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Micheleandre
Le 27 poesie di Micheleandre
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Trovata,
per terra,
per caso,
al cimitero dei grandi truffati.
Vagando tra tombe
coperte di mille ricordi
una
più forte
mi salta nell'occhio.
Mi squarcia la vista
il bello di te,
bellissima
dolce ragazza
interrotta.
Poco o
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Son giorni d'abbandono
il mio cupo animo
cerca invano
nella notte,
nel tuo cuore
gli appigli a cui donare il sonno
o forse il sogno di lasciarti accarezzare
dal frastuono,
dell'ebbrezza
della vita mia.
Non grazie a te si illumina
la mia
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Nel cielo,
quelli come me,
vedono incendiarsi
l'anima.
Le vostre vicende
mi hanno attraversato
e ho sofferto.
Mi son scuoiato
per non aver
codici a barre,
stampi a fuoco.
L'appagamento
è quotidiano,
in un sogno
senza
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Quando ero un bambino
e gli odori erano buoni
e non conoscevi nulla
del fango della vita,
la vita stessa
era una meraviglia
e una meraviglia che ora
torna alle narici a disperare.
Ogni giorno
pareva per novità
come il sentire al
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Ogni volta che torno
tra le tue gambe
a visitarti,
o forse tu,
torni tra le mie,
a capirci riusciamo sempre
in un istante.
Non c'è una particella
di muro,
o foglia d'erba
o respiro d'albero
o fetore,
che si disgiunga
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Spacca le maglie
la notte
quando arriva
è il suicidio
come un amico
che ogni notte
muore
nelle mie braccia.
A volte si, è vero
si apre un vino
a festeggiare
una finzione.
Ma la cancrena
di una vita
passata a illuminare
un
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Ho messo il gancio,
l'occhio in te
pratico l'innesto,
in chi vuole
già da tempo,
nel mondo tutti dormono
e non si svegliano mai.
Non ti rivoltare
scendo a dilaniare,
altro io non so,
dell'avvenire.
M'infuturo
e
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Si frantumano gli alveoli
Si innalzano le vertigini
I proiettili si sparano da soli
Scorporano gli organi da un peso.
Lontano
Nei respiri si soffia una vita
Non c'è parola
L'estasi rinasce
Il suono di campane
Trasalgo
E mi fotto
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Non c'è motivo da nessuna parte.
Scrivo dentro di te un fiore.
Solo negli orecchi avrai qualche sussurro
del buon vino.
Scorrono nella schiena
le parole
che non si dicono.
Lascia perder l'alfabeto.
Le parole
non si dicono
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Strappato fogli e parole
ho capito il riverbero del sole
l'ho inciso nelle vene
capito l'azione,
un profumo.
Il sottobosco della vita.
Non leggere
non indagare
non guarire.
Guarda nei tuoi occhi e rompi
l'orizzonte di speranze.
Senza di
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Ho preso per mano
il cielo
e ti ho coperta
con le stelle.
In queste notti
dove solo l'insensato
vedo.
Ho smarrito l'anima
nel putiferio
dei pensieri.
Rimani tu
a far da guida
colla tua coperta
di stelle.
Lascia che pianga su di
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Micheleandre.
Un frammento del futuro nel passato,
uno scorcio d'essenza,
una combinazione lampante.
Scoperta la mia anima l'ho soppressa in anticipo,
ho abortito con dolore ogni speranza.
Non avevo più domani ne orizzonti da nutrire.
Rinasco oggi
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Ieri notte sui monti
nella mia mente
ho aperto il cielo a frustate
un lago di confusione ordinata
cadeva sulla terra come melma
ho navigato là
all'orizzonte dei miei sogni.
Incalzavano grandi paure ai miei fianchi
salito al collo
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| Ho amato i tuoi occhi
e le tue parole piccole.
La loggia alberata dei Medici
scrigno di te.
Eran festoni d'edera a vestirti
e sussuravi baci morbidi.
I tuoi capelli una grotta
per svanire.
Foglie a farti il filo in coro.
Le meridiane
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| Cadono i miti
come gravide stelle dal cielo.
Spariscon negli oceani
nessuno più li vuole.
Faccio un fascio di ciò che rimane
il grattabile
lo porto tra la gente sbigottita.
Sbrilluccica l'oro della normalità
tra le mie
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| Una notte senza senso ho strabordato di emozione.
Sbrodolavo dal cervello come un bimbo rotondo
e dalle bave creavo.
Durata poco l'emozione ma ho sfruttato il malleabile.
Ho costruito il mio futuro tra le pietre
e come un dardo nella notte
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| Son spiaggiato nel mare dei sapori
l'aculeo splende
sciacquo l'eco delle voglie tue
resta la traccia
in un barile di sogni
nella muffa
tra le vertigini della mia lingua.
Deserto tra le coperte.
Serpenti senza scopo.
Calore freddo.
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| Non ho capito il nesso.
Quel buco che ti mangia
dal di dentro.
Non è storia
nè collegamento.
Farnetico miserie
e stona quel trombone
nel quieto pomeriggio.
L'aria grave sputa vetri e fiale.
Porto negli occhi tra la gente
il mio
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| Uno spruzzo di sole svergina una nuvola innocente.
La città era vicina ma il suo tanfo non stuprava le meningi.
Rimbalzo tra un pensiero e l'altro
un ping pong ebbro di desideri.
Un prato vicino al fiume coccolava il mio spirito.
Un futuro
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| Un giorno volevo far come alle macchine
la convergenza
alla vita.
Ho rischiato di capire quel che non volevo
e la convergenza
l'ho fatta
al cervello.
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27 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 20.
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