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Felice Di Giandomenico
Le 344 poesie di Felice Di Giandomenico
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Dita madide
di concupiscenti umori
che lente si spostano
sul corpo
come tastiera
di pianoforte
la pelle unta
da passionali
aderenze
si armonizza
con l'amore;
il piacere scorre,
rovente magma
sull'alcova
dentro sguardi che
indicano a
leggi
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Avidità di quiete
tra le acque stagnanti
di annose malinconie.
A fatica scuoto
la polvere del mondo
dai miei piedi,
nell'andare incerto
tra le umane miserie,
pellegrino errante
in un silenzio
intriso di desideri effimeri
ove attendo la
leggi
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| Ricordi appassiti
in promesse non mantenute;
la lealtà ha trovato la sua morte,
negli occhi socchiusi
da un patetico imbarazzo.
Inganni intarsiati di parole
deflorano la spontaneità
della speranza
che rivendica
la sua
leggi
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| Appese co lo spago
a cavarcioni su la scopa
co l'occhi rossi
luccicanti e ardenti,
se fanno na risata,
si l'aria sposti
co n'battito de mani
certo c'è da dì:
so personaggi strani.
Tra scaccia guai
e dorati lustrini
cerco da
leggi
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Quiete e serenità
delineate in
sei righe,
immagini
di una natura
che suona
dolci note
al suo trasparente
alito
sotto un cielo
terso.
Delicatamente
fluttua
il limpido
specchio d'acqua,
ove cangianti
riverberi
accarezzano
leggi
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| Il tuo viso
come specchio
terso
mi riflette -
parlando a
bassa voce -
arcano
dedalo
di istanze
a cui il tempo
non ha dato
responsi.
Il tuo sguardo
mi cerca
sfidando
l'angoscia,
tangibile e
indesiderata
presenza
che
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| Il chiarore di un'alba
piovigginosa
ha incorniciato
i nostri abbracci
mentre il tuo sorriso
annunciava
l'arrivo di un
giorno assolato
e quieto.
Cessato è il frastuono
di questa festosa
notte
e i miei occhi
ti
leggi
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| Ancora luccica
l'albero
che il Natale
ha lasciato
erede del suo
tempo.
E una nuova
frenesia
sembra prolungare
l'incanto
di quella notte,
accomiatata
col suo carico
di festosi riverberi.
Accanto alla finestra
un Babbo Natale
di
leggi
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Seduto,
accennando un sorriso
che si stempera
in un atavico
silenzio
ove apparenze
vagano nella mente,
nubi che si addensano
sul cuore
scorrendo
in istanti che
appaiono eterni
e ciò che addolora
transita arrancando
nell'anima
in
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| Quando le porte
dell'anima rimangono
socchiuse
e l'onirica brezza
della notte
s'appresta a muover
le piume
dell'esile rete,
conto i miei sogni
impigliati
per farli volar
via
quando il mattino
li raggiunge.
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| Nenia notturna
che si spande
su freddi rami secchi,
inquietudini
plasmate
in un silenzio
che lento si consuma
nell'invisibile
sguardo
di una presenza
che mesta
si ritrae
nel fruscio di foglie
ove il cuore inizia
a ponderar
presagi.
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| Vita
che silente
si adagia
nella quiete
scampando
alle sue fluttuanti
certezze
che il respiro
irrora
di consapevole
amore.
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| Accanto al nostro alberello
illuminato
che abbiamo agghindato
d'amore,
in questa notte
che ci siamo regalati,
io e te,
slegati da ogni obbligata
presenza
su tavole allestite
di eccessi,
scartando il tuo dono
ho trovato una dolce
essenza
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| Carissimi
semo arivati,
stanotte cercamo da
esse tutti più lieti.
Penserò a voi
come a tanti amici
che anche se distanti
se movono ner core
pè trascorre sta
nottata luminosa e
carica d'amore.
Auguro a tutti ogni
sorta de
leggi
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| Nel gelo di una notte
tra inevitabili pensieri
che cercano alloggio,
odo battiti di cuori
oppressi
e intorno
un vuoto che si affolla
di dolore,
anonime e invisibili
presenze
che silenziose
sognano amore.
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| Me sento da dì
che l'erotismo nostro
è fatto tutto d'amore
no de na sveltina fatta 'nfretta
che lascia triste e freddo
er core.
Tu me dici "me sento tutta
elettrica"
mentre a me me sale
l'arta tensione
e devo
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Le notti del poeta Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2009, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: - € 14.00 Anno: 2010 - ISBN: 978-88-6096-621-6
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Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
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Halloween 2009 Autori Vari
Poesie per Halloween
Pagine: 32 - Anno: 2009
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Addio Alda Autori Vari
Poesie per Alda Merini
Pagine: 92 - Anno: 2010
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Felice Di Giandomenico.
| Quando la morte riuscì ad eludere
l'intimità della tua stanza
avevi già rammendato i tuoi versi
riordinandoli con cura
lasciandoli lì, in attesa di
sopravvivere all'eterno abbandono.
E mentre l'ombra tiranna
leggi
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| Un ricordo sbiadito
che il tempo serba con cura
di una sedia che diveniva
trono per un bimbo
il giorno di Natale.
Pantaloncini corti
e l'orgoglio di recitar
una poesia,
preparata con scrittura
incerta su un foglio
stropicciato
ove un neonato
leggi
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| E camminando sulle
vie di una città vestita
a festa
piena di luminarie
che rendono l'allegria
desta
tu solitario ti incammini
con i tuoi poveri
fardelli
mentre il lontananza
suonano
natalizi ritornelli.
Tonalità
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| Quando a Roma nascevano
le prime case popolari
contemplavi il disagio
di quei luoghi poveri,
tristi e solitari.
Tra ladri, prostitute
e coattoni
di cui narravi storie
facendoli diventare tutti
un po' più buoni.
Vivevi questa
leggi
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| Scusate se ogni tanto
me permetto
de buttà giù du parole
pe relgalavve na' specie
de sonetto.
Er fatto e che,
quando me rode
er chiccherone,
nun riesco mai
a trovà parole bone.
E rode si, a vedè tutta
sta violenza,
leggi
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| A te che hai accolto
il mio pianto
quando in fasce
mi affacciavo alla vita
ed ora accogli
le mie taciturne inquietudini
nei tuoi occhi,
che discreti mi scrutano
leggendo parole inespresse,
restando in silenzio
nel timore di
leggi
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| Persecutore sarò dei miei affanni
e dei loro oscuri intenti,
antiche brame verranno date alle fiamme
quando mi si porgerà una rosa
e le sue spine si conficcheranno
nelle mie mani
piccoli rivoli si sangue
a colorar finti
leggi
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| A commissà
e si che so passati gli anni
ma ancora sto a ride
per le smorfie che facevi
quanno cor monno intero
te incazzavi.
Cappello n'testa e na tuta
pe pantaloni
ammazzà come volaveno
gli sganassoni.
Ma ricordo ancora
er
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| Ancora assonnato
e co tanti pensieri
che me frullano in testa
m'avvio ar mercato
dove c'è già
un'aria de festa.
"Signò è tutta robba bona"
grida er marocchino
che mamma Roma
s'è adottato da
leggi
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| C'havete fatto caso
a quante gente
apre bocca e je da fiato?
Ce ne sta tanta
in ogni parte del creato.
Se vanta da sapè,
de conosce er monno,
ma co tutte le stronzate che spara,
tocca quasi sempre il fonno.
C'è poi la spocchia,
leggi
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| E' nel gelo di una notte
che hai visto la luce
piccola creatura
di potenza invasa.
E mentre il signore
delle tenebre
iniziava a rimuginar
pensieri folli
le braccia di una madre
ancora bambina
ti fasciavano
di ineffabile amore
tra l'odore
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| La notte mi ha regalato
un sogno strano
facendomi ritornar bambino
indaffarato tra matite
e pennarelli colorati
davanti a volti
in attesa di espressione.
E li a disegnar sorrisi,
cancellando laddove
la bocca si piega verso
il basso
illuminando
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| Sensi che gravitano
scomposti
tra umori che scivolano
su labbra già umide
di desiderio
e sguardi
che celano trasgressioni
imploranti il loro
appagamento
corroborando
fantasie alla deriva
che bramano
mutarsi in
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| L'umida corteccia di un albero
accoglie il mio dolore
e foglie color del rame
avvolgono i miei piedi.
La natura mi abbraccia
chiedendomi perdono
e mesta si unisce
al mio pianto.
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344 poesie trovate. In questa pagina dal n° 211 al n° 240.
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