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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’069Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Gesuino Curreli
Le 1281 poesie di Gesuino Curreli
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Smarrirsi... ebbèh?
Procedere tentoni e soffocare
della perduta linea di ragione,
abbandonarsi al bacio d’ emozione
che muove dentro i sogni cose rare.
Impalpabili amori sui guanciali
dell’amarezza appena masticata,
lasciare i cocci
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E quando la poesia sarà già spoglia
come d’autunno gli alberi,
a chi dirò dell’empito e la voglia
di fare belli il pianto e la miseria
degli ultimi ingannevoli bagliori?
Non voler sollevare gli occhi al cielo
per aver perso il
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Ho giunto le mani col silenzio
e ho riempito il tuo volto di preghiera,
ma tu mi fissi e sembri assai severa
con le scaglie antracite dei tuoi sguardi.
Chino il capo e mi trafigge il pianto,
e mi è facile più che la
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Noi siamo come siamo, amico mio!
In un’ altra era affondo le radici,
tu nasci in questo secolo e mi dici
di fare il volo col parapendio.
Io vengo dai primordi quando a un dio
era concesso di varcare spazi
nel regno dei volatili e di sprazzi
di
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Se vuoi, sussurra pure del mattino
quando la luce si alza nella macchia,
e volteggiando sulla costa gracchia
il
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Coperto il velo di anni sulla storia,
avremo nudi i corpi e muto il cuore
davanti al nulla privo di bagliore,
al dopo che spaventa e che ci ingoia.
L’epilogo del magico splendore
con cui si adorna il tempo della vita,
la nemesi benigna e
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Hai vinto.
E’ della sorte amara il tuo cipiglio,
e infierisci e percuoti ogni pensiero,
hai vinto, ora capisco ch’era vero
il monito materno e il suo consiglio.
Non battere di più l’anima stanca,
lascia che io la stenda sopra i sassi
di
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Amerò di più il silenzio e le parole
avranno le leggiadre dissonanze
dei rossori di foglie e le sostanze
che si spandono quando muore il sole.
Amerò nel silenzio il buon torpore
che chiama l’anima a miglior consiglio
nel
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Infine era sprangato anche il cancello
sul nevrotico traffico d’agosto...
al trentasette civico del viale
che portava al parcheggio e all’arenile,
oltre i pini malconci di quel posto
che dev’ essere magico a natale.
E li pensavo di vederla entrare
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Caminito...
e non passo mai più
dove un giorno ci prendemmo per mano
e intrecciammo le dita sudate,
al riparo del sole sovrano
che annunciava imminente l’estate,
lungo il bordo di lecci bagnato
di polvere e di poca rugiada...
Pestava i
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Dimmi chi sei e io saprò di te
le cose che mi taci con candore,
quando ti plasmi docile in amore
e io non so capire
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E infine si risveglia un altro giorno
con limpidi cristalli nel mattino,
appena ieri misero e codino,
oggi mi sento un altro capricorno.
Regalo il petto al sole e al canto il verso
ma non raggiungerò le terse tinte
che cantano le care cose
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Lasciatemi il silenzio e la paura,
e poi nei campi incolti di ragione
troverò qualche seme di emozione
da trapiantare dentro la radura
che sta giù, nella valle della pura,
meravigliosa, e semplice canzone.
Ora che il tuo silenzio
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Le lacrime salate di un momento
valgono più di quanto arriva dopo,
avrei voluto favole di Esopo
per mitigare questo smarrimento.
Ma non regala il tempo le sue fole
bisogna conquistarle ad una ad una
e ricamarle ai bordi della luna
giocando
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E ti dirò che siamo come amanti
lungo la strada che ha le stesse selci,
appena parli sento i traboccanti
profumi della bocca e delle felci
da cui ti sporgi con foglie tremanti.
Tu foglia e pietra come me consunta
che sa di infissi ed usci
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E infine rimarrò calmo nel nulla
dopo che ho regalato alla speranza
canzoni e l’eco della lontananza
che spegne la parola sulla culla
in cui avrà i vagiti un’altra sera.
Da lì ricorderò l’umida stanza
in cui ti feci
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
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Addio Alda Autori Vari
Poesie per Alda Merini
Pagine: 92 - Anno: 2010
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Gesuino Curreli.
Ho seminato la strada di piaceri
e non ne ho avuto alcuno
nel falso piano dei tempi severi
che accesero la fiamma per domani.
Poesia.
Aprimi la porta e benedici
questa mia sfrontata presunzione,
io camminerò sul bordo, defilato,
nel
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Scrivere e violentare la scrittura
con le norme che imbrigliano il sapore,
scrivere e far colare anche il colore
sopra il pensiero come una figura.
Scrivere una cosa e dargli senso
per regalare il vivido rumore,
che dentro la ragione annega e
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Arriva spumeggiante da lontano
e spegne sulle spalle la mia arsura,
l’onda che porta in capo la figura
dell’elmo scintillante di un ontano.
L’onda che bacia e avvinghia l’arenile,
si insinua in gole dentro la scogliera
poi rigurgita nella roccia
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Questo è il silenzio che non parla mai,
quello sordo che non ascolta e vede
il mio disagio, di chi non ha fede,
e scivola sul vetro di ogni guai.
Questo è il silenzio che non ha colore,
muto come una casa abbandonata
che ha smesso le
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Appare grigia come un gran piccione,
e arriva e dà il respiro dell’autunno
la pioggia tanto attesa. Che emozione!
E scroscia e monda i tetti ed assottiglia
la voglia dell’estate,
che pure infonde luce ed assomiglia
a una madre prolifica e
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E il sole, alto, mi scalda sulla rena
in mezzo ai sassi neri di levante,
nella giornata limpida il sestante
mi segnerà la rotta più serena.
Ma non sarò poeta e neanche santo
senza la forza giusta per lenire
le ferite
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Non sono seduttore, amo mentire
alle mie voglie mai del tutto chiare,
amo colline e monti come il mare,
amo ogni cosa che mi fa pentire.
Amo la notte e il giorno abbacinante,
l’aurora, amo improbabili tramonti
striati sopra i pallidi orizzonti
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Abbiamo avuto spunti di poesia
quando la luna amica ci guardava,
e l’ombra dell’ulivo si piegava
sui nostri corpi, e non per gelosia.
Oh quante volte mi sentii poeta
e feci cenno a versi improvvisati,
lasciando un canto agli angoli rubati
che
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Il profumo del cisto e di ginestre
contro l'amaro che si tiene in gola
dopo la fuga dell'amata amante
e noi si sta, nell'ibrido costante,
soli, dentro il pensiero che si immola
sui balconi di un sibilo campestre.
E tuffarsi da lì dentro
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Se tu tornassi qui mi troveresti,
chino sul cavalletto, col pensiero
fra il terra d'ombra e l'ocra per il velo
di una campagna asciutta di Barbagia,
o l'ovattato bianco di bambagia
sul petto di una rustica figura
che lava i panni e attende il
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Ma io non saprò mai qual'è il mio male
in questo niente che mi gira intorno,
è niente l'umiltà di cui mi adorno
se non capisco l'altro e quanto vale.
La mia stupidità rimane tale
qual'è l'immenso vuoto
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E' un concerto per piano e violino,
e lo ascolto raccolto, estasiato,
nell'ardente sudario del fiato
che il meriggio regala, e m'inchino.
E' un assolo il mio studio e disserto
del mio vago e presunto cammino
volto al largo di un grande
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E' azzurra la notte quando sfiora
il vergine cristallo del mattino
adagiato sui monti, e sta supino,
mentre il cielo sbiancato si colora
del suo respiro limpido e turchino.
E vorrei respirare questo giorno
come la merla fa con il suo
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e chi l'ha detto mai che ti abbandono?
Io sono qui e ti parlo con i gesti
di abitudini care, e nelle vesti
del poeta che allora offersi in dono.
Nel mio respiro sono un po' carogna
però sono anche buon samaritano
perché amo spesso
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1281 poesie trovate. In questa pagina dal n° 721 al n° 750.
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