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Gesuino Curreli
Le 1281 poesie di Gesuino Curreli
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Un giradischi e il tango prende il via
in una scia che sa di cose andate,
la danza intreccia la malinconia
in un ensemble di tiepide serate.
El choclo, poi Gardel, la Cumparsita,
l’invito alla ragazza che mi aspetta,
è scusa di tenerla
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Bianche, azzurre, cinerine, sparse
nel cielo di un dicembre sfolgorante,
le nubi sono pagine scomparse
del diario mai concluso di un amante.
Fogli di un vecchio amore già sbiadito,
consumato dal vento che trascina
ogni promessa fatta e la
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Poche cose da fare, e poi dormire
vicino al fuoco acceso del camino,
come in surplace, ignaro del destino
senza sapere come andrà a finire.
Arrendersi alla noia oppure stare
con questa solitudine che vizia?
E’il gioco dell’attesa, una
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Cos’ è mai la poesia,
in un mondo che va così in fretta,
per uno che se parla balbetta
nel timore che sia una bugia?
Cos’è questa fissa mania
di fermarmi davanti ad un foglio
per coprirlo, perché non sia spoglio,
e
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L’eterna moltitudine di sogni
che affolla tante sere dei poeti
ora bussa al mio uscio con discreti
colpi dei quali sa quanto abbisogni.
Sono sprazzo di luce confortante
quando sfuma l’attesa di un incontro,
e il tempo ammutolisce nello
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E’ inutile che cerchi altre parole
per dire cose semplici e scontate,
non servono sermoni alle serate
passate in compagnia di tante fole.
I versi son riverberi d’estate
che si rinnova ad ogni nostalgia
nell’ ora in cui la luce è andata
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Sono mezzo ribelle, e peccatore
scolpito a tutto tondo nel fondale
di una storia qualunque andata male,
come possa la fine di un amore.
Ora sono nel dopo, e non so quale
effige vestirò fin da domani:
forse un brutto anatroccolo dai
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Piove...
Nel buio ogni goccia si consuma
e impregna le ali larghe della notte,
pochi passi per strada e poche, rotte
parole vive a tratti nella bruma.
Piove...
Quanto è grande la notte, e come canta
dentro la solitudine il
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Sale un filo di fumo e si attorciglia
lungo il camino e tiene compagnia
nei silenzi profondi all’agonia
che soffrono i miei battiti di ciglia.
E’ il silenzio che nasce e che bisbiglia
dentro la solitudine ogni sera,
quando vorrei inventare una
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E poi rimani tu a darmi la mano
nel sibilo che penetra e spaventa
di questa solitudine mai spenta
che chiude il giorno consumato invano.
Rimani tu, poesia, distesa e lieve
su un pentagramma tutto da riempire
con note che non so mai definire
se
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Altera, quante volte ti ho guardata
vagare fra le guglie del calcare
in notti di preghiera, o sopra il mare
da una scogliera tiepida e assonnata.
Oggi tanti ti aspettano, e varcare
la soglia d’orizzonte tu non vuoi
per la preziosità dei
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E’ sera e tu, tu luna, non compari
a rischiarare il cielo di novembre,
è buio già da tanto e non si accende
l’argento tuo che non conosce pari.
Così la notte svela, e mi sorprende,
un silenzioso scroscio di memorie,
ricordi
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Ora che il respiro tuo mi muove,
e il mio passo di nuovo si fa lieve,
la terra ch’ era prima cruda e greve,
diventa madre di carezze nuove...
Non so chi sia né dove ora dimori,
chissà forse nei cieli sconosciuti
a chi non ha
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Il cielo bacia i tetti e l'orizzonte
chiude il giorno col broncio, indispettito,
tutto è silenzio greve, e sul soffitto
volteggia l'eco di un'altra stagione...
Il filo di un discorso già smarrito
sgrana gli anni contandoli a
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La mia preghiera forse non arriva
dove il respiro é sfatto nel ricordo,
per questo, defilato, sto sul bordo
di un credo che non ferma la deriva.
La mia preghiera è dubbio, ma è sincera
domanda di sapere, ma a chi dire
dove si
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Dal nulla a cui pensavo mi hai portato,
per giardini d’inganno e di bugia,
al sogno che dimentica il mio stato,
succhiando al seno della fantasia.
Ora il pensiero tace, e l’emozione
si affaccia dentro l’anima e ravviva
un’estasi nel giorno che si
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
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Addio Alda Autori Vari
Poesie per Alda Merini
Pagine: 92 - Anno: 2010
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Invia un messaggio privato a Gesuino Curreli.
Una nube sospesa a mezz'aria
sotto il cielo che vibra e risplende
bacia il fumo dei tetti e sospende
il mattino d'autunno che varia,
a seconda, se il sole discende
o si arrende alla bruma contraria.
Una nube e l’autunno che incalza
i chiarori
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A quest’ora profuma la paura,
e sa di nulla il gesto sempre uguale
che batte la tastiera e l’abituale
pensiero che si spande e mi cattura.
Vorrei poter sentire nella mente
la causa che impressiona l’emozione
e cosa muova al lampo di
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Piove, non piove, parla lo scirocco
nel pomeriggio greve di settembre
in un denso calore pieno d' ombre
che ammutolisce l'anima e il rintocco.
Così la solitudine si spande
come afrore di mosto che ribolle,
e mi torna un adagio in re
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Mi chiedevo da sempre: "ma dov'è? "
E un giorno ti ho cercata in mezzo ai rovi,
nel tempo delle more, quando provi
a spingere l'amore oltre i perché.
Ti ho trovata e guaivo da innocente,
ma esuberante, palpito
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Non saprò mai se tu sei stata vera
presenza amata dentro la mia storia
o un angolo che cerca chi dispera
perché nasconda il pianto alla memoria.
Ma a te dicevo tutto, anche la boria
di sentirmi poeta e prim’ attore
nel palco delle
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Il rumore del tempo
mi ha portato fin qui,
ma io ritorno al canto
di quando non sentivo
lo scorrere imperterrito degli anni.
Allora erano seta amici e amori,
e tiepidi i timori del domani,
erano sole e luna, erano mani
che davano carezze i primi
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A che serve che canti se una mano
non si tende per darmi il benvenuto,
a che serve se questo mio saluto
non lo sente nessuno, e canto invano?
Eppure avverto tra le dita un piano
che risveglia le note nel silenzio,
e la magia di un flauto, dolce
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Un adagio per il meriggio informe,
una corsa dei fiati e dei violini
per declivi e per colli, in cristallini
sprazzi di solitudine che dorme.
Un adagio continuo, e la malia
dell'autunno che pigola alla porta
di un'estate ormai giunta
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Siedi, ti prego: un ultimo caffè.
Ancora un po', e dopo te ne andrai.
Per dove non lo so, né saprò mai,
tanto è ricca la vita che rimane,
breve o lunga che sia, di strade e di perché.
Siedi, dai! Sarai folata di
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O mamma, se sapessi (non ho vinto),
però quant' era bella la poesia!
Non la ricordo più ma son convinto
che il tempo scandirà con nostalgia
i versi e i caldi umori da cui ho attinto.
Pensavo a un sogno mai sognato prima
ed
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Non so fin dove giunga questa sera,
se arriverà ai bagliori del mattino,
e se il mattino avrà la sua preghiera
perché rischiari all’alba il mio cammino.
Non so di te, poesia, se ti convenga
restare dentro un buio che
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Questa é l'ora in cui mi lascio andare
al settembre che sa di nostalgia
con brezza vespertina sulla scia
dei resti di un'estate, dopo il mare.
Ha luce, e toni mesti di tramonto,
di commiato e, chissà, forse di addio,
e come un'eco
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E’ il soffio di una ventola che gira
dentro la stanza, ma riscalda tanto
questa estate morente, nel rimpianto
di ciò che non è stato... e si ritira.
Fuori la luce posa sopra i tetti,
e a giorni sarà festa, a più non
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Affido a un po’ di musica la sera
e sento il mio respiro che si muove
man mano, poi si affanna e si commuove
al volo della nota più leggera.
Si riempie il cuore e ha palpiti vitali
in mezzo al pianto della nostalgia,
si nutre di mestizia e
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1281 poesie trovate. In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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