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Fabrizio Diotallevi
Le 133 poesie di Fabrizio Diotallevi
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dormivo stordito
su ali di farfalla
troppe leggere
per il mio sonno
un alito di vento
con il sapore del paradiso
mi sveglia
senza far
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Trovare piacere
calpestando giardini
appena fioriti
godere nel
recidere rami
colmi di frutta
schiaffeggiare
le guance di un bambino
indossare il saio
della vittima
nascondendo il cappio dell'inganno
oliare la
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a te
che mi scrivevi ...ti amo...
a te
che mi scrivevi... amore mio
...l'amore della mia vita
a te
finta farfalla
che sussurri ...ti amo...
ad ogni ...fiore
a te
che usi la poesia
per distruggere
i fiori più puri
a te che mi
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| Tra i bagliori di un crepuscolo
si desta, dal torpore
il campanile
danzano allegramente
le campane,
su note liete di spartiti
mai dimenticati
ormai lontano
saluto quella Venere dagli
occhi di marmo
il vecchio Mangiafuoco
apre il
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| Dopo il vicolo che porta alla Via Maggiore
tramite una breve e leggera salita
resto incantato da tre belle signore
dalla prodigiosa abilità delle loro dita
a tal portento, resto assai sbalordito
sotto il guanciale, fissato è un
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| Questa si, che è una bella sorpresa
lo medico che gestisce l'hospitale
è una madonna, si chiama Teresa
spiega ed illustra, medicina medievale
anche nelle malattie, vi eran differenze
il ricco, malato per il troppo mangiare
allo
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| Due innamorati, fiori senza vaso
sullo sfondo, cielo color ghiaccio
lei coperta di seta, lui vestito di raso
stretti in un morbido abbraccio
a fianco sulla strada, una vecchia giara
che incredibile affresco, è quel che vedo
al Maestro
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| una finestrella a croce, rivela un abbaino
la sorte è benevola, la porta è già aperta
ecco la bottega di Milena, di Mondaino
dei mosaici, madonna famosa ed esperta
coccinelle, angeli e farfalle, allietano il disegno
un pavone
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| Partorir colori, è il suo fantastico lavoro
la bionda Marion, da Cerqueto d' Urbino
loda il giallo, dallo schizo d'oca a quello oro
esalta il piè di cappone, incensa il persichino
il viola vien dal mirtillo, il marrone dal
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| Un distinto messere, diritto come una spada
del formaggio è intento, ad esaltar il gusto
il suo lessico, proprio tanto mi aggrada
di Dante, sul tavolo, ne distinguo il busto
Messer Angelo, sommo studioso del sommo poeta
mi porge un assaggio
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| Una bambina sgrana gli occhi
per gran giubilo, non v'è alcun dubbio
dinnanzi alla dama dei balocchi
vestita di viola, che vien da Gubbio
alla bimba dona subito una carezza
arrivano i musici con la ghironda
lei si tratulla con la bambola di
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| Ecco un arte degna di santuario
per chi dalla sorte non è aiutato,
abbellire i panni dell'umile vestiario
per
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| Un drappo verde scende dalla finestra
le stoffe in bella vista, come si deve
è verde di lavanda e non di
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| Poco prima della Taverna del Contado
noto una cosa, vista assai di rado
una donna, senza timor, a fuso e arcolaio
ha preferito con gioia, pennino e calamaio
il suo, è un fare calmo, paziente e quieto
orgogliosa di infrangere un ingiusto
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| Sguardo innocente, veste color del miele
mostra con far giocondo, i pregiati volumi
dal Monte Titano, è scesa Madonna
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| Nei suoi occhi, una viva luce brilla
Madonna Michela, da Castelfidardo
già pronta ad impastar argilla
sull'antico tornio, posa lo sguardo
confido che d'argilla son profano
sul piatto, una foglia dipinta di fresco
lei comprende, allunga una
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| Quella che vedo, è un'arte poco studiata
già dal nome, Macramè, che strano
Madonna Cinzia, a spiegarmi è preparata
il nome è remoto, e vien da lontano
maharana, frangia, assieme a rame, nodo
fili verticali sfilati da
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| Ricordo i gelsomini
tra baci mai nati, e
parole mai uscite
diamanti cercati
sotto la cenere,
matrimonio mancato
di sogno e di speranza
rami secchi
di notti senza foglie,
piante spoglie
di ali senza vento
mi allegerisco di ogni
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| L'altro giorno
all'asilo,
hanno rubato
la merenda,
al mio cuore
al resto della classe
non piaceva il suo grembiulino
era un grembiulino bianco
tutto bianco
non piangere
gli ho detto
cambiamo asilo
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| Un vecchio saltimbanco
avvolto dentro
uno scialle consumato,
imberrettato di sonagli e
dolori solitari,
indica l'arrivo
di una carrozza
un piedino sbuca
e si posa sul tappeto
vestita di scintille e fiamme
congeda il postiglione e
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| Da ogni dove, bussano
i capricci del destino
sulla porta spalancata
soffoco, un pianto ribelle
un'orda di nuvole al galoppo
travolge una luna
ferma e spenta
il mio sguardo
cattura due innamorati
si tengono per mano,
si baciano.
Il mio
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| Ho piegato con cura
i risvolti dei miei sogni
ho profumato di stelle
i colletti delle mie speranze
armadio bagnato
dalle tenebre,
corroso dal freddo
incenerito dalla fame
ho rimosso quadri
di dolori solitari
ho rispolverato
riflessi di
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| Abbuffatevi pure
al tavolo dell'indifferenza
c'è posto, c'è posto
non sarò certo io
a servire le portate
non amo le livree, gli inchini
neppure i vostri avanzi
riempitevi la pancia di false promesse
e finti sorrisi,
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| sul ramo
di una vecchia quercia
si è posata una farfalla
una sola farfalla
il ramo è caduto sotto il peso
di quella farfalla
con il cuore gonfio d'amore
vola farfalla, e porta
a tutti miei auguri,
a tutti!
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| Venezia, 31 dicembre 1799
Era il giorno della grande festa,
una giovane donna
si ritrova sola ed incinta,
chiedeva
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| Nel fragore delle onde
si perde il sogno
di un naufrago
richiamo di sirene
e cieche lanterne
mappa ispirata, isola del tesoro
dallo scrigno vuoto
riposa ora, la zattera
abbandonata alla deriva
una fiamma negli occhi
illumina le mie
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| so che ci sei,
mi accarezza
la tua ombra
dove ancora
indugiano i miei passi
è un sentiero che
non conosco
strada maestra,
vicolo cieco
lo saprò
ascoltando la tua voce
come vento attraverso
le foglie
quando mi dirà
sono
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| Re Egoismo
e
Regina Indifferenza,
finalmente senza maschere
mi appoggio al muro
diario delle mie sofferenze
scritto per non cadere
fredde forbici affilate
mi aprono la camicia
riguardi atroci, da patibolo
tremo, e fisso quella
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| Il rombo dei cannoni
l'agonia dei cavalli
le suppliche dei moribondi
una pianura come sepolcro
centodieci lance
contro la mitraglia,
prodigio di coraggio!
un usignolo innamorato
gorgheggia l'ultimo canto
scontro terrificante
poi il
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| Al mercatino dei sogni
ho comperato un quadro
senza cornice
l'ho appeso, alla parete
del mio animo,
è una piuma che offre una rosa
ad un artiglio,
è una carezza che dona un sorriso
ad uno schiaffo
si chiama Amore
speriamo
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133 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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