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Barbara Golini
Le 807 poesie di Barbara Golini
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| è un minuto che ti discrimina quello che separa
la puntualità dal ritardo, che sia un minuto
un nanosecondo perché al secondo nano salti
girandoacrepapelle sulle montatestelle
voraginisbadiglianti aprono finestre
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| quante volte avrei voluto gridare ai venti
che son sempre solo quattro
le immaginifiche emozioni
le stranoaddormentate delusioni
eppur ha continuato a punirci questa vita
ch'ha lasciato dietro di sé solo splendidi suoni
dimenticati al
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| dimmi quante curve ancora saranno a venire
quanti minuti contenuti in ore d'infinite attese
accellerano il passo a saltelli alterni
sempre disperatamente irregolari
non freneremo mai l'assurdo in persona
Zeitgast d'apaideusia infinita
sono
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c'è uno spazio sottile tra il padiglione
e quella piuma d'oca che mi tormenta
lì a due schiocchi di lingua riposa ogni desìo
sono ricordi mescolati a dolori
in un rincorrersi frenetico
affollano le iridi vocaboli
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| di corsa in bici
sorrideva negli occhi la Siria
libero- vento nessun rimpianto
nessuna lacrima e tanto dolore
lontano nel silenzio dell'ignominia
s'incontrano tutti qui
alla luce destra
svoltando a sinistra
ci si soprende
seduti sul
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| andavamo sobbalzando ad ogni sasso
che il dissesto c'abbandoni prima o poi
appiattendo ogni duna, cumulo di macerie
non è tanto la tua voce, quanto il tuo volto
armonico l'avvolgersi in un abbraccio
comprendere l'umore, il
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| è l'agilità delle gambe quella che m'abbandona stasera
mentre la lentezza del tempo centellesima ogni mia battuta
attendo all'infinito che la goccia si decida a tuffarsi nel vuoto
del primo timore solo un ricordo lontano
ricordo
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| all'imbrunire giovane d'un sentiero fangoso
odor d'inchiostro e legno come steccati antichi
apparivano in lontananza puntini di luce in umido
intanto si stringe nel suo collo di pelliccia
l'inverno è tornato e si fa duro, l'aria soffoca
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| formano ali di libellula pensieri vagamente esuli
si trovano a confronto tra il detto non detto
conosciuto sconosciuto d'una verità invisibile
l'apaideusia sovrabbonda in oceani di chiacchiericci
qualcuno ancor s'accapiglia ta dikaia
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| agito il me che propongo a me stesso
solitamente riconoscono il mio volto
nascondo gli occhi al sorriso
qualcuno dice ch'io sia così: io
e poi in fondo ho sempre me
la mia forza il mio coraggio leonino
non è corretto versare
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| ascolta
il suono della stella
che riluce nel firmamento
è un brillare sciamanico
strisce di seta
avvolgono la tua voce
animo unico del firmamento
imparagonabile splendore
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| che ci manchi la capacità di perdonare
afflitti vaganti irriverenti mostri sacri
dimentichi del vero salvifichi del falso
piangiamo l'ingiustizia animata da conti
sinapsi tra pensiero e ricordo vivificano
aspri rituali di convessione
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| tra frammenti d'animo sconcerto
rivoli d'infinito scendono lenti
odor di pini divarica la mente
sediamo animati e disanimati
per quanto saggio distogliere
non m'esce atomo d'arancio
scromatizzo e intanto intonaco
amaranto sapor di
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| soffrigge il cielo un uovo sodo
compiace il sorriso d'un angelo
costringe il pensiero in un cunicolo
dicono porti all'eternità
sorregge la mano un gran cervello
peccato non serva più quello
arroccano geroglifici
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| volto verdognolo ingiallito dal pallore d'un cielo grigio
ricopre di monete scintillanti il pavimento oscuro
rastrelliamone una nicchia perché il verde riappaia
rampicanti anche le rose a testa bassa
ogni pollice una stringa
ogni
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| abbozza il tulipano la fioritura serale
nasconde sotto il sepalo un piccolo insettino
si dirige verso il ricettacolo
eremo d'una notte ch'appartiene alla solitudine
non sollevare quel petalo
scopriresti lacrime campestri
al fresco della brezza di
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Tu che mi ascolti Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2010, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 240 - € 12 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686108
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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Invia un messaggio privato a Barbara Golini.
| animando sottili compiacimenti
s'abbattono salottiere mondanità
è un passaggio segreto quell'uscio
sciarada dell'ignoto inconvertibile
arco d'una freccia avvelenata
crosta d'un pane avariato
croccante, invitante
ferriamo questi
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| era la cricca del Team quella che si coagulò
oramai i grandi s'illudevano di menzogne
e ci mandavano a sperimentarle
sapessi tu di che colore fossero i vivi
la verità era la menzogna migliore
parole proibite succhiavamo nella
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| non sorridere del vento fresco
rilassati al sole di quest'afosa giornata
sorvolerai ogni paradiso
ricordati d'indossare le scarpe da trekking
alla prima cima mi volto e ti saluto
lascerò piovere i miei baci
affinché ti ricoprano di
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| non spaventa il dolore
una tazza di tè freddo
sulla spiaggia bianca
passi nella polvere
sembra una danza
questo tuo correre
il volto raccolto
in un fazzoletto
sventola la gonna
altezza ginocchio
mani sottili
da pianista
pronta
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| solleva lentamente quest'onda il vento
spumeggia il ritmo e sbatte su scogli già pronti
l'impatto suggerisce un dondolar d'anche
sono molecole in movimenti, atomi di serenità
batte a ritmo regolare l'impulso che suggerisci
nella
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| è vermiglio il camino oramai
mentre le campane richiamano
folle di fedeli s'incamminano
a regger la fede qui è cosa dura
dappertutto risuona la paura
in silenzio si prega perché nessuno ci scopra
sediamo sulla polvere come
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| a Palmira mi soffermo con la sete del sapere
non ha confini la curiosità, ti spinge fino alle rive dell'Eufrate
alla fonte che scorre sempre fresca
corro verso il wadi che disseta queste terre
ascolto le parole di Zenobia e il rumore di
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| l'afa avvolge le corde vocali
ad ogni sollievo un diniego
respiro a goccioline
so perfekt sind wir
intanto s'è formato un laghetto nella piscina
tra poco escono le rane e gracchieranno di me
solite chiacchiere di quartiere
so perfekt
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| osservando il firmamento creato per te
che l'ultima stella sembra raggiungibile
che ciò che ci salvò fu il nostro dir "non posso"
non posso obbedir a quell'amoral gesto
che ci salvò nel nostro piccolo
quel vociferar
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| corro tra vetri in frantumi
scricchiolano le mie idee
affollano il mercatino dell'usato
intanto non riesco a rompere le catene
(quelle che tengono legato l'ingresso principale)
non ho richiesto questo rumore di stantìo
né questo
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| fluttuo...
tra cateratte di silenzi
intonaci ormai stanchi
impalcature d'emozioni
monosillabiche radiazioni
arrossano il petto
già stanco d'allattare
giovani sogni, traumi infantili
serpeggiano...
ricordi e grida
d'un lontano
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| siamo così
sospesi
tra un do e un la
appesi
tra le pieghe
dell'anima
disinvolti
tra le parole
sconvolti
dal malore
irriverenti
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| scivolano lacrime amare mentre tra un traffico assonnato
ascolto tamburi roteare, anche questa volta ho incassato
risposte acidule mixate a arroganza frick
bevuta tutta d'un sorso naturalmente
se soltanto si uscisse più spesso dall'io
e
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| è da dietro questo vetro ormai sottile e fragile
ch'osservo il mondo e tutto quanto non m'appartiene
come tutta la semplicità delle cose sgorgasse alla fonte
cui mani desiderose andassero a dissetarsi
e mentre riavvolgo il filo
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807 poesie trovate. In questa pagina dal n° 451 al n° 480.
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