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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Luigi Filippetta
Le 11 poesie di Luigi Filippetta
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Ce sfringuelli a sapé’ come ce scrivo
Con questo mio linguaggio un po’ balzano,
Che non pare nemmanco
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Fior de cerasa,
Se so' magnati il conto de la spesa
E bonanotte mo se chiude casa!
Fior de mentuccia,
Ce se magnano
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La mia fu tremendissima illusione
Allor, dopo la guerra, fra' Tommaso,
Quando dare si volle la ragione
Al popolo beota in
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Cammino per le strade
Del mio paese
Alla luce della luna
E mi torna memoria
Dei compagni
Pronti a rincorse
Di
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Il popolo è una perfida invenzione
Perché è soltanto folla, moltitudine
A cui piace di stare
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Se avessi una barca
Navigherei nel mare
E una lontana isola
D'oro andrei a cercare
E poi ci porterei
I poveri che
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La poesia ha perso il suo fogliame
D'alloro messa fuor dal giornalismo,
Dal video, dai prodotti di costume
E dal
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Luigi Filippetta.
Folla è quella che al gioco del pallone
Scuote lo stadio d'urla ad un rigore,
E' quella che ascoltando una
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Dove la selva di cemento
Non mummifica spazi,
Sulle ali lievi del vento
Fiorisce il tempo ancora una stagione:
Fora il
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La scienza, già stimata
Diabolica per dogmi,
Ora santa è proclamata,
Giacché contro la
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Nella valle la nebbia si dilata,
Dilaga in volute lente
Come le onde
Di un mare silente.
Poi sale pigramente,
Invade
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