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Alfredo Mercutello
Le 965 poesie di Alfredo Mercutello
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| non è che solo l'inizio...
un inizio fatto di profumi avvolgenti
nei sentori riflessi dei miei passi affrettati
ho chiesto un dono alla vita
essere ricordato col sorriso da qualcuno
non voglio altro...
non voglio quei continui
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| Chiamai un suono stridente per nome...
lo accarezzai con mani spaccate dal gelo
il freddo forse è meno caldo
io eterno contenuto imbevuto nell'ovatta
il cognome non serve
è superfluo sperare in un ritorno
oramai il senno ha diviso il
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| fare che sto io con te a...
madre con tua muovo i passi primi
telefonata servita cosa a che
sperimentali versi scivolano inciampando
sul senso
senso settimo aspetto
da te uscito mostro un è cosa
coriandoli dalla tua testa
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| forse le parole finiranno
forse...
ho bisogno di fiato
bisogni nelle parole
due volte impellente
è la mia necessità
il cuore che sussulta
affanno nel respiro
le corde che si fermano
addio parole
scendono beate le lacrime
si dia
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| Padre
tu padre di moto uniforme cammini
muovi i tuoi grandi passi sicuri
ed io fiero di te
ho sempre guardato oltre
forse il mio diletto più vero
essere da te rapito
affascinato oltremodo
tu padre sei un uomo
io l'ho ben capito
tu
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mi bastano quattro secondi per vivere
uno per morire
cosa ne faccio di tutti gli altri
cosa abbraccio se non ci son corpi
tre secondi per impazzire
nel dipingere colando un pensiero
due sono troppi per resistere
non ho che l'infinito per provare
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io credo che poi l'amore debba far solo che bene
penso ad un inizio certo e magico
la fine poi la scriverà ognuno di noi
che tutto debba scorrere lento e soave
nessuna domanda a frapporsi
come pungoli di frecce affilate
son sicuro che
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è risaputo che covar rancore allunga il tormento
chi ha poi inventato la parola asettica "fine"?
quasi manca aria inondati da pensieri asfittici
il tutto rientra nella normalità decretava qualche ben pensante!
io vedo
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| avevo tanta paura di dover cadere da sola
una fogliolina forse più rinsecchita di me
con generosità estrema mi ha concesso
un privilegio...
di scendere piano roteando insieme
è stato un sollievo
toccare terra delicatamente
mi
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| Avessero detto di poter comunicare via etere
come se fosse un disinfettante cortisonico
oltre manica, oltre i colossi, oltre... e di più ancora
dove c'è quell'uomo caduto nel fango come Calimero
mentre si dovrebbe dormire c'è
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| se ne sentiva la mancanza
non si faceva altro che parlarne
tiriamo una linea retta si diceva
monetina in aria, tocca terra, il decreto
tutti a rifarsi dei risvolti
lamenti e dissensi paranoici
cosa ingurgiteremo?
"ogm"
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| volevo solo scoprire...
aprendo il mio cuore
delicatamente
come fa un bimbo
nell'atto di bagnarsi le manine
che arriccia le labbra
e spalanca gli "occhioni" ricchi di gioia
volevo solo scoprire...
chi poi alla fine muove ogni
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| eppur da sole natio rifulgi di luce, virgola...
ha oscurato frapponendosi l'eclissi
le candele incendiano la ragione
si dia inizio alla festa...
fiumi di champagne e lucciole ad introdurre l'alacre punto.
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| un cuore d'oro
nascosto laggiù da qualche parte
custode del bene e del male
protettore delle stagioni
le stagioni del cuore
la semina
la crescita
la raccolta
la quiete
il tutto ed il niente
il caldo ed il freddo
oltremodo
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| Volevo tanto dirti
parole... parole nel vento
vanno via come le foglie
rimane solo lasciarsi andare
e cadere piano...
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mi hanno detto che sei partita
e che per un po' non ritorni più
chissà forse ho pensato...
avrà trovato di meglio da fare
si sarà stancata di questo sole
ritenendo opportuno provare
anche lei alla ricerca...
di un
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Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
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Invia un messaggio privato a Alfredo Mercutello.
| oltre...
oltre un incontro
cosa c'è?
odo le campane suonare
il treno che si ferma
presto destati al mattino!
presto destati...
non riesco a fermarlo
se ne va... oltre
oltre, a cercare ancora chissà
sospesi
siamo ancora
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| soddisfatto perché i versi scorrono
la portata assume rilevanza
ogni giorno nuove le acque affluiscono nell'alveo
sgorga fluido da pura sorgente
fontana effervescente naturale
che poi segue costretta il percorso obbligato
il mare braccia
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| ci sono giorni in cui...
lo scriverei con la q di calzolaio, dipinto su un quadro del mio salotto
...dove metterei le h quando non servono
per poi toglierle, dove qualcuno (a) ben pensato di affiggerle
sono quei giorni, dove giorno vuol dire notte e
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| Ricco di traverso senza spine
un momento solo ad aspettare
fra giganti reduci minimalisti
colgo il tempo dell'ossessione
traversie concettuali irrisolte
frammenti integri multi direzionali
re petalo costruito sugli steli
con baldanza indossi
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Fino a che non giunga la notte
il giorno dura
anch'essa poi fa posto alla luce
le ore si accoppiano
fino ad incontrare la sera
vestita di verde smeraldo
fascinose movenze
una cena a lume di stelle
il fumo che sale
atmosfera misteriosa
tutto
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dolce bimba tra i fiori di carta...
il più bello deve ancora sbocciare
il velluto che vesti leggera
come pelle al tatto io accarezzo
nei vestiti trovi sempre la ragione
ogni cosa che indossi l'innocenza ricalca
il trucco maestro...
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| ardi fuoco
folgore licenziosa
opera omnia onomatopeica
perso nel detrarre
diagenesi sedentarie
fideismo ostentato
appartato racchiuso
contrito corpo denudato
ardi fuoco
scevro da fiamme
evanescenza at libitium...
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| radi i sentieri
a rivoltar certezze
su atroci conferme
trema il pensiero
istanti catturati
da gelide mani
trovano assurde
le blateranti voci
veglie notturne
tra vesperi sospesi
isolati e tristi
accecati dalla ragione
sentire
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| credo che il suo nome
sia oramai un lontano ricordo
mi pare...
aver sentito il profumo
l'avrei riconosciuto anche...
con la testa immersa nell'acqua
persino disperso tra una radura sconfinata
ed un bosco ricolmo di odori fuorvianti
a cosa
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| si sacrifichi caro vecchio rompiballe
lamenti su lamenti... il frignare
lui frigna...
gna
gna
e poi gna
in silenzio... guarda
guarda bene
guarda nelle tasche
si va bene la cella fredda, tetra, grigia... i topi
i topi che ti
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| a cosa o a chi
poter ricondurre
la spiegazione
per tutti i motivi
che ti hanno indotto
seppur in uno stato "morfinico"
ad avere l'estrema volontà
di dover creare l'opera perfetta
tra ammassi confusi di
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| nonostante tutto
nonostante nei giorni
ove il cielo plumbeo
ti vestiva di tristezza
sarai sempre ai miei occhi
un dolce ricordo
un momento dove fermarsi
a guardare il vuoto
con quell'aria celestiale
da farmi trasportare oltre
oltre...
oltre i
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| Difficile che si ripresentino le stesse condizioni
disarmante dissociazione ipocondrica congiunta
analisi ambigua riconducente ad atavici retaggi
morbosa costatazione di realtà improbabili
oggettivi richiami ad una gioventù
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| Eppur di bellezza avida natura ella provò
corpo esile
statura accennata
ad osservarla domanda più legittima:
la donna dov'è?
eppur tutte le brutture natura le alienò
le rughe solchi di terra fresca e
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965 poesie trovate. In questa pagina dal n° 661 al n° 690.
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