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Gesuino Curreli
Le 1281 poesie di Gesuino Curreli
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Sei una tremula foglia, un bisbiglio,
una fetta d'amore del mondo,
sei dolcissimo canto errabondo
che promana profluvio e consiglio.
Tu sei donna, mistero e magia
mai del tutto esplorata e radiante
il calore che bagna ogni amante,
e produce
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Ti sfiorerò con l'alito dei versi
se mi sarà fedele la poesia,
poi volerò, contento che tu sia
la sponda di ricordi che ho già persi.
E tu sarai farfalla in fantasia
che cerca sopra i petali riposo
ed io
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“Ando in chirca ‘e sa fortuna
isclamende a boghe lena...”
e l’anima si accende e si scatena
dentro i bagliori caldi della luna.
Metamorfosi languida e possente
che rasserena come a navigare
ci si stordisce d’empito suadente
con meraviglia che
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Livide stelle di febbraio
come tenere carni nell’amore,
e il passo, come i toni dell’umore,
sopra i bianchi graniti nel piazzale,
mesto, mi torna indietro
e l’eco del ricordo che mi assale
infrange come un vetro il mio stupore.
Livide stelle
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Finito il carnevale,
sono andate le maschere a dormire
dopo le burle e i lazzi a non finire
lungo la strada fino al gran piazzale
della chiesa che, muta, si risveglia.
Sono rimaste carte colorate,
barattoli e minute cianfrusaglie,
malinconiche
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Affondo nel buio della sera
quando si spegne il canto degli uccelli,
e vibrano nell’aria i pipistrelli
in volo nella bruna atmosfera.
Un uscio ad ogni passo ed altre imposte,
e dei rumori caldi di cucina
esalano nell’ora vespertina
quando le
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Finire dove tace ogni fragore,
dove l’attesa trepida si spegne
con l’ansia della morte e le consegne
che danno all’ esistenza un bel colore.
Finire e poi, chissà, transustanziare,
oppure sfarsi in polvere sul suolo
da dove spiccheranno un
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Mugugna e sbuffa l’inverno solitario,
ed io davanti al fuoco del camino
sfoglio, distratto, il semplice breviario
della scansione acerba del destino.
E sogno, folle come sempre, e mai
pago di quanto ho avuto e quanto ho amato,
sogno di te che
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A bortas mi dimando ite gabale
mi torrant a sa mente istravagante
custas rimas chircadas cun costante
impignu, da chi serro su portale.
Ca no isetto nisciunu: mescamente
su sero, cando intendo soledade,
e cun malinconia torro a s’edade
antiga
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Non c’è nulla di nuovo nel mattino,
mi affaccio alla legnaia per due ceppi,
il prato dorme dopo tanti scoppi,
e la nebbia si attarda sul giardino.
Siamo quello che siamo nel prosieguo
dei giorni che ci lasciano la traccia
d’improvvida
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Ti aspetterò qui fino a mezzanotte,
senza brindisi e calici frizzanti,
nell’ambrato silenzio, fra i restanti
pensieri vagolanti in alte rotte.
Sarà mare il ricordo che si innesta
ai boati lontani di ogni dove,
e io alzerò la
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“Un amore così grande”, fende l’aria
l’acuto del tenore e mi richiama
al tempo che arde l’anima di brama
nel regno di bellezza intensa e varia.
La giovinezza è quella: come un passo
lesto dentro l’immobile esistenza,
e sparge fra i
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Pane e formaggio a cena, e un po’ di vino,
senza un’anima a cui poter parlare,
qualche ricordo amaro che compare,
e nessun altri che mi stia vicino.
Si annuncia festa con ritrovi pieni,
concerti, e cene di beneficenza,
io sto con una penna e
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Quando sarà consumato anche il silenzio
allora baciami e non avrò paura
che la notte si sciolga e ci riveli al mondo
come amanti che siamo, o figli di sventura.
Baciami e terrò il fiato sospeso
perché non mi nasconda il
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E’ il piano che accompagna la mia sera,
profluvio di armonie per ogni dove
diffondono l’umore di un altrove
immaginato con una preghiera.
Oppure è qui con noi questo futuro
e ci circonda con le sue paure,
è nelle pieghe delle febbri
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Il crocefisso mio sta dentro il cuore,
ed apre le sue braccia a chicchessia,
mi porta in dono la malinconia,
i palpiti di gioia e dell’amore.
Accetta anche la pena che mi affligge
facendomi capire che è nel gioco
di questa vita breve, e a
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
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Addio Alda Autori Vari
Poesie per Alda Merini
Pagine: 92 - Anno: 2010
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Invia un messaggio privato a Gesuino Curreli.
Il freddo suona le sue corde amare
nel buio repentino che discende
dalle cime brunite e mi sorprende
solo nel vuoto dov’é triste stare.
Si alza il silenzio in frac dai fumaioli
con matasse di fumi azzurri e neri,
e appresso ai voli lascio i
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La rosa di novembre si è destata
per dare il suo colore al mio giardino,
l’ho vista scintillante nel mattino
che annuncia freddo a tutta la giornata.
Sola, nel verde di edera e nel rame
di foglie che hanno detto addio alla vita,
sembra una
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Devias s’oceanu tottu attraessare
pro seberare cussa sepoltura,
in terra anzena, sutta sa calura
chi inoghe at comintzadu a minimare.
Torra! Su ‘e t’aere inoghe dat ispera
a chie cheret ‘attire unu fiore,
torra, no aggiangas dolu a su
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Cantu m’anneat sa morte bida in cara
de poveras creaturas mescamente,
m’imboligat faeddos in sa mente
e s’anima no ischit su chi nara (t).
Ite cruenta sorte in sos lontanos
giassos de Mare Nostrum, cussa gente
cun duos istratzos supra, e prus
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T’isettat “Serenissima”, e non gai
sa mama chi frenadu at sos succuttos;
in cussa die funesta sunu ruttos
sos sonnios chi no aias lassadu mai.
Valeria, istella amabile e donosa,
cantu as cumpresu custu mundu feu!
Su talentu as ispesu e tantu
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Accogli nel tuo grembo ladri e amanti
e a me lasci il riposo che non prendo,
ai mille tuoi pensieri poi mi arrendo,
e cedo ai sogni incerti ed intriganti.
Mi suonano più forti anche i rumori
e mi assorda un insolito timore,
se spandi nel
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Lasciatemi cantare come posso,
coi versi di altri tempi, color leccio,
riarsi dal salmastro e dal libeccio
che soffia arido e forte, qui, a ridosso
dei giorni che saranno di bonaccia.
Ci metto con l’ardire la mia faccia,
e poco importa che non mi
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Sulla spiaggia si è spento il poeta,
era il giorno dei morti; più bello
si è levato quel canto, e il fringuello
oggi ancora ci intriga e ci allieta.
Quanto è buia la fine, e il mistero
non dissolve la nebbia del
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Io non ho la poesia sufficiente
perché possa venire da voi
nel tripudio di fiori che mai
così tanto vi inonda la gente.
Io non sono poeta abbastanza
per raggiungere il vostro silenzio,
in quel bianco, incantevole tempio
dove cade
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Oggi é sole sul monte e nel cortile,
e io sono il meriggio di me stesso,
corro a ritroso e mi ritrovo spesso
bagnato dell'ardore giovanile.
Confuso dentro il candido piacere,
lontano da ogni umana cattiveria,
avvolto nell'ingenua mia
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Cresce l'abbraccio dell'Ave Maria
col suono degli ottoni e dei violini,
e l’orchestra mi chiama ai più vicini
ricordi che ritrovo per la via.
Ottobre già ai sussulti del trapasso
rivolge il cielo bianco, e mi rimanda
ad altri
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Il sole bianco gioca sopra i tetti,
ma sento che fra poco sarà sera
negli angoli di strada e come cera
si scioglierà il profumo dei confetti.
Sarà festa finita, e nel ricordo
si anniderà la gioia passeggera
durata
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Se m’innamorerò del poco spazio
che mi riserva il tempo senza fughe
abbraccerò, felice, vuoti e rughe
di questa età che non è solo strazio.
Amare i tratti brevi e le minute
cose di tutti giorni senza pena
è amare
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Ho guardato le stelle come mai
in questa notte limpida e frizzante
d’autunno mite, fermo sotto le ante
dei lampioni di strada che tu sai...
E sotto il cielo screpolato e punto
ho fatto voli liberi e leggeri,
dimenticando il corpo, nei
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1281 poesie trovate. In questa pagina dal n° 211 al n° 240.
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