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Gesuino Curreli
Le 1281 poesie di Gesuino Curreli
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Stasera sono le note del piano
e un'anima candida
come le nubi del cielo
a riempire di svago
la mente pregna d'oro e di verde
come i filari percorsi a giocare di mano
sotto i grappoli unti di liquore agostano.
Vendemmia di cielo e
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Vorrei i cristalli limpidi del cielo
per gli eleganti calici alla mensa
sulla distesa dove si condensa
l'affabile bontà di una chimera.
Datemi i venti, quelli più insistenti,
che vibrino di antiche suggestioni,
come del pianto e
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Dopo la vita il nulla, e mi spaventa
il muto senso delle carni spoglie
e poi il disfacimento nella terra
di un pugno di speranza.
Verso un'altra esperienza e chissà dove,
o solo e solo nulla, proprio il nulla,
neanche un po' d' aria dove
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"...Anema e core..."
il sax, e poi velate nubi cinerine,
lo studio che mi abbraccia
con empito scomposto ed una traccia
del mio modesto intento di poesia.
Bottiglie pregne di buste e colore,
del mio squilibrio dolce di pensare,
di come
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A che vale?
Lasciatemi la strada dei ricordi,
sto male nei gelidi contrasti del presente
che tace all'anima se non acconsente
a intrighi biechi e morti all'arma bianca...
La bile, la guerra di opinione,
la bava, avere tutto e subito se
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Vorrei dire fino all'ultimo respiro,
ma allora, forse, non avrò più voglia.
Passato il nerbo dell'istinto,
la vita volge alla paura ed alla soglia
di un'altra età, orfana di passione,
indifferente come il leccio
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e l'uomo e le sue tombe
e l'estreme sembianze e le reliquie
della terra e del ciel traveste il tempo. (Foscolo)
Verrà la pioggia su polveri e su rami,
sedimenti lavati e già in disuso,
altre stagioni, ed altre ancora,
la notte, il
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La conoscenza è l'anima
che mette nelle carni il suo tremore,
ma non mi lascia nulla,
soltanto l'agrodolce del sentore,
smarrito il tentativo di cantare,
di chi vorrebbe dire, con fragile innocenza,
e fermo allo stupore della culla.
E
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Mi fossero rimaste le promesse
avrei gioito come del soldino
che la madre mi avrebbe dato
un altro giorno.
Passa l'età e si avanza nel cammino
con passi dolci e amari
ma indietro non si fa ritorno.
E' vano adesso ed acre ogni
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Avrei detto di te, del mio risveglio,
quando credevo spente le fortune
del dolce innamorarmi, e delle lune
baluginanti al timido barbaglio.
Avrei detto chi sono:
amante tuo, dimesso, e il più comune
cantore di un bel volto, alto e
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e le colpe saranno le parole
taciute per pudore e per ritegno.
All'alba svelerò, dietro il cipiglio,
le mie fragilità, con eleganza,
stendendo come un cencio alla fragranza
la mia anima al sole del mattino.
Sarò sui rovi
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Quando ascolto ogni palpito arcano
nei silenzi di boschi e radure
io non parlo ed ascolto le pure
melodie che mi portano al piano.
E talora un belato, o un muggito
mi ricordano un canto nostrano,
un'antica armonia che all'udito
porge il cuore
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Sui ciottoli roventi... e mi addormento
inseguendo le rime e i settenari.
Settembre, pungi i palpiti
e accontenti il fremito del corpo,
sapendo che io ti cercherò domani.
Vivo i tuoi giorni come gli scenari
sazi di tanti vividi colori
e
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Abbiamo respirato insieme,
lo rammenti,
l'ombra ammuffita della garçonnière
che rideva di palpiti e fortuna
nei pomeriggi splendidi
pieni di luce e flebili lamenti.
I respiri profondi ed i frammenti
di voce per narrare...
era
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Che vita darò mai alle bugie,
le nobili carezze dell'inganno,
il travaglio, il persuasivo affanno
che mi contende alle malinconie?
Chi mai avrà la forza di capire
l'incertezza di un animo scostante,
chi mai l'anelito profondo
di
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Terra amata, riarsa terra d'oro,
ti pulsa in grembo linfa
che vive negli ulivi e nella vigna,
e nel tuo cuore alligna
l'amabile segreto di un liquore.
Oggi ti fende un abile trattore,
non ti solca l'aratro
al traino dei pazienti
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
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Addio Alda Autori Vari
Poesie per Alda Merini
Pagine: 92 - Anno: 2010
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Invia un messaggio privato a Gesuino Curreli.
Soffro la suggestione del ricordo
e in essa m'incateno e mi convinco
di una realtà già spenta,
con sensazione di non averla avuta,
o mai goduta appieno.
Così rivive vigile, vibrante riesumata,
con sapore
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Quando l'alito incerto del mattino
ferma il respiro dell'aurora
e la notte gli cede la parola,
per una narrazione che è destino,
vibra il mio umore e aspetto
che il vento spenga presto i suoi sussulti
e accolga me quest' ora,
cosciente
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Ho ripercorso tutta la statale
immerso nei costanti souvenirs
a ricordare la costa Orientale,
fra stazzi solitari ed i menhir.
Ma come hanno sbranato le colline,
divorate le tacite campagne!
E' tutto un folle slalom fra vetrine
davanti al
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e tanto più diventi tu lo spazio,
fintanto che di volo non mi sazio
in questo imperscrutabile destino.
Null'altro chiedo al vergine mattino,
se il sole mi fa suddito e un buon vino
regala un'ora insolita
al mio palato greve,
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Dalle palpebre chiuse il sole azzurro
ho il visto e il cielo d'oro dell'estate,
arreso sugli scogli alle salate
bordate d'onde fresche come foglie.
Sui ciottoli la cresta che s'infrange
del mare e poi converte lo smeraldo
in bianchi spruzzi come
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Estate, ti respiro dai miei monti,
sopra i graniti ardenti,
sulla cresta di boschi e lecci antichi
che narrano memorie ed orizzonti
velati di calura, in altri tempi,
quando, chissà, i miei cari
grondavano fatica e buoni esempi.
Ti respiro
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Avrò ristoro dalle mie canzoni
in questa estate orrenda,
morsa dal fuoco e pianta da alluvioni,
mentre vago nel buio di emozioni
cercando al forte dubbio uno spiraglio?
Dove mai nacque il seme,
del senno e del talento il primo lume,
che
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Quel volto che neanche ricordo,
il cipresso, la chiesa,
la roccia, i sassi immutati
davanti all'ingresso,
...l'ingresso, la soglia, il muretto
di trachite amaranto,
tra la ruggine e il rosso,
della cava sul colle, a ridosso
del pozzo che
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Nello studio il suono di un piano,
ma solo poche note garbate,
per sfogare col pianto le rate
del nodo che avrei voluto sciogliere
in diversa maniera.
Il pianto che allora ho tenuto
per balorda finzione
davanti a quella emozione
che avrei
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| Il silenzio che c'era... e non suona
l'ardente sirena che di lì a poco
avrebbe fatto comparire alla porta
mio padre, una figura minuta,
energica e nera, minuta, minuta,
portando in spalla la pesante
balilla che montava all'andata
e,
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| Ogni passo, ogni pietra,
ogni casa, ogni strada
con la voracità di chi mangia emozione.
Sotto il cielo che non colora
il burbero tracciato dei monti
nelle macchie, macchiate dai venti,
dai ricordi sbiaditi dei tempi
che saziavo con
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| Un giorno esalerò
per farmi incenso nell'ombra
dei miei boschi alla calura
e porterò con me alla sepoltura
umori e muffe di cui natura mi unge.
Nell'aria perderò rancidi gusti
e mi profumerò di aliti sani
prestando
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| Nel primo mattino
offrii il mio pianto
al silenzio nobile dei lecci,
e tu, madre, come allora,
apparisti,
con sorriso dolcissimo e beffardo
per dirmi:
- E' niente... ne avrai di prove ancora! –
Poi la tua voce si spense
col crescere del
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| Nel giallo pomeriggio di calura
dormivi col frinire di cicale
quando, stanco, perfino l'animale
abbandonava la calda pastura
per allungare il collo all'ombra,
e il campanaccio non dava più segnale.
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1281 poesie trovate. In questa pagina dal n° 991 al n° 1020.
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