Visitatori in 24 ore: 3’828
306 persone sono online
Lettori online: 306
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’069Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
_
|
Ottobre 2024 |
|
do |
lu |
ma |
me |
gi |
ve |
sa |
| | 1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
31 |
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
|
Gesuino Curreli
Le 1281 poesie di Gesuino Curreli
|
Ecco il gelo che punge, e per le strade
la falce solitaria si impossessa
degli angoli in cui prima c’era ressa
di gioventù beata e dove cade
adesso il buio di un’ età smarrita.
Il giorno, vita breve e mai capita,
mattino di speranza
leggi
|
|
|
|
Avrò dai sogni solo quella scia
che lascia in gola il rancido sapore
del desiderio fermo al dolce odore
provato con un po’ di nostalgia.
Ma poi l’amara sferza di natura,
inclemente con chi cede alla fola,
frantuma ogni emozione per cui
leggi
|
|
|
|
e io non ho strumenti da accordare
per intonare giuste melodie,
allora taccio e vado per le vie
solitarie in cui solevo andare.
E’ ultimo il mio canto fra le tante
voci che sanno dire dei misteri
e dei profumi sparsi nei sentieri
dai mirti nel
leggi
|
|
|
|
Mi sono bagnato di bianco
e non sai quanto invano ho cercato
dentro i petali vergini il fato
che nel volo mi spinge mai stanco.
Ho vagato nel largo mattino
per sentieri deserti, nei campi
che discendono a valle fra i lampi
dei candori fin sopra
leggi
|
|
|
|
Solo un’altra parola e poi il silenzio.
Se avremo modo di ricominciare
sapremo quanto vale il triste esempio
che certamente ormai non si può più.
Allora concedimi la colpa,
ammesso che sia come dici tu,
e lascia che uno sgarbo sia
leggi
|
|
|
|
Peccato che non sia, come vorrei,
padrone a sufficienza di parole.
Vorrei inventarne di altre,
che siano come un volo di farfalle,
come un segno di lapis sulle foglie,
fragili fresche e linde,
e non per frasi scaltre,
ma per semplici luci
leggi
|
|
|
|
La tua pelle che odora di sudore
é la risposta a: “come va la vita? ”
la tua faccia stravolta e incuriosita
non presta ad alcun dubbio il tuo stupore.
Ma cos’ hanno le scarpe sul velluto
nelle vetrine illuminate a giorno?
Le tue nel
leggi
|
|
|
|
Salgono i fumi della trasgressione
dalla piazza vociante nella sera,
è fredda l’aria, è calda la chimera
dei giovani propensi alla tensione
di balli tondi e canti di maniera.
Sarà l’ultimo sfogo e già domani,
si
leggi
|
|
|
|
Avrò maschere in altre notti infami
con cui coprire le ombre del silenzio
per non offrirlo nudo come esempio
a chi non mi conceda i suoi legami.
Avrò maschere per negare invano
all’ anima che soffre e non mi crede
la mia
leggi
|
|
|
|
Il freddo desta questo carnevale
al suono di organetto nella piazza,
la folla ride, gioca, balla, e impazza
e giunge la sua eco col maestrale.
Su e giù la frenesia va per le strade,
e appresso segue la mia nostalgia
di un altro giorno quando per
leggi
|
|
|
|
E’ il soffio del mattino di febbraio
che desta brine sparse per i campi
dopo la notte di tempesta e lampi
e mi svela più solido ogni guaio.
Però sarà la sera a richiamarmi
ai placidi racconti della vita
davanti alla poesia
leggi
|
|
|
|
Domandami degli anni che ho passato
e ti dirò di non aver vissuto
nelle maglie di un mondo sconosciuto
che mi ha sorpreso e poi affascinato.
Saprai che sono poco più che schiuma
dentro l’umanità quando si infrange
sulla
leggi
|
|
|
|
Entra con me nel nulla che conosco,
dove l’anima langue e non respira,
e poi tu mi dirai da dove spira
il vento che soffiava dentro il bosco.
Dove infiammava nari di profumi,
e gli occhi di riverberi e colori
dagli squarci d’azzurro, dentro i
leggi
|
|
|
|
“Questo è dei sette il più gradito giorno”
il poeta che più di tutti amai,
ma quanta nebbia e pioggia che c’ ho intorno,
in questa sera che non passa mai!
E non trovo letizia o condizione
di catarsi poetica nel canto,
al
leggi
|
|
|
|
Quando io ti dirò del pianto roco
diviso con gli amici del dolore
saprai appena, e solo poco poco
del palpito che poi si chiama amore.
Forza immensa che plasma ogni respiro,
che muove al bene quanto quella madre
che lacera le carni per
leggi
|
|
|
|
Baciando la mia anima e il suo nulla
abbasserai le ali del tuo orgoglio,
poesia, perché saprai che sono spoglio
del tuo respiro come terra brulla.
- Perché - ti chiederai - ti ostini tanto,
cantore fuori tempo e di stagione
racchiusa
leggi
|
|
|
|
Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
|
Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
|
Addio Alda Autori Vari
Poesie per Alda Merini
Pagine: 92 - Anno: 2010
|
|
|
Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Gesuino Curreli.
Non porto più negli occhi lo stupore
dei campi incolti e il tintinnio insistente,
lontano, più vicino, intermittente,
a seconda del vento e delle ore.
Non vedo, ma è perché non l’ ho nel cuore,
la mano che dipinge la
leggi
|
|
|
|
Dirò dentro il giaciglio delle nuvole
bugie felpate per ricominciare
il volo che sovrasti terra e mare
con l’onda delle mie cantate frivole.
In questo volo ti farò compagna
e scorgerai dappresso il mio delirio,
saprai di luce
leggi
|
|
|
|
Io morirò con te lo stesso istante
che mi dirai addio senza rancore,
perché non troverai più del tenore
la voce nobilissima e squillante...
Io morirò con te se, per destino,
non riuscirò a librarti come vuoi
nei
leggi
|
|
|
|
Dove ritroverò i toni squillanti
che avevo dentro i miei pensieri scalzi,
quando, cerbiatti giovani, per balzi
si andava ebbri d’età come gli amanti?
Vorrei sentire i piedi sanguinanti
seguendo ciecamente il volo incerto
dei passeri
leggi
|
|
|
|
Finire dove tace ogni fragore,
dove l’attesa trepida si spegne
con l’ansia della morte e le consegne
che danno all’esistenza un bel colore.
Finire e poi, chissà, transustanziare,
oppure sfarsi in polvere sul suolo
da dove spiccheranno un
leggi
|
|
|
|
A dorso dei destrieri nell’ azzurro
che solcano gli spazi a forza di ali,
da lì comincerò con i miei mali
a mitigare l’urlo col sussurro.
Volare dentro i sogni mai scordati
e attraversare infanzia e adolescenza,
trovarvi amori con le
leggi
|
|
|
|
A te che non ascolti i miei silenzi
darò scintille fredde di emozioni
ma non trovando giuste traduzioni
tu capirai di me solo gli avanzi.
Ascolta dentro il pianto soffocato,
non serve che una lacrima discenda
per dipanare il dubbio se
leggi
|
|
|
|
Accenderanno i fuochi questa sera,
e echeggerà negli angoli il profumo
del “pistiddu”*, del rosso, e l’acre fumo
dei ceppi messi in piazza “a galavera”.**
E poi sarà un distendersi di braccia,
le dita esposte al cono della luce,
nel
leggi
|
|
|
|
Non lascerò la traccia dei miei giorni
che sono soffio e foglie sbriciolate
in braccio ai venti come anime alate,
pulsioni che non hanno più ritorni.
Sarò nell’aria polvere leggera,
inane, esposta ai soli dei tramonti
che
leggi
|
|
|
|
Prenditi i venti freddi del mattino,
e il sole malaticcio che non scalda,
ora non ho la rapida e spavalda
reazione allo squilibrio, ed è meschino
lo sforzo che riesce sempre vano
per leggere il dolore acerbo e arcano.
Prenditi, sorte, i
leggi
|
|
|
|
e nelle mani ho l’ultima carezza
che adesso porgo al buio del mistero
di ciò che penso di essere e che spero
saprà svelarmi quando in me si spezza
la conoscenza lucida del vero.
Infranto l’alveo caldo, impreparato
alla sferza di
leggi
|
|
|
|
Il tempo è come luce che non muore,
un vento che ti giunge da lontano
e ti porta i profumi della mano
che ti stringeva e ti chiamava amore.
Il tempo siamo noi, le nostre pene,
i ricordi, le sere solitarie,
i misteri di sfere
leggi
|
|
|
|
Da ultimo, salite quelle scale
che credevamo lunghe e senza fine,
scorgiamo il tratto breve del confine
intriso di agrodolce, amaro e sale
che insaporiva i giorni di esistenza.
E’ lì vicino, e tocchiamo con mano
quanto sia lesto il transito
leggi
|
|
|
|
“Ti ho bagnato di sole e le scintille
non penetrano l’anima che ascolta
l’onda lunga di tenebre rivolta
ai perché postulati a cento e a mille.”
Questo diceva il Guru, ed io, cosciente,
non riposavo senza una risposta,
perché non era
leggi
|
|
|
|
|
1281 poesie trovate. In questa pagina dal n° 631 al n° 660.
|
|