Visitatori in 24 ore: 8’806
319 persone sono online
1 autore online
Lettori online: 318
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’366Autori attivi: 7’478
Gli ultimi 5 iscritti: Vladislav Prazko - ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
|
Antonio Terracciano
Le 998 poesie di Antonio Terracciano
|
Tanto va la gatta al lardo
che ci lascia lo zampino;
se talvolta non è lardo,
è zampone o cotechino.
Segue solo vani sogni
questa gatta un po’ golosa,
o soddisfa i suoi bisogni
procurando quella cosa?
Nella vita non è chiaro
ciò che vale
leggi
|
|
|
|
Vince mediocrità nei sentimenti,
negli stantii rapporti degli amanti,
negli standardizzati emolumenti
dati ai lavoratori dipendenti,
delle ricette nei medicamenti,
dietro i menù di tanti ristoranti,
dei professori negli insegnamenti,
nelle risposte
leggi
|
|
|
|
Le nostre vite spesso vanno strette,
come un paio di scarpe comperate
in fretta e furia e che, quando calzate,
fanno soffrire tanto chi le mette.
Solo la notte, quando le sfiliamo,
i nostri piedi traggon giovamento,
e il giorno nell’attesa del
leggi
|
|
|
|
Scelto avevamo forse inconsciamente
un posto della Francia fra i più tristi,
dove finì Lord Brummell residente
per rifuggir dai creditori tristi.
Le nostre due tristezze dall’inconscio
furono indirizzate in luogo dove
potessero trovare il lor
leggi
|
|
|
|
Imponente Potenza che t’affacci
impotente su piana desolata,
imporresti, potendo, quei tuoi bracci
sull’arida campagna soleggiata.
Ma solo nel tuo nome è la potenza,
nell’apparir lontana l’imponenza:
le tue campagne di te fanno senza,
e sanno
leggi
|
|
|
|
Se Eros fosse stato programmato
per alberi, per case, per vetture,
e non per noi, mai non sarebbe nato
l’amore che fa vivere avventure.
Avremmo scorto solo ripugnanze
in curve, nei pertugi, negli umori
maleodoranti, in protuberanze,
estetismi
leggi
|
|
|
|
Si ride dei poeti, e si fa bene:
si sbeffeggia chi volle dedicare
gran parte del suo tempo a sistemare
costrutti di parole messe insieme.
L’unico bene è quello della vita
vissuta sulla terra che già poche
occasioni ci dona per le fioche
speranze
leggi
|
|
|
|
Noi siamo i Portoghesi della vita:
ricchezze avemmo e ci furono tolte;
non avevano meta stabilita,
eppure a noi esse erano rivolte.
Viviamo delle glorie del passato,
che sono amare nel tempo presente;
noi godiamo di ciò che ci fu dato,
scivolando
leggi
|
|
|
|
Che a malapena non
tiene le tinte
tettine la maglietta sbrindellata.
Nel treno traballavano all’unisono
con la tua vita certo sgangherata.
E i
leggi
|
|
|
|
Assai più dell’oggetto che descrive,
sia esso donna, albero o vettura,
s’innamora il poeta delle vive
immagini che agli altri egli procura.
Non è proprio così che andò quel fatto
che lui racconta, ma delle varianti
introduce l’artista di
leggi
|
|
|
|
Quel padre che talvolta combattemmo,
quando giovani noi non volevamo
sottostare alle leggi che imponeva,
e che sembrava addosso a noi piombato
dalla notte dei tempi,
ora siam noi:
le stesse sue manie, le sue fobie,
le stesse malattie
da vicino ci
leggi
|
|
|
|
Si comincia col fare
troppo le figlie femmine,
e i pochi maschi fatti
rimangono a guardare
le contorsioni fatte
da uomini con femmine
per potersi accoppiare,
senza mai conquistare
per se stessi -che diamine-
una donna da amare.
Qualcuno va a
leggi
|
|
|
|
Di un domani che è argentato
sono pieni i nostri sogni,
quando il mondo è immaginato
all’altezza dei bisogni
(dei bisogni personali
che dal buio suggerisce
qualche dio che i nostri arcani
desideri concepisce).
Il domani che è arrivato
è il
leggi
|
|
|
|
Se quei famosi nodi
sempre vengono al pettine,
basta non pettinarsi
e scapigliati andare
nelle mete da
leggi
|
|
|
|
Quelle fotografie, se le conservi
e se le vedi fanno ricordare
a te pure quei giorni brevi e impervi
che trascorremmo a Caen, lì per studiare?
Sono foto di me e di te adoranti,
intenti a vicendevoli carezze
con gli occhi, remissivi e
leggi
|
|
|
|
Io cammino col verso nella testa
che sugge tutti quanti i miei pensieri,
e la realtà non mi si manifesta
che rispettando solo i suoi criteri.
Faccio i conti ogni giorno con il verme
che rode le ambizioni positive,
per trasformarle sulla carta
leggi
|
|
|
|
|
Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Antonio Terracciano.
Indirizzo personale di Antonio Terracciano: antonioterracciano.scrivere.info
C’è chi paga biglietto dispendioso
e chi riceve gratis il passaggio
per il villaggio nero e tenebroso,
per poter fare l’ultimo suo viaggio.
C’è chi s’inoltra dentro quel paesaggio
in modo decoroso e dignitoso,
e chi del viaggio già al suo primo
leggi
|
|
|
|
Agli amici solari che quegli anni
aiutato ci hanno a superare,
gli anni cupi dei nostri primi affanni,
io voglio questi versi dedicare.
Donavano il buonsenso e la fiducia
nei più semplici aspetti della vita,
il calore che scalda e una
leggi
|
|
|
|
Indomita e scarlatta colloquiavi
come la notte,
lucente d’acqua persa in un miraggio
dorato.
Venuta,
l’alba traeva immagini
d’acanto
(lo smeraldo riflesso ai dolci piedi).
Ben venga nudità,
purpureo lume:
la sorella rinata,
diafana, lattea,
leggi
|
|
|
|
I sogni di notte sorridono,
ma giungono all’alba a fatica
talvolta, più spesso s’infrangono
al primo pulsar della vita.
Sarà perché forse possiedono
una poco usuale, un’ardita
fattura che menti conducono
di notte a una meta gradita.
Quei sogni
leggi
|
|
|
|
Ingiustamente nato al posto tuo,
sfioro tanti piaceri della vita,
ed in attesa ch’essa sia finita
assumo anche per te il gusto suo.
Ma spesso è un gusto amaro che già tu,
avvelenata in grembo a nostra mamma,
conoscesti al momento di quel
leggi
|
|
|
|
Riconoscenza non ne mostra il gatto,
dicono; chi portò fin sulla soglia
di casa un ben grosso e grigio ratto,
a me che non ne avevo alcuna voglia?
Pensava forse fossi come lui,
gli stessi avessi gusti alimentari,
e che affrontassi i miei momenti
leggi
|
|
|
|
AQUI
AO MEU ESCRITORIO DE MADEIRA
SENTADO
NUM CARCERE RISONHO
IMERGIDO
A UMA AVENTURA ESTRANHA DE PAPEL
AFEIçOADO
ESTOU.
EU SEMPRE TIVE MEDO
DAS MULHERES
DE SER SUFOCADO
POR DUAS ENORMES MAMAS SOBRE A BOCA.
UMA PESSOA FIQUEI
LONGE DOS
leggi
|
|
|
|
Dalla pianura dove il sole batte
e che il vicino mare non lambisce,
a te leviamo, verde Irpinia, gli occhi,
come a santa che grazie ci elargisce.
Quando vogliamo conservare intatte
le parole che un dio ci suggerisce,
se nella piana abbiamo troppi
leggi
|
|
|
|
Le immagini sfilavano: la vista
era appagata; andare alla conquista
di quei quadretti cosa complicata
(rivoluzioni estetiche a chi aveva
vita borghese: ciò presupponeva
la produzione delle fatue imprese;
i proletari solo simpatie
celate e
leggi
|
|
|
|
Il tempo ha creato una barriera
tra passato e presente, una frontiera:
la vecchia amica ormai non sembra vera,
la frontiera si chiude sempre più.
Mi sorprendo io stesso ad ammirare
assai le fresche curve da guardare
di chi a fianco a me sta ad
leggi
|
|
|
|
"A nulla ci vale
restare rinchiusi
nel nostro locale,
con gli occhi socchiusi.
Gli acciacchi ci assalgono,
gli eventi infieriscono,
i giovani ci odiano,
speranze periscono.
Gli amici disertano,
parenti non chiamano,
le faccende gravano,
e il
leggi
|
|
|
|
O lingua, sei padrona di bugie,
paradiso d’inganni non svelati,
strane inventare sai filosofie,
e dischiudere porte ai carcerati!
Nei tuoi discorsi insidie son presenti:
sai suscitare studi non compiuti,
dissimular conflitti coi parenti,
e
leggi
|
|
|
|
Penso al Vesuvio con un’erEzione
per la signora Torre,
Annunziata di nome
(affacciata l’ha vista al suo balcone,
con il mare davanti:
era una tentazione).
La camorra ha pistole per spErare
ch’oggi la Polizia
se le venga a pigliare
(occasion per
leggi
|
|
|
|
Per non mirarmi troppo nello specchio
che immagine mi dava deformata,
ma speculare della sfortunata
mia vita, rinnegai l’amato specchio.
Io ruppi senza indugi quello specchio;
non ho trovato più quell’adeguata
metà della mia cifra disperata
in
leggi
|
|
|
|
|
998 poesie trovate. In questa pagina dal n° 901 al n° 930.
|
|