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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Gesuino Curreli
Le 1281 poesie di Gesuino Curreli
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Autunno, finalmente, e nel giardino
la vite canadese é d' amaranto,
le foglie morte all'angolo d' accanto
si stringono per l'ultimo destino.
E' presto sera, é gia malinconia
la vena che mi chiama alla preghiera
della mia
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Non vi dirò chi sono fino in fondo,
ma non potrò tacere il mio dolore,
saprete dai silenzi e dal colore
dei versi che animatamente accendo,
a dove mi conduca questo ardore.
Saprete più di chi muova i miei passi
sul greto, in
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Dai! Adesso che il respiro è breve
di questo autunno caldo fuori moda,
io ti dirò la trama che si annoda
ai tuoi ricordi e all’amarezza lieve
di scoprirsi più soli. E non consola.
Dai! Adesso, poeta delle rime
che sanno di
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Se avessi in bocca i suoni del mattino
e il profumo dei campi che alimenta
con il brusio d' insetti la tormenta
di chi rincorre i sogni del destino,
sarei il grande poeta che vorrei,
musicista che immagina e che inventa.
Allora cerco e studio
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L' anima aprirò alle nuove note
dei ricorrenti adagi della vita,
ora che sento pallida e smarrita
la gioia viva ricevuta in dote.
Dovrò ascoltare i toni mesti e gravi
del largo che mi ha invaso anche le notti,
sommesso ritornello,
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Ave, Maria, ma io non ho preghiere
da recitare come un buon credente,
non sono peccatore né innocente
nell’ incerto oscurare delle sere.
Ho la fragilità del peccatore,
l'insolenza di chi non si rassegna,
allora di', Maria: chi ci
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Si trascina l’estate ma è insapore
il giorno che si copre di turchese,
autunno, dammi il tuo bacio cortese,
a giorni è festa per il gran dolore.
Dammi le braccia tinte di arancione,
e stringimi nel fiato che ti è
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Io non dirò della mia testa matta,
effervescente ed ebbra di vitale
orgasmo, nel pulviscolo essenziale
che dà respiro all'esistenza piatta.
Ecco: la verità é che ti ho amata.
Lo dicono i gorgheggi degli uccelli
ai
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Non sento più i rintocchi, e il campanile
é dentro la memoria, con la chiesa,
la stalla, il vicinato ed il cortile,
il selciato da correre in discesa.
Si andava a pelo, a dorso dei cavalli
facili da cavalcare ed obbedienti
alla
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Stasera torno a voi, pensieri e sogni,
quando si spegne l'iride del giorno
e pare che il tramonto si vergogni
di cedere alla notte e al suo ritorno.
La solitudine é cera sulle ciglia
e pare che alla fine mi rampogni
sentendo distillare i
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Allora dimmi, se dovrò tacere,
dove concluderai il fatale canto,
o vita, sgorbio e fiore di ogni incanto,
all'ora del sommesso miserere.
Dimmi, se avrai pietà dell'incertezza
che ci precorre lungo i tuoi crinali,
dimmi quali
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“Si, questo amore è splendido...”
...e continua
la pioggia dei violini sui ricordi,
ma nella solitudine si insinua
l'alito dei momenti tristi e sordi.
Ora avremmo, chissà, pure scherzato,
o nel silenzio, presi dai
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Ecco, domani avrò l'amato incontro
col giorno dedicato alla memoria
che consegnò al dolore la tua storia
finita nell'umano, impari scontro
fra miseria terrena e eterna gloria.
Il giorno che svelò quanto illusoria
fosse
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“Come prima...”
sussurrano i violini di quest' ora.
Domenica d' ottobre e di vendemmia,
nel meriggio di smalto che mi premia
con una luce limpida, e riaffiora
la vena dolceamara lentamente.
Ti cercherò fra giorni nell'ardente
rifugio
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se questo é L' uomo
(Parafrasi voluta)
Che mi resta del sogno che volevo
se, finito il clamore dei bagnanti,
la rena accoglie i corpi di emigranti
fuggiti solo in cerca di un sollievo?
Che mi resta se l'uomo é questo, e
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ottobre é malinconico, e ricorda
che l'anima si attacca alla canzone
di una recente e splendida stagione
che lui spezzò con ira muta e sorda.
Eppure amo l'ottobre che fa mesto
anche il cielo brillante, e rende scuro
col velo
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
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Addio Alda Autori Vari
Poesie per Alda Merini
Pagine: 92 - Anno: 2010
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Invia un messaggio privato a Gesuino Curreli.
Avremo agli occhi i cieli di ametista,
e tu sarai il topazio denso d' oro
del tempo ormai perduto e dello spazio
di cui serbo il ricordo e m' innamoro.
Avremo brine vergini d' argento
alle ali per librare il nostro volo,
e nell'anima il canto
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E' bianco il sole nel meriggio breve
di un settembre che non ne vuol sentire
che la stagione muoia, e sul finire
ci regala un ricordo caldo e lieve.
Metafora del tempo che divora
i corpi, la materia, ma il sentire
esala da ogni dove e in
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E' caduta una stella sopra l'onda
e si é dissolta, lieve, dentro il cielo,
la notte l'ha coperta col suo velo
togliendola a chi l'ama e la circonda.
Ora é silenzio. Tace la marina
al bagliore di schegge sorridenti,
pulviscolo d'
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Di te conobbi cose che sapevo
scaldare con le semplici parole,
ora vorrei le braccia del tuo sole
per poter dare ancora del sollievo.
Avrei voluto dirti... e sono immerso
nel non so ché di sempre che conosci,
mi frusta la paura, e freddi
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L' autunno poserà sui caldi sassi
l'umidità dell'anno che si chiude,
e desterà memorie, tante e crude,
dei giorni in cui perdemmo canti e spassi.
Come uccelli migranti alla palude
voleranno le sere al mio balcone,
con
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Ora sono i discorsi del silenzio
a dirmi delle nuove sconosciute,
a rammentare cose ormai perdute
che sento vive e calde fra le mani.
I profumi di sedano e di assenzio,
i piccoli frammenti quotidiani,
la disputa vitale di quell'ora,
mentre si
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“Blu moon” comincia, per ottoni ed archi,
e Franck Pourcel dirige gli orchestrali
in melodie di sempre, dentro i viali
di splendide memorie e antichi varchi.
Così stasera, piena di un sentore
che sposa a meraviglia, nel silenzio,
la voglia
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Avere qualche cosa a cui pensare
perché il sonno non mangi la memoria
di ciò che non vorrei dimenticare:
ogni attimo di te e della mia storia...
Avere le ali di aquila e volare
sulle vette che si aprono agli spazi
profondi e vasti,
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Dimmi i sentieri, e seguirò obbediente,
che portino a toccare meraviglia,
e lo stupore all'anima consiglia
quando é di pietra e sorda la mia mente.
Andrò per i destini che comandi
se infine, ignudo, non avrò
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Com' é rancido il miele di quest' ora,
non cola il succo, e non seduce più,
è un'altra anche la sera che mi ignora,
l'ho amata da quando ero in gioventù.
Un giorno mi seduce e mi consola
con favole bugiarde ed
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Sono impalpabili i sogni come l'ora
che trattiene vivaci i suoi riflessi,
e noi si sta felici e un po' perplessi
com' é che duri e che continui ancora.
Implacabile é il tempo che divora
l'innocenza poetica e tramuta
in voce
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Se mi inabisso nei colori e graffio
sul pannello assettato di materia,
ci metto rabbia e corpo, e la miseria
del poco che io posso: un epitaffio.
Questo riesco a fare, ed ho respiro
come se fossi artista di talento,
il paesaggio o l'oggetto che
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E' settembre fra poco, bagniamoci di stelle!
Io farò il galante e leggerò poesie
dei grandi canzonieri, o anche le mie
da buon retrò e con stile decadente.
Sapremo amare i nuovi, freschi umori
che respira la sera più
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Si attenuerà fra poco la calura
e il mormorio di spiaggia sarà blando,
si leverà il gabbiano brontolando
la sua risata triste dall'altura.
La fine di stagione dà mestizia
come di cosa che non può
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1281 poesie trovate. In questa pagina dal n° 511 al n° 540.
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