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Barbara Golini
Le 807 poesie di Barbara Golini
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| sono passi gocciolanti quelli che percorro stasera nel buio del tramonto
l'odore di sottobosco si fa forte assorbe ogni pensiero e libera la mente
solo un uomo passeggia con il suo cane, mentre il mondo riposa
silente il passo del sogno che bussa
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| un vociare distratto ricopre le nuvole ancora timide che si fanno largo all'orizzonte
un uomo porta a spasso il suo cagnolino, in questo idillio non si ricordano pensieri amari
la vicina raccoglie foglie sul selciato, sorride e si piega in avanti, il
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| sembra grigio il domani. Ho disteso la mano verso te, ho trovato il tuo sorriso
siamo corsi insieme ieri sulle scogliere, l'acqua scorreva velocemente, come la vita
di lato solo raggi di sole e qualche uccello in volo. Abbiamo sorriso e
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| ha sollevato le gonne correndo tra le spighe di grano in fiore
solo il sorriso le apparteneva, non c'era peso né leggerezza
appena bianco d'accenno il manto che ne ricopriva le spalle
(lasciava una scia dietro di sé, a
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| un passo regolare, un salto, un ombrello, un passo alterno
solleva la polvere, un passo, un salto, un ombrello, un passo alterno
abbassa lo sguardo, un passo, un salto, un ombrello, un passo alterno
(si fa pensante il cielo, abbasso il velo per
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| allungo il passo di notte, quando il cielo si fa bianco e le stelle mi salutano
lasciano una scia a volte, a volte sorridono ma mai, mai piangono
è un parto il cammino che ci unisce, lei lì nel cielo bianco della notte
(non ho pensato,
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| annusa ancora il fresco di sera che avvolge il selciato
riposano stanotte le foglie di questo faggio: prone
la foschia avvolge queste spalle forti: appesantite
fuma il caffè: scricchiola il silenzio che odora di sale
(scrolla le zampe, osserva
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| ancora tiepido questo settembre, con alle spalle un alito fresco
sono arrivati nel silenzio dell'estate, li han sistemati
li hanno contati: tutti in fila indiana...
(uno, due, tre...)
sul senciato ancora caldo han poggiato piedi nudi
ancora umidi
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| non ti ho trovato tra le lenzuola questa notte
tra i rotoli bianchi dei miei incubi
tra le pieghe del viaggio, del sogno
(di te non ho domandato)
era passato un uomo, leggero, canuto
ha sfiorato le foglie del melo ed è partito
non ha atteso
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| ho toccato il vetro e lasciato tracce, disegnato fenici
(ho poggiato la testa)
ho toccato l'acqua ieri, tra onde e vento fresco
m'era sembrato di sentire la tua voce
(la spuma si faceva alta)
ho soffiato sul vetro e lasciato tracce, disegnato
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| mi han detto che attraversi il cielo con un dito
che sollevi nuvole e ricami al suono di cornamusa
che la terra ti corre sotto i piedi
che non fermi non muovi e non discuti
(hanno detto ma non sentito)
mi han detto che non ascolti le nuvole
che
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| assorto, in un angolo disteso al sole
avverte il rumore delle foglie al vento
non legge non dorme non parla
(ha appena occhi per guardare)
s'abbraccia di nascosto
tatuandosi immagini
solleva al vento le mani
(afferra l'indefinito e lo
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| erano passi a lungo meditati
appesi al filo dei panni
stesi ad asciugare
(la neve tardava ad arrivare)
sembravano chiuse tutte le finestre
nessuna luce all'orizzonte
le parole avevan messo le gambe
(ho sentito il silenzio farsi spazio)
un
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| non sa dirmi parole questo tuo volto
sfumato, sfatato, arrampicato al ricordo
nemmeno più carezze a memoria
(una voce lontana la tua)
non ha memoria questo mio cuore
dimentico del vero e del falso
viaggia nell'indefinito
(incostante eppur
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| scintillano tra le vie notturne di questa città
che ricorda solo armi e passi da gigante
non abbassa lo sguardo il sultano
(ha ancora l'orgoglio in petto)
le sere erano follie in bianco e macramé
non si cucivano che abiti e pietre
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| ho tagliato il bordo al verso
deposto la regina e dato scacco al re
ho vuotato le tasche e riempito i fiori
(ho pianto, ho rimandato a domani)
fluttuo oggi tra nuvole di desiderio
accendo il lume per vedere l'orizzonte
pallido ancora l'abete
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Tu che mi ascolti Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2010, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 240 - € 12 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686108
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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Invia un messaggio privato a Barbara Golini.
| era ancora accesa la luce
i gradini spolverati a nuovo
raccolte le foglie sul cammino
(la porta semiaperta, in attesa)
la luna ancora pendeva
mentre il gatto annusava intorno
vagava nell'aria il mistero
(era vestita di parole la sera)
odori
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| corre la rosa, si rotola al vento come una bimba
s'accende di rosso vermiglio: sorride!
non poggia mai le mani - sul passato
(non piange, non ricorda)
appena accennato il gambo: nemmeno più le radici
propende verso l'alto, vola e poi si
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| Oh vento, che trascini le mie vesti
portami ad Odessa, tra le rive
invoca Dio! Se ancor ci ascolta
(sono sorda ormai)
Vieni a me lasciami guardare
le Ninfe e le Grazie accoccolate
scendi, tra le mie braccia
avvolgi il torpore autunneo
invoca
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| Che più? Oltre al crescere tra intemperie e illusioni?
che una coppa di gelato al limone addolcisce l'attimo
che se corri tra le nuvole non rischi mai di cadere
(nemmeno tra sassi bianchi e grigi)
Chi più? Oltre le tue carezze
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| appena due le foglie sul selciato
non volano non soffiano non fanno un fiato
ho riflesso sulle pareti angeli e diavoli
(dalla finestra non si vedono bicchieri)
sfavillano le luci stasera alternano
qualcuno muove passi incerti
nessuno che alzi lo
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| ondulato grigio macchiato a tratti blu
s'appoggia di lato sul versante sinistro
a tratti sembra piegar le foglie
(troppo alto questo cespuglio, quasi sembra toccare il cielo)
scende, cala sul selciato mentre le rose piegano il volto
qualcuno
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| scivola sul gazebo riporta l'azzurro al blu
l'aria si fa fresca e il gatto oggi non passa
la pioggia batte a ritmo regolare sul roseto
(una musica melancolica morbida)
umidi sono i passi e lenti attenti al bagnato
non c'è vento tutto
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| sono poggiati i gomiti
sul davanzale dell'ignoto
al di là dello steccato - rigorosamente in legno - alcune foglie s'agitano ma d'esse non s'accorge alcuno
al terzo piano lui sorride, sotto potrebbe esserci anche la morte...
(ho volato su
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| ci sono delle macchie che non si cancellano
restano così, immobili, indelebili, immutabili
accorrono e soccorrono, a volte incendiano
(animano e non...)
il profumo delle viole ancora fresche ci sorprende
avvolge il corpo nudo di questa
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| ho un'arma sul comodino, la guardo ogni tanto
mi sorride e mi rincuora a volte mi spaventa
so che domani al mio alzarmi mi terrà compagnia
(non ha preso fuoco il giardino, staremo ancora in silenzio)
nessuno ha passato il confine del mio
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| seduta sulla sponda di questo mare che si dilata
abbraccio le ginocchia e lascio che i ricci volino
in direzione ponente, esalando profumo
(non bastano le distanze a separare)
a Sesto qualcuno ancora ricorda il suo nome
il suo odore e le sue
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un mare di suoni confonde l'orizzonte che appare rosso ora!
chi dice sia solo fumo, chi sparla e riparla sempre delle stesse cose
Intanto lui ha fatto scopa! e l'altro se la prende!
(nemmeno contare i punti serve a calmare le acque)
non esclama
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| sveglia l'odore acre di questi giorni, non consente riposo alcuno
come se mi guardassi allo specchio, sento scorrere le mani sul volto
non sale il termometro, l'apparenza di questa calma inganna
(pensavo di salirle quelle scale...)
al di fuori di
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| sollevano di giorno tra le vie assonnate di una città sempre attenta
sono onde di desiderio che invadono le nostre giornate
accennano sguardi, carezze sottese, intenzioni
(non hanno bisogno di parole)
hanno un ritmo che tocca l'apice allo
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807 poesie trovate. In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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