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Antonio Terracciano
Le 998 poesie di Antonio Terracciano
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E’ lì che ben s’annida la poesia:
dove legge non può legiferare,
in ciò che la salute non sa dare,
negli amori finiti, malandati,
od in quelli soltanto immaginati;
nell’animale ucciso, poverino,
nel pianto sconsolato di un bambino,
nell’esistenza
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Partenope chiamò quella fanciulla
Madre Natura, che la partorì:
fino da quando stava nella culla
varie bellezze il mondo in lei scoprì.
Poi crebbe, e molti amanti calorosi
presso di lei andarono a abitare,
e per i tanti amplessi vigorosi
la
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Cinquecento le volte che t’ho vista:
mi mettevo per te sopra una pista
che non portava mai alla tua conquista.
Cinquecento le volte, e sembra ieri
quando con sentimenti troppo seri
in te versavo tutti i desideri.
Sono state le volte
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Ammesso e non concesso che ci sia
qualche invidioso di chi la poesia
riesce a fare in modo assai sublime,
di chi alla musa più si sente affine,
non conviene poi tanto biasimarlo:
non sa dell’esistenza di quel tarlo,
il tarlo che lavora nella
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La principessa aveva due sorelle
ch’erano nate, guarda un po‘, gemelle;
bene non si capirono i motivi
per cui non volle più quei corpi vivi.
Accadde che le dosi di veleno
uccisero le due in poco meno
di quattro ore, e un’ultima sorella
morì di
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Di fronte ad una donna è dilettante,
è principiante l’uomo che s’illude
di schiudere le porte al
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Non amano i poeti le poetesse,
ma cercano qualcuna che sia sale
per tutto il loro mondo, più reale
delle frasi che in versi sono messe.
Non amano i poeti, le poetesse:
ricercano qualcuno che donare
possa più di ciò che può regalare
qualche parola
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Con un aspetto di precoce vecchio,
protetto dall'ovatta nell'orecchio,
nel banco della scuola elementare
rincantucciato, pronto ad evitare
il vento di parole che il maestro
ci rivolgeva, o un compagno destro,
amico, ti ricordo come avvolto
da
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Non è dei santi la bilocazione
sempre e soltanto; c’è qualche occasione
in cui pure noi stessi la proviamo:
è quando corpo e mente separiamo.
Qualcosa con il corpo noi facciamo,
ma con la mente non l’accompagniamo;
essa è impegnata in altra
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La guardi dalla testa,
questa vita:
ti sembra lunga da arrivare al cielo;
la vedi dalla
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In tanti sono bravi a rintracciare
la poesia nei paesaggi risplendenti,
dal sole assai baciati, nei ridenti
luoghi situati ai margini del mare
(sono talvolta troppo appariscenti
quei posti: quella loro peculiare
aria li rende adatti alla
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Apre la mente il bisturi tagliente
d’ogni grande scrittore o narratore;
rende evidente che non
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Anche Leonardo, che sapeva tutto,
in imbarazzo si trovò a Milano,
nell’afferrare quel linguaggio strano
di Lombardia, nel coglierne il costrutto.
Ci sono genitori che ritengono
i propri figli superiori pure
a quel genio di Vinci, se
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E’ stimato varcando quei confini
che marcano la propria residenza,
soltanto per i versi, pure senza
conoscere il suo aspetto e i suoi destini.
E’ poco più di niente per vicini
di casa, per i propri familiari,
per quelli che lavori
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Quell’emozione che il primo lettore
della mia prima pubblica poesia
seppe un dì darmi appare ormai lontana,
nel ricordo di mille giorni fa.
A mano a mano il tempo mi ha portato
alla ribalta qui, su questo sito,
e tutto il progressivo
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Quella pianta che tieni sul balcone
soffre e poi muore se tu la trascuri,
se per lei non adoperi le buone
quantità d’acqua, se tu non la curi;
però, se un poco troppo assiduamente
a lei tu ti rivolgi, se annaffiata
con il vitale liquido è
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Antonio Terracciano.
Indirizzo personale di Antonio Terracciano: antonioterracciano.scrivere.info
Dentro le menti circolano idee,
come fanno quei treni alle stazioni;
guidate sono da sapienti dee,
da Venere, Minerva e loro cloni.
Arrivano da posti disparati
e vanno verso mete sconosciute,
e non si sa chi ce li ha mai mandati,
quei concetti
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A assaggiare i prodotti della terra
quella giornata estiva assai invogliava,
con tanta fame che, dopo la guerra,
nelle bocche del popolo albergava.
Per ingraziarsi il suocero futuro,
aveva una mia zia con sé portato
una scorta di fichi, di
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Anonimo lettore che mi leggi,
io non posso saper come ti chiami,
neppure cosa fai con le tue mani,
s’usi la penna o se un attrezzo reggi.
Quale che sia sociale condizione,
posso soltanto, e tanto, ringraziarti,
perché senz’altro tu ami le
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Sarebbe assai piaciuto a me abitare
il cuore dello spazio e di quel tempo
che faceva la gente entusiasmare,
la Parigi del Millenovecento.
Lì si poteva allora conciliare
il rinnovato spirito del tempo
con quello ch’era ancora naturale,
due
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Le maschere che usiamo mille volte
pubblicamente, per le relazioni,
lasciano tracce forti, quando tolte,
su tanti gesti, sopra molte azioni;
anche quando torniamo sotto il nostro
tetto, stentiamo alquanto nell'impresa
di liberarci di quello che
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Sei nato simulando, tango, audace
lotta tra due compari ben virili,
la lotta schietta che parecchio piace
ai contendenti con menti maschili.
Ti sei mutato presto, tango, in vera
competizione fra i due sessi opposti,
in cui la comprensione è una
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D’amata in compagnia, mille arabeschi
nascono nelle stanze della mente,
che verso luoghi dolci, puri e freschi
sembra volare assai velocemente.
Tutta la gente intorno poi s’appanna,
indifferente appare la presenza
di chi vicino a te corre e
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Chi persegue pensier che poi s’afferma
può patire degli anni in prigionia,
ma dopo gode della chiara e ferma
fama, quando la vecchia idea va via.
Chi ugualmente non cambia la sua idea,
se questa è però quella del perdente,
travolto viene poi da
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Quello zero che tiene compagnia
a numeri che valgono qualcosa
sovente li indirizza sulla via
di qualche quantità ben più grandiosa.
Così quelle presenze numerose
delle persone di nessun valore
rendono eccezionali e fascinose
le qualità di qualche
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Il Nulla si presenta qualche volta
in forma di giardino assai fiorente,
i sensi confondendo e dando molta
letizia immotivata a cuore e mente.
(Però tutto nel mondo forse è Nulla,
che si traveste più seriosamente,
per dare
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"Au- delà de cette limite
les billets ne sont plus valables":
perfetta sei metafora di vita,
duplice novenario del "métro"
parigino che avverti i passeggeri
di ciò che loro incoglie oltre la soglia.
(Le nostre competenze e i nostri
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Un dispettoso dio talvolta nascere
fa anime gemelle assai lontane
tra di loro, facendole conoscere
soltanto per ben poche settimane.
Lo stesso dio pentito poi fa scrivere,
dopo mille più mille settimane,
alcuni versi per fare rivivere
intese e
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Quando fin da ragazzo ti colpisce,
più che un attore, un divo, un calciatore,
pagina di qualcuno che capisce
come va il mondo e che cos’è l’amore;
quando provi maggior soddisfazione
per un bel libro nuovo, per la stampa,
che per mondana sterile
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Senz’arte la vita sarebbe
un arido, grigio deserto,
nessuno in coscienza potrebbe
di essere uomo esser certo.
Cos’è che ci rende diversi
da quello che attorno a noi sta,
se non dei bei quadri, dei versi,
la musica ch’estasi dà?
E’ fino dai
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998 poesie trovate. In questa pagina dal n° 601 al n° 630.
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