al focolare
favole narrate, per bambini da
addormentare
ho visto un lupo, oltre le verdi
pianure
dormiva disteso, occhi
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| la vita
è come un grande sogno,
ogni giorno, una speranza
su quel muro
ho appoggiato una scala
ogni gradino
un'emozione,
più amo e
più salgo!
nonostante tutto
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| Ho brucato per mesi,
sfidando antichi fantasmi
di amori mai nati
un pascolo, difeso dai lupi
tenendo in mano
una piccola stella
ho brucato per mesi
fidandomi di quel recinto
pieno di fiori
ho brucato per mesi
nell'erba dell'inganno
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| Il bambino allo stremo
seguì le impronte,
la tempesta era
spaventosa
tutto era silenzio
guardò e non vide nulla
ascoltò e non senti nulla
che fare?
il bambino avanzò
...verso
un nuovo sogno
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| Appeso ad un sogno
guardo l'ultimo
spicchio di luna
dolce ricordo
di un cielo tramontato
mendicante senza moneta
porgo il mio piattino
aspettando l'alba
ed un tuo fiammifero
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| Vana stella
spenta da un soffio,
muta aurora
imbavagliata dalla nebbia
nessu raggio, passa più
nella cruna del mio
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| Quando l'ultimo elfo
dei miei pensieri
sarà rientrato
alla foresta
l'alba, si alzerà
sui corpi
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| Ho avuto in dono
una spada magnifica
forgiata alle fonti
del pianto
formidabile spada
luccicante d'amore
volevo abbattere gli orchi
che ti rendevano triste
catturare un sorriso
da deporre nel tuo cuore
sono mesi ormai
che la spada
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| Conosco bene, la sofferenza
siamo buoni amici ormai
parliamo spesso la sera
alla taverna dei buoni propositi
si siede
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| Prossimo era l'attacco
il fortino circondato,
solo un ordine:
resistere
l'amore stava arrivando
con tutte le sue armate
di sorrisi, di sguardi
di dolci parole,
di promesse mancate
le sentinelle del mio animo
veterane di mille
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| Ho bussato con la penna
alla porta dei tuoi sogni
tenevo il Paradiso in tasca
ed un mazzo di poesie
immerse nel cuore
la fioraia,
cambiava acqua ogni giorno
perché non sfiorissero
mica avevo capito
che ti piacevano le poesie
ma non le
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| In fondo al cuore
passeggia in silenzio
il mio pensiero, il mio amore
cammina su e giù
dentro quelle quattro mura,
prigioniero che ama le catene
attende l'ora d'aria
dove poter repirare,
nel cortile della poesia
il mio pensiero,
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| con te,
è arrivata la poesia,
delizioso calesse
dalle tende turchine
trainato dalla gioia di amarti
amare te, amare l'arte
tutte quelle parole
che mi dettavi con lo sguardo
amare te, amare la poesia
colmare cuore e anima
con un solo
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| Sotto il primo
riflesso di luna
riprendo il vecchio sentiero
oltre le nuvole
risuona il tuo canto,
capinera dalle ali d'argento
partita per terre lontane
era il tuo canto
che dissetava il mio cuore
con il tuo canto
dipingevo i miei sogni
steso sul
leggi
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| Cerco di ascoltare
il canto delle stelle
frammenti di ricordi
sparsi nel buio
pagliuzze di piccoli versi
nidi di poesie
appesi ai rami
del mio cuore
che sboccia ogni mattina
mi stringo
l'ultima margherita,
senza petali,
strappati a morsi
dal
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Invia un messaggio privato a Fabrizio Diotallevi.
| Ho atteso
il sorgere della luna
per capire
quanto ti amo
di questo amore
che mi addormenta
da sveglio, e
che respira nei sogni
se potessi essere notte
di ogni stella,
ne farei un bacio
un amore stellato
con cui vestirti
ogni mattina.
Quando
leggi
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| Ti amo
nei sogni
vele celesti, sospinte
dai miei sospiri
ti amo
nelle gocce d'acqua
che bagnano le foglie
dei miei pensieri
ti amo
nei soffi dei ricordi
che fan tremare, i vetri
del mio cuore
certo, lo so
che mentre ti scrivo, ti penso
ti amo, tu
leggi
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| Ti ho amato
come meglio non potevo
ho servito
questo amore
ogni minuto del giorno
e della notte
quale amore?
l'unico che conosco,
quello vero
quell'amore
che fa sognare
di prenderti per mano
e dirti,
ascolta,
ascolta anche tu
il respiro delle
leggi
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| Neppure
una misera ortica
rallegra
il solitario cammino
nessun alba,
nessun tramonto
sbadigliano nel cielo
solo uno stormo
di avvoltoi
attende le ultime briciole
del mio cuore
avvilente disputa
in fondo, cosa ha chiesto
il mio cuore?
Acqua
e
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| Ricordo bene quel mattino
di giugno,
qualche angelo premuroso
aveva strofinato il cielo
tanto era limpido
tu eri vestita
come quel cielo
che per un attimo
ha accolto il mio sguardo
li ho capito!
ho capito che ti amavo
quante camicie, quante
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| Una fiaccola che illumina
ali di piombo, da chi
si sente respinto
una candela
per dare agli occhi
oltre dei fori,
anche uno sguardo
la poesia è
una pantofola
che ho scritto
per i tuoi piedi
poesia è una lacrima
che rimpiange
anche il
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| Oltre quel muretto
vestito d'edera e d'incanto
riposa una panchina
bianca ed azzurra
seduto
su quel cielo immenso
chiamato amore
ascoltavo
il sorridere degli angeli
e le capriole del mio cuore
in quel cielo immacolato
bianco come la neve
hai
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| Ricordo
quella sera al giardino
quando una rosa
disse alle altre
guardate quant'è bella!
e quella fontana
che pareva zampillare
solo per le tue labbra
ricordo le pieghe
del tuo abito
sopra il mio cuore
e quanti sospiri
ho fatto volare nel
leggi
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| dopo esser salito
per mille e più gradini
eccomi nel bosco
non credevo potesse esistere
un bosco di tale
sconvolgente armonia
pareva che tutti gli astri
dell'universo,
tubassero con la natura
l'erba, i laghetti, le foglie
i ruscelli, il
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| Chiedo Perdono
mi sono macchiato
di un crimine orrendo
del più efferato dei delitti
Ho amato
ma non era concesso
essere se stessi,
non lo sapevo
chiedo perdono
mi sono presentato alla corte
con l'abito della domenica
ed i cocci del mio
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| Tra lenzuola di foglie
imbevute del tuo profumo
è sbocciato, il dolce risveglio
aurore e fiammate
di ogni genere
riempivano il mio animo,
una gioia indicibile
innondava il mio cuore
ho accarezzato il tuo corpo
tutta la notte,
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| Se si potesse uscire
dal dolore,
come si esce da
un villaggio,
seguire una strada
quella soltanto
ho vagato per mesi
nella fitta boscaglia
ferito tante volte
dalle tagliole dell'indifferenza
non vi era alcun sentiero
solo tanti piccoli
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| Sempre in bilico
tra il timore e la speranza,
osservo il cielo
un cielo nuovo, di un celeste
che stordisce
tutto uguale, così preciso
come fosse dipinto
da un gigante, appena svegliato
pare impossibile
che da quel celeste
possa scaturire
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| Le botteghe si aprono
le ruote stridono sul selciato
cantano le lavandaie
la ronda si riposa
il suono delle campane
il fruscìo delle vesti
il profumo del pane
nel chiostro, tutto è fermo
grappoli di candele
bivaccano sulla bianca
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133 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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