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Antonio Terracciano
Le 998 poesie di Antonio Terracciano
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Forse è un segreto per fermare il Tempo
non rivedere apposta una persona,
ricordando fattezze sue di un tempo,
baciate da una stella bella e buona.
Subisce quel nemico grande smacco,
sconfitto è dalla forza del pensiero,
vinto risulta da sicuro
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I bei quartieri d’improvviso sorgono
dove cresceva l’erba fino a ieri;
son disegnati con criterio logico,
e non celano in sé grandi misteri.
Hanno le loro vie un aspetto asettico,
ed al progresso elevano i pensieri;
si distendono dritte in modo
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Ci sono le donne che scrosciano,
ben simili a piogge abbondanti,
lì sopra il tuo capo, e non lasciano
né segni, né vani rimpianti
(l’ombrello tu avevi portato).
Poi cadono in giorni sereni
le gocce leggere, impreviste,
che non neutralizzi, non
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"Qui tutto è quieto; siamo diventate
soltanto puro scritto: nel riposo
da penna di poeta trasportate,
viviamo in uno stato inoperoso.
Andavamo vagando dentro il senno
del nostro autore, senza avere pace,
di cogliere cercando qualche
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Tra mille anni come geroglifici
queste nostre parole appariranno,
perdute in mezzo a un mare di molteplici
strumenti di discorso che verranno.
Si chiederanno come mai possibili
furono le fatiche che anche il sonno
toglievano, per render
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Come una casa non esposta al sole
riscaldare non può chi mette piede
in essa, così un cuore
freddo si manifesta a chi vi accede.
(Talvolta del calore artificioso,
male erogato dai termosifoni,
anche il cuore fa uso,
e accende simulacri di
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Eran presenti nei libri di storia
vicende che con una grande boria
conducevano militi a vittoria,
tosto seguita da immortale gloria.
Ma io pensavo che senza l’evento
d’aver preso Trieste nonché Trento,
se altrimenti spirato avesse il
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Respirano quell’aria dalle fasce
certe persone, prima che la luce
possan vedere, e affrontare ambasce
cui vita presto o tardi li conduce.
Inchini fanno seri e riverenti
a quel dio del denaro, al simulacro
della ricchezza; sono assai contenti
di
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Se l’Ermetismo servì per difesa,
per sottrarsi a retorica fascista,
non è per caso che la sua ripresa,
in questa nostra Italia populista,
in qualche modo indica una resa
a odierna società che ci conquista,
che su di noi distende la sua presa,
che
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In questo mondo tutto è transitorio,
ma diamo i connotati dell’eterno
spesso al nostro vagare provvisorio
qui sulla terra, dove nulla è fermo.
La nostra vanagloria non ci porta
a accontentarci di quello che è stato
all’esistenza sol per una
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Il fantasma che viene a visitare
talvolta d’improvviso la mia mente
s’intrattiene quel tempo che gli pare
per arcani motivi conveniente.
Ha un’essenza impalpabile, sfuggente,
e bene per me è sempre dubitare
che più lui si trattenga di un
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Io sogno una città con meno sole,
ma col sole nei cuori della gente,
che possa riscaldare le più sole
e fallite persone d’Occidente.
Una città io sogno, col calore
dall’affetto creato e proveniente
dal sentimento umano, dall’amore
che governi
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Prima che il bus potesse ripartire
per paesi vicini al capoluogo,
toccava ai viaggiatori di sorbire
presenza di una vecchia fuori luogo.
Chiedeva l’elemosina in realtà,
ma lo faceva in modo alquanto strano,
da consumata attrice di città;
il
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Ccà ‘a vita è sempe sulo ‘nu triato;
nun ‘nce vulimmo bene uno cu ll’ato.
Tu tiene voglia ‘e chiagnere?
A ‘n ato tu ‘o faie rirere!
Si care ‘mmiezo ‘a via ‘nu sbenturato,
pecché quacche accidente l’ha pigliato,
certo te ne puo’ fottere,
nun c’è
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Se questa vita è l’arte dell’incontro,
come dice quel verso di Vinicio,
per evitare qualche brutto scontro
a vita riservata sono ligio.
(Non tutti hanno la stoffa dell’artista
di quell’incontro, come il Brasiliano,
e per non affrontare danni in
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Omaggiamo l’anziano che incontriamo
un po’ confuso all’angolo di strada:
se almeno di uno sguardo lo degniamo,
percorreremo un po’ della sua strada!
Ci parlerà con gli occhi del passato,
di quando per lui vergine era il mondo,
dei sogni che hanno
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Invia un messaggio privato a Antonio Terracciano.
Indirizzo personale di Antonio Terracciano: antonioterracciano.scrivere.info
Perché i ragazzi studiano poesie,
se non devono sogni ricordare,
se l’indomani nelle fantasie
dei loro anni possono cullare?
Hanno un intero mondo da gustare
ancora con le ingenue simpatie;
non è arrivato il tempo per le amare
riflessioni su
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Ero bambino quando lo incontrai,
quell’uomo che io non scorderò mai.
Dal Veneto venuto, o dal Friuli,
in quegli anni di guerra tanto bui,
quando un lavoro od una occupazione
si trovava nel nostro meridione
che liberato dagli Americani
guardava
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Tra cani che si sbranano alla prima
occasione di procurarsi l’osso
noi viviamo, in mezzo a chi non stima
chi non discende nel suo stesso fosso.
Il Colosseo non ha in realtà cessato
di funzionare: solo in altra sede
avvengono gli scontri che in
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Anno nuovo non è
vita nuova.
Mezzanotte non è
che un punto di passaggio
tra due minuti
uguali.
Anno nuovo è soltanto
un anno in più
sul vecchio uomo
stanco.
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"En c’è gnent en ‘ste giurnèl."
Il niente era l’assenza
di lutti universali,
d’omicidi plurali,
di corna nobiliari,
terremoti epocali,
perdite di denari,
morti particolari,
di litigi volgari
e d’incidenti gravi.
"En c’è gnent en ‘ste
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Quando il viaggio d’andata s’è concluso,
portando ad una meta non voluta,
nel tempo si procede poi a ritroso,
dove la coincidenza andò perduta.
E’ un viaggio di ritorno ingeneroso,
che ci fa rivedere le stazioni
dove per nostra colpa fu
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Nessuno ormai ha voglia di aspettare,
la meta vuole presto conquistare:
l’alunno attende con eccitazione
la fine d’ogni ora di lezione;
affretta il bimbo quel suo desinare,
per andare a pallone poi a giocare;
intrappolato dentro lunghe
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"Io cerco le parole belle e rare
per mostrare un pensiero mai pensato,
per far linguaggio che rivaleggiare
possa con i misteri del creato.
Dalla mia lingua estraggo perle e gemme,
condenso in pochi versi l’universo,
confido in un potere assai
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Quando tornavo a casa m’imbattevo,
in una strada del nuovo rione,
nella DS spesso parcheggiata
sul marciapiedi lì di quella via.
Io provavo, ricordo, un’emozione
intensa e dolce per quella visione
che il senso innato dell’educazione
senz’altro mi
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L’ectoplasma di simpatia passata
sicuramente si sarà aggirato,
forse s’aggira ancora dove è nato
quel lieve e breve amore contrastato.
E pure il nostro incontro contagiato
fu da un fantasma di un amore nato
chissà quanti anni prima, nel passato
di
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Studente, Lisbona io vidi,
cullata dal fiume del tempo,
ed io che sognavo Parigi
non tanto l’amai sul momento.
Lisbona spettacoli grigi
offriva a chi giovane allora
cercava dei cieli più bigi,
di vita viveva l’aurora.
Lisbona, mai più ti
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Povere le parole maltrattate
dallo scrivente che per troppa fretta
ben raramente sceglie di dar retta
ai libri che le hanno registrate!
Restano sulla carta incidentate,
senza un accento, senza una lineetta,
più d’una invoca aiuto e invano
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Una funicolare che scendeva
ogni mattina giù dalla collina
di Napoli al centro conduceva
la mia adorata e "brava ragazzina".
Nel primo pomeriggio riportava
lo strano mezzo al Vomero, lassù,
chi il mio cuore con sé là trasportava,
e non faceva
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Del ballo le tematiche intuiva:
qualcosa non fluiva,
mentre la vispa diva
s’allontanava con la refurtiva.
Parole non gradiva
la diva che quel ballo proseguiva
con chi le garantiva
per il futuro degna alternativa.
Il disco che scandiva
sempre
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998 poesie trovate. In questa pagina dal n° 841 al n° 870.
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