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Poesie pubblicate: 361’348Autori attivi: 7’477
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Azar Rudif
Le 261 poesie di Azar Rudif
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Forse, alla fine dei giorni
si scorge ciò che è passato
e di tutto appar misura e peso
Ch'è valso tanto correr
su per colli e lungo pianori
per rubar galline ai villaggi
e uova dai nidi d'aquila.
Cercar spasmi d'idee
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Qui foste all'esistenza
chiamate a dar vita
e di leggiadre movenze
aveste divin dote
che di par ricchezza
niuno porta
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Fuoco,
come vento in musica
da mille e mille
canne d’organo piombò
sull’anime di pie
dannate a lamenti
al suolo oscuro
della perduta cattedrale
del Dio lontano.
E lo stridor di denti
dall’antico profeta
tornai a sentir,
e sopra il
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Seppur di catalana terra
ebbe di gran conto lo sicilian detto:
Lascia ire, e pensa che Dio ti vede.
Tal principio alberga i grandi
che magnifica storia di sé faranno
ché loro innanzi non veggon uomini,
terre e conquiste non vanno
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V’è un confine
ove ogni sogno
si tramuta in incubo.
Scegliete il sogno,
e non v’avvedete
d’esser del confino
a ridosso.
V’è una terra
ove tempo s’annulla
ch’al ciel
spazio contende.
V’è di sicuro,
un altro
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Gialle foglie ridisegnan viali
allontanarsi sotto veloci nubi
oltre l'orizzonte ove sempre
alba e tramonto si rincorrono,
realtà e fantasia si perdono
trasportate da freddi venti.
Riprendo a tracciar versi
che di sciolta rima
han l'acre
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Come vascelli senza vele
s'avventurano negli alti azzurri
spinte da venti senza sosta
Bianche e grigie, maestose
lontano vengono
e oltre s'allontanano
da altre inseguite a distesa
d'innumerevoli chiglie
che dal basso rimiro
ed al fondo di
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Non per tutti è privilegio
d'aver bronzeo chiavistello
che il confino apre a varcar
di colorito marmo la soglia
oltre la quale solitudo impéra
nel silenzio d'un mondo vinto
dalla musica dell'anima.
Solo in un tal luogo vive
di
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Volta le tue carte,
maga
e del destin contami
ciò che ancor deve venire.
Anche se non son a credere
le storie tue tortuose
ché del passato son certo
ed il presente m'assedia
di nebbioso futuro
che s'alza a seguito
mentre sol
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C'è una strada lunga e stretta
che vedo se non quando
gli occhi ho chiuso.
M'appare avanti
lunga e senza fine
e m'incammino per l'unica strada
che vedo mentre l'altre son scomparse.
È cosparsa di fogli.
Fogli dalle scritte
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Scintille di storia
riaprono vie obliate
di spenti neuroni.
Nelle valli della memoria
s'accendon vie senza
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Mi ritrovai a tornar per esti lidi
ove a popolar s'affollano
visionari folli e ivi s'affaticano
a verseggiar coi viandanti ignari
di lor poetica saggezza
e magna fue la sorpresa!
Nel sonno dei saggi
veggo sogni da poeta
e non è mia la
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Odo greggi belanti
su distese vaganti
persa la guida del bastone
sognano un altro cielo
ch'or gabbiani
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| Tanto vi conquisteremo,
non potete fermarci
destinati che siamo
ad esser puro diamante
Uno sguardo solo siamo,
i nostri pensieri
son tutti nostri
e nessun li avrà
ché piccoli siete
e non v'è altra via.
Ascoltate la
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Azar Rudif.
| Come una lama
mi par questa terra
ove cammino in bilico
tra un eterno tramontar d'infinito
ed un perpetuo albeggiar del nulla.
L'ora è d'issar l'ancore.
Come veliero mi rivivo
a solcare quel mare antico
odio chiamato
spinto da vele
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| Lungo l'antica via
dai Romani detta Appia
s'incontraron due conquistatori
l'un baldo di novelle vittorie
l'altro avido di nuove terre prese.
L'un era generale di estere guerre
che di italiano poco gli rimaneva
l'altro un reuccio di
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S'è destato d'improvvisa notte
ed era ancor tra sonno e fantasia
sperduto spirito per aria indemoniata
che seguitar d'orde d'anime antiche
s'è dimentico e fuggito ch'è ora
sen va per sentieri e terre ignote
ove lo sguardo
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Oceano non v'è più
che segno porti della Tua grandezza.
Vento non urla più
che della Tua voce renda suono.
Monte non s'erge più
che della Tua altezza indichi il loco.
Luce non vedo
che della
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Come fiumi nell'oceano
che ignoti divengon ai mari
così ognun si vive nella vita
ignaro di sé e dell'altrui essere.
Ma un'anima incrocia un corpo
che d'innaturale unione
uomo genera e mente.
Piccola mente
d'iperbolici
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Trascinati da una galassia
d'innumerevoli soli
a sfidar l'ignoto
crediam d'esser soli
viaggiando in abissi cosmici
d'infinito e di nulla.
Siam ignoti e piccoli
e ci crediam signori,
nella storia dei secoli
siam vili e
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Simboli dimenticati
di obliata umanità.
Antiche storie in libri
sepolti dalla polvere del Tempo
nell'anonimo buio dell'ignoranza.
Occorre seguir di nuovo
l'orme invisibili d'antiche carovane.
Oltre le fredde nebbie del
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Non v'è tempo per riparar tempo
ma per ridar tempo c'è.
Sol da ciò rinasce
nell'antico pendolo
il misterioso oscillante moto
ed il celestial triplo rintocco.
Ed ora diffonde nelle sale,
ogni mezz'ora del nostro
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Ci son sere insonni
che portan lontani ricordi
quando camminavi nei fiumi
e parlavi allo spirito
e il mondo era la tua fantasia.
Sono quelle sere
che portano notti di sogni,
sogni veri, reali.
Allor c'è una regina
che non di
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Ascolto la sinfonia dell'universo
dal moto immobile con silenzio
e solo rumori divengon le gesta
dell'umane genti che s'affollano
e ancor s'avversano
tra libertà socratiche
contra essenze platoniche.
Camminano contro urticanti
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Tra le nubi di Febo
o dai pulpiti dei saccenti,
giù tra gli ultimi viventi
o su tra pochi falsi eletti,
non vedo nuova storia
che tutto è rimasto all'antico,
a quel mondo ove un bipede
stanco del giorno e del
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Ed è come un risorgere
la vista di bianche nebbie
a ricoprir valli come mari
ad arrampicar colline
E mentre la pioggia
torna a risvegliar sensi
a gelidi venti risorgon pensieri
e di lontan giungono rumori
confusi e noti
È un
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261 poesie trovate. In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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