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 Gli ultimi 5 iscritti: Ivan Catanzaro - Fabio Paci - Simone Michettoni1 - Fiorfiore63 - Ava 
 ♦  Ernesto Di Martino    |           | 
   
 
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            Barbara Golini
            Le 807 poesie di Barbara Golini
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          | scollati da quel muro di cemento 
accollati un minimo di responsabilità 
incollati sul muro del pianto 
versaci te stesso e il resto 
 
non hai ancora comperato la mia anima 
non sarò certo quella della fermata dietro l'angolo 
non quella
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          | disperdo  
il mio sentire, il mio sapere 
coltivando  
moltitudine d'emozioni,  
internazionalizzo 
tout d'un coup  
ho bisogno del terreno  
su cui poggiare i piedi
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          | all'eterna fortuna riverso il mio respiro 
dietro l'angolo non l'ho incontrata 
c'eri solo tu, ma non ti ho guardata 
ho cercato oltre respirato oltre 
 
sorpassando ogni odore di te 
ho navigato fantasie e ingoiato verità 
sulle corde del
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          | apro gli occhi mentre scendi dal cielo 
seduti sul selciato dell'infinito sorridiamo di noi 
sembri d'oro questa sera, dono inaspettato 
il fruscio d'una libellulla impazzita mi distrae 
sul balcone del cielo arrossato fumiamo le ore 
tic tac tic tac
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          | le mosche sul viso mi dicono ch'è ora di preparare il prossimo pasto 
mescolo l'impasto di farina e acqua sperando di farne del cibo 
intanto il sole s'abbassa all'orizzonte, porto la mano sulla fronte 
forse sarà una giornata meno nera,
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         | è arrivato il momento di quella maledetta telefonata 
lacrime paure corse in macchina traffico arrossato 
balza in gola il cuore non ho più pensato 
occhi sgranati al volante furente assordata 
 
salita t'ho osservata oh! splendido
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          | non ho voglia d'alzarmi stamattina 
se potessi scomparirei granello per granello 
nella terra ormai smossa 
anche questa è una malattia 
 
è come una falla che s'apre  
da cui continua a scorrere dolore 
e non si ferma mai anzi aumenta
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          | quando corro con la gonna che m'incespica le gambe 
copro il volto col mio velo, con la coda dell'occhio 
avverto il momento propizio per passare la strada 
arriverò al mercato e tornerò piena di cipolle 
 
chissà se con un po' di
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          | sottosopra avverti il passaggio d'un biancosole 
boccheggia l'attesa mentre una doccia di raggi 
cade sul volto, socchiudi gli occhi e sorridi 
corrono sulla sabbia le emozioni ridendo e gettandosi in acqua 
 
capriole sono le risa a braccia aperte il
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          | ho indossato il chador dell'arsura e dissetato la fantasia 
viaggio ancora nel Sahara del silenzio attendo giorni felici 
non ho mai posseduto la voluttà né d'essa la gioia 
riservo pensieri a parole, lascio scorrere le sorgenti
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          | abbagliano le dimore candide poggiate 
quasi a mo' di gesto di cortesia per chi osserva 
come se chi l'avesse intuita, avesse pensato a me che le guardavo 
dimenticando me stessa e tutto il resto, presa solo dal biancore 
 
l'odore di sale penetra
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          | m'aspettano all'ingresso fogli scritti e colorati 
segnalano disegni compiti e memorie 
squillano le voci dei ragazzi sul palco del futuro 
preparano e confondono esprimono gioia, ottimismo 
 
finito l'Abitur! terminato il tragitto tanto atteso 
vengo
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          | il sole cocente arroventa le mie guance silenziose ed eterne 
il mondo sembra diverso da qui, con le mani dietro la nuca 
e poi dicono che non si riesce a capire il mistero della vita 
manca l'attimo di riflessione, tutto qui! 
 
barrisce il sole in
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          | a volte non ritrovano ordine i tasselli del mio dire 
scorrono come acqua di sorgente 
alleviando pulsioni assopite  
al primo raggio di luna  
 
spargo mille pezzi a mo' di semina 
il bue che mi precede non da' segni d'incertezza 
rumina il tempo e
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          | era la semplicità del segreto a lasciarlo interdetto 
cielo, case, sassi e verde, tramonti, soli e non soli 
vuoti e senza senso all'improvviso fioriscono in petto 
accorgersene è sempre un miracolo 
 
nel frenetico correre moderno ci si
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          | arricciano i nasi quando passi tu 
solleva polvere il tuo sentire 
stropiccio gli occhi, non credo di capire 
mi chiedo quanto di tutto questo sia possibile 
 
non sopporto la supponenza 
né lo scudo d'eleganza  
che nasconde la vera essenza 
ho
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                 Tu che mi ascolti Autori Vari 
                Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2010, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
  
                Pagine: 240 - € 12 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686108 
                
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                 Anime in versi Autori Vari 
                Antologia degli autori del sito Scrivere
  
                Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061 
                
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                 Festa delle Donne 2010 Autori Vari 
                Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
  
                Pagine: 107 - Anno: 2010  
                
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          | mi sorprendo a sentire di te 
ancor oggi che del fumo delle tue sigarette 
è rimasta solo l'illusione 
 
ho sospeso ogni sentire 
steso ad asciugare come panni al vento 
non ti sembro nemmeno più io 
 
eppur son sempre lì 
ad
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          | scriverei ogni parola detta 
per non perderne un istante 
risentire ogni suono, ogni vocale 
sentir le "c" battere sul cuore 
 
mentre dormi sussurrare 
quella frase che non mi lasciò più andare 
accarezzarti con ogni mio muover
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          | cinguetta solitario l'uccellino 
forando con la voce la finestra 
"spegni la luce e dormi!" 
sussurra sul sagrato della sera 
 
un gatto accovacciato sugli occhi di Marlene 
osserva maghi e fate volteggiare  
a tratti sollevando
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          | ho viaggiato tra l'allegra compagnia 
resuscitato e menzognero 
montato e rismontato isbà, capanne e tende  
nel deserto d'emozioni 
 
ho giocato a poker con la cattiveria 
venduto l'anima per due centesimi 
vagato senza meta ubriaco di
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          | ti seguo coll'occhio allampanato 
non credo possa resistere - t'ho toccata! 
mamma mia che ottava non sembrava 
hai detto che la quinta ti bastava - mentivi 
il fondoschiena poi lascia stecchiti 
avevi detto che volevi cambiar vita 
stavolta con
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          | Krystyna Chylinska era l'illusione della fuga 
buiochiusoghetto sgusciando tra le fogne 
moriva d'amore, d'un amore che non sapeva 
vendeva sesso a piene mani, chiudendo ogni finestra 
(non avrebbe sopportato alcuno specchio, né
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          | lui correva, volava anzi verso l'azzurro 
mai che si fosse detto esistere un colore del genere 
mentre gli alberi cambiavano fisionomia a ogni pie' spinto 
non che il sole non esistesse ancora 
 
non lo si percepiva che da dietro la nebbia 
nuvoloni
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         | si avvererà secondo le tue lacrime 
lasciando l'oscurità giudicare 
non è un demone quello che dentro si contorce 
è una stella col becco che batte sul guscio 
 
è l'opposto che ora t'appare che colora di
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        ho inciso le mie gambe  
dei segni del destino 
seguendo ogni tipo di variabile 
di qualsiasi profondità 
 
ho frenato a strapiombo 
prima dell'abisso e recuperato 
sulla terra bruciata e bianca 
d'un assolato sud 
 
ho afferrato un
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          | scrivo a vanvera, tanfera, panfera 
siedosservo un'orizzonte infinito 
dove il superfluo non ha limite 
se ora scoprissi le gote? 
 
non sarebbe poi un granché, tutte rosse e demodé 
in attesa di latitudini migliori, che siano dei bei
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          | i tuoi occhi hanno acceso la luce 
di questa stanza buia e solitaria 
una luce che mi scorre tra le gambe 
e riscalda il tuo morire 
 
la pioggia invade il giaciglio 
navighiamo tra le onde 
mani ai reni e giù tra le cateratte 
non riesco a pulire
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          | Non mi scaccerai mai! 
non finirò di denigrare e forzare il tuo sonno 
la porta è aperta, ma tu non fuggirai! 
ti prenderò per i capelli! 
 
legato mani e piedi non potrai difenderti 
non ti lascerò mai! che il mondo ti
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          | Maitri corre per le scale gonna al vento 
rossetto rosso e un sorriso tra i denti 
attende colui che verrà e intanto corre 
capelli d'oro e di cristallo, sicura di sé 
 
semplice il suo abbigliamento 
nel sobborgo in cui vive non ci sono
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          | miglior vittoria sarà non abbassare lo sguardo 
non stancarsi mai di ripetere di lasciare impronte digitali 
tracce sull'asfalto, DNA 
 
non cancelliamoci da specchi 
da film girati a mano, da foto demodé 
dal ragionamento che presuppone
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