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Azar Rudif
Le 261 poesie di Azar Rudif
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Nel buio insonne
il suo sospiro dormiente
vento marino
a risuonar nella mente
divien volo d'insonne sognare
da inesistente luogo
d'anestetico effetto
ove nulla resta alla memoria
se non un nullo mondo
senza valli e monti,
senza cieli e
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| Sogno d'un amore antico
ai mortali ignoto
e degli dei invidia
ché Olimpo non potè
tal passione frenare.
Di tal grandezza fù
che nessun cantastorie
potè mai rinchiuder
in canzoni e ballate
Tele e colori
ebber mai
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| In tal silenzio potei
veder la morte fuggir
dalla Vita inseguita
in furente ricerca.
Odo da un lato la mia genesi
e dall'altro le urla del mondo
mentre rimiro luci allontanarsi
risucchiate da nero baratro.
E resta gnomone a rotolar
su
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| Se alla vista
m'appar manto gelido
di ghiacci e nevi
alla fantasia
divien stuolo pallido
di fantasmi e spirti.
A ricoprir s'adagiano
ed in color candido
s'acquetano
a imbiancar del mondo
quest'angolo c'accoglie
un odio antico
che
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| Indomito e terribil spirito
che guardingo ti coabito
e furioso ti agiti
come mari urlanti,
sei deserto d'innominabile sentire.
Della ragione e della logica
t'avevo dato catene
per ragionar di te con te la notte
Ma non era tuo uso
ragionar
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| Insondabile mal d'essere
come inesorabil morte
a navigar sul tempo
e passeggio tra ruderi
ove in antichi m'occulto.
Son muti silenzi
ch'affollan lastricati viali
tra monumenti petrosi
ove si corron simboli
e urla chiuse nella dura
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| Resto fantasma nella folla,
come pirata tra le onde
come vento tra i monti,
libero io volo nei cieli
Non cercate ove mai sarò
che mai sarò tra voi
con voi
per voi.
Intanto,
sabbia scorre
lenta
monotona
inesorabile
nella
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| Eccolo, il Mare della VERITA'.
Scure e tempestose sono le sue acque.
Tetri e inesplorati i suoi profondi abissi.
Impenetrabili e torbide le sue nebbie.
Orribili e arcani mostri ne abitano i più segreti anfratti.
Vascelli e barche mai vi
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| Astri di un universo errante
Potete voi sapere perché
1 via reca a Dio,
2 vie confondono gli uomini?
Stolti voli della cupida
Umana ragione difendete
La vostra storia infame
La vostra razza al termine
Arrivano i giorni
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| Scende la notte alla fine
di ogni giorno
ove l'insonnia corre
dietro lieve follia
di sogni e visioni.
Sol così potea rimirar
del notturno cielo le luci
che morenti sonni
avean per anni oscurato.
E si immerge lo sguardo
nell'oscura
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| A che serve viaggiare tra questi esseri.
Bipedi dalle teste vuote.
Ideologie orgogliose e religioni prepotenti.
Superuomini impotenti e semidei della fantasia.
Guardali spirito,
non ti servono,
non gli servi
e non servirli.
E non seguitemi
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| Vi son a volte
notti appena un po' fredde
avvolte da infinite stelle
mai conosciute e calcolate
che vastità smisurate affollano,
silenti si stanno, mentre
in fantasie si stà.
In tali notturni gelidi cieli,
su fondi bui e
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| Non è un gioco
se fra le dita
abile prestigiatore
idee rigiro,
come cantastorie
al volgo narro
e fantasioso saltimbanco
invento e creo.
Vi piace di favellar
e di continuo parlar
senza idee e chiusi
in folle logica.
Mi piaccio
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Invia un messaggio privato a Azar Rudif.
| Sentieri sabbiosi e ascosti
in dune di sabbiosi mari
tra monti e fiumi e pianori.
Dalle oasi notturne si partono,
ammantellati e neri cavalcano.
Sideree geometrie seguono
in orme che luna argenta
su sfondi d'infinito silente
ove sol risalta il
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| Scendi Sole
le tue spente fiamme
nell'oscurità dell'universo.
Il canto di un cigno ti accoglie.
Canta cigno
i tuoi ultimi versi
in questo morente tramonto.
Una silente valle ti accoglie.
Guarda valle
un'ultima volta
i tuoi alti
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Anche tu insonne,
notturna gazza
t'ammanti di luna
e di tenebra notte
due stelle son gl'occhi.
Se il ver dicon che ladra sei
prendi, allor, questi pensieri
che d'oscurità m'invidia la notte
e vola lontano con l'ali tue,
lascia sol
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| Soffiava la notte oscura.
Dal mare alla terra
inondava per vie strette e buie
fin dentro le mura ad avvisar
del pericoloso mare.
Fuori corsero le donne
fin sul molo stavano
l'orizzonte a guardar.
Sol una corse
sull'alta scogliera
a
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| Scorre sabbia in clessidra
bianca fine leggera
scende da alta ampolla
verso imbuto al basso
ove atterra leggera
sulla passata sabbia
che è or ricordo
dell'alto scorrere
Scorre l'esistenza
incolore e indefinita
scende da alte
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| Fredda ghiacciata notte
limpida e di misteri generosa.
Luna, sei ora
nella parte nascosta
a questo cielo opposta
e mentre là ti culli,
in questo tenebro cielo
si rincorron le stelle.
E vedo i solchi che
ne lo spazio scavano
mille e
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| Che di tiranni ora morti
ancora in libri ne vedo
e ancora in giro ne sento .
I primi cancelliamo.
I secondi sterminiamo.
Per terzi noi arriviamo.
Intanto ci aggiriamo per città
con cinture di catene
giacconi nascondono clave
e in tasca
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| Viaggiare su un'idea lontana,
portato da veloci pensieri.
Senza tempo,
insensibile allo spazio.
Fin là come fulmini.
Senza insignificanti inutili regole umane.
Al di sopra di loro,
minaccioso come da cascata
al fondo del fiume.
E
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| Il velo che incerta il mondo
si gravita in culle tra monti
e dopo notte d'amati sospiri
in avvolgenti passioni
di caldi sigilli
m'immergo in tal aere
d'umida frescura ove
esseri saldi alla terra
eterno in immagni.
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| Che di tramonti
ne han visti i poeti
d'ogni forma e colore.
Li han ricoperti di rossi accesi
e di gialli accecanti
in bagliori di sole
e mostri nuvolosi
lungo linee d'orizzonti
di romantici sospiri
su mari di cristallo.
Falsi
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| Viene quella notte che
dopo il correr di tanti soli
tutto ferma e tutto tace.
E solo allora noti quei due occhi
che per una vita ti hanno guardato
senza che tu te ne accorgessi.
E solo allora senti cosa dicono
senza usar altre
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| S'avanza il tempo
e immagini affiorano
d'antico oblio
ov'eran popoli diversi
dall'usanze perdute.
Come lampo nella notte
s'accendono immagini
e un attimo si spengono
lasciando solo il senso
di un perduto tempo
tra colori intravisti
e
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261 poesie trovate. In questa pagina dal n° 181 al n° 210.
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