| Il lieve tepore della aulica alba,
riscalda i nostri cuori,
illumina gli intelletti,
onore e ragione
niente più.
Il nuovo giorno e sorto,
sotto le rovine della civiltà dell'inettitudine,
apatica nel suo essere,
nascono i
leggi
|
|
|
|
| Tempo del raziocinio,
tempo secolare di perversa egemonia
del Demone ignaro del mare oscuro,
Ere delle ere tu perduri,
oscuri la sapienza.
Dalle tenebre si leva,
soave l'essere atemporale,
epoche intense,
emozioni, si virtuoso
leggi
|
|
|
|
Oltrepasso l'orizzonte,
colmo di ardore,
infinita rivincita di vita,
superato il limite superante,
anime pure si son levate.
Principio di vita, principio di morte,
le anime sono risorte,
nel divenire del destino fatuo,
ora sono certo,
Imperativo
leggi
|
|
|
|
Sapere,
conoscenza,
indefinito momento dell'essenza
del non essere.
Virtuoso siffatto
elemento divino,
illuminasti la via.
leggi
|
|
|
|
| Sorgente e fonte
immortale del ciclo vitale,
memoria infinita di emozioni
e spontanea donasti a noi mortali
il tuo frutto,
fulcro dell'uno universale,
generi la moltitudine dell'essere
generosa,
ci difendi dal soffrire
nonostante il nostro
leggi
|
|
|
|
| Un percorso oscuro,
viaggio di insicure prospettive,
ceco che non ero.
Vicino a me giacevi,
ragione della sapienza
guida universale.
Già i miei antichi maestri
illuminavi col tuo ardere,
culmine dell'esperire
universale,
Ode al tuo
leggi
|
|
|
|
| Dolce divenire,
come lo dice
alcuno,
passar una volta sola
potrai,
nel fulcro della vita.
Movimento,
fluire,
quindi nascere e perire,
vieni dalle sante sorgenti
e generi il tutto.
Infinito volere dell´essere.
leggi
|
|
|
|
| L´uno tradisce il tutto,
il fluire illimitato
di tutto cio´ che
e´divenire,
esperire nell´Io
e´ il tratto
che ci fa comprendere
Dio,
senza forma
Perfetto nel netto
paesaggio,
essere e´.
Giunge
leggi
|
|
|
|
| Occhi di ghiaccio,
velati di orrore,
desti in me
sacre paure
di un essere immortale.
Fuggo, corro
cerco di evitarti,
ma tu sei dovunque.
Realtà o sogno,
dovunque tu mi trovi,
sospiri e
ipnotizzi il mio essere,
volgo verso il
leggi
|
|
|
|
| L'immenso viaggio,
attraverso verdi valli e estremi deserti,
il vento accarezza i miei pensieri,
dov'eri?
Disperso nel mondo dei misteri,
decantata dai maestri,
musa mia di vita
mai era finita,
la ricerca della santa città,
culla della
leggi
|
|
|
|
| Luce crepuscolare,
libera,
scorri lungo l'orizzonte,
conservi il mistero,
da tempo immemore,
decidi i destini dei più,
suadente brilli sulla volta.
Conduci ad essa,
vibri fino al perire,
Il prediletto congiungi
nel sacro antro
del
leggi
|
|
|
|
|
Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Tiziano Gentile.
| Ignavia era la via,
ottenebrata dal suo esistere,
un percorso mancato,
un sentiero sperduto nella selva.
Il viaggiare non placava la sete
di sapere,
vagabondavo, sperduto nelle nebbie
irrazionali.
Un raggio di luce,
la guida,
finalmente
leggi
|
|
|
|
| Corre veloce,
senza pretese,
un attimo fuggente,
la vita.
Un tramonto,
il crepuscolo
e poi nulla.
leggi
| |
|
|
| Ingenua innocenza,
mi portavi nella tenebra,
Salvezza.
Grande l'illuminazione.
mimesi di soave maestria.
Apparisti a me
divino maestro,
mai più le mie notti dell'anima
persero la ragione.
La mia guida,
il mio spirito,
ode a te
leggi
|
|
|
|
| Dulcinea dall'alto
dei cieli più celesti,
imprimesti in me il sacro vincolo
della fedeltà.
con coraggio e amore
difendevo te mia Dea.
Lancia e Scudo,
a mani nude,
il sangue scorre,
la battaglia non è che un
leggi
|
|
|
|
| Marciavi in silenzio
nella notte suprema,
un tempo infinito
ti separava dall'indefinito.
Il ticchettio del supremo
orologio percepivi sempre
più distante.
La vita, un giorno, un'ora
un minuto un secondo.
Anatema del tempo vissuto.
Ora
leggi
|
|
|
|
| Crono divino protettore del Tempo,
solenne, determinato
nel momento della vita,
un compito mi hai assegnato.
Arduo, il conflitto
sempre perfetto,
l'essere mio diletto,
nell'apprendere dal
non essere,
per ragione sapere.
Tempo, mi hai
leggi
|
|
|
|
| Celebre nel cielo,
onorato,
valente e coraggioso,
ancora cavalchi nei verdi prati elisi,
tu cavalier
leggi
| |
|
|
| Onore a te
divino demiurgo
nulla dici
nulla sai
ma nell'infinita
ricerca dell'essere
tu col tuo silenzio
mi arricchisci
della conoscenza.
Onnipresente in me,
Domini dal tuo Ade.
Sovrano della notte
purifichi lo spirito.
Dominatore del
leggi
|
|
|
|
| Essenza mia dell'essere fu il possedere,
Osservavo, prendevo, possedevo.
In un dimorante demone
la mia esistenza
leggi
|
|
|
|
|