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Silvana Poccioni
Le 480 poesie di Silvana Poccioni
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| Sulla battigia
di sera
l’onda affamata divora
indifferente alle stelle
le ultime umide orme.
Qualcuno incide, con lame di seppia
un nome nella sabbia
perché lo divori
quell’onda impietosa
indifferente ai rimpianti.
Ma i solchi
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Tutta curve la mia strada
e dietro ogni tornante
quell'istante fittizio di speranza
che s'infrange in un abbaglio
di fiammeggiante tramonto.
Tesa al passo la mia corsa
aspirazione di meta e di sosta.
Dietro l'ultima vetta
il giusto riposo del
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Oggi partire
è sfida assetata d’avventura
a colmare la noia dell’occhio
con l'inganno entusiasta del nuovo.
Soccorre la certezza del ritorno
e la speranza del prossimo viaggio
schiaccia e annulla quel senso di vuoto
che precede un’altra
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Se non funziona la nostra corda seria
e non volendo usare la civile
facciamo vibrare quella pazza.
E allora si scatena la bufera
uno starnazzo assurdo da pollaio
la furia dei belati nell'ovile
una tempesta di tuoni e di saette
una pioggia di rime
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Alla svolta della mia strada
stanco di ombre il silenzio
con corone di stelle si annoda alla notte.
Finalmente sciogliere il nodo,
seguire dietro l’angolo
bianco di rena sottile
un sentiero
allungato tra corolle di olmi.
Giungere al cuore della
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Verrò a prenderti col mio tappeto volante
nelle dita un fiore di fiume
negli occhi il bagliore del sole che muore
e rinasce in pallida alba ogni giorno.
Verrò a prenderti e non ci saranno barriere
tra ombra e terra, spazio e
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Da quell’altezza
(dicono)
tutto diventa chiaro
anche la realtà
che quaggiù non è quello che si vede.
Se così è (davvero) padre mio,
non c’è bisogno che io venga
a parlare alla tua foto già datata
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Si dà il caso che certi giorni
non si riesca a sopportare né se stessi
né gli altri
e non si abbia alcun desiderio:
dovrebbe essere diversamente per la poesia?
Non ti preoccupare per il cattivo tempo,
quando ti vengono meno la
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| Come una vecchia bambina ci guardi
e ci chiedi con gli occhi velati di pianto
un po' d'acqua, uno spicchio di pera
matura, però, da poter masticare.
Ci chiedi di avere pazienza con te,
la vecchiaia ti sembra una colpa
e dimentichi quando
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Camminerò verso una meta
che non sia termine
ma nuovo inizio
dove il corpo
spossato
trovi lo scopo
e il senso di ogni passo
e la mente
slegata da ogni impaccio
abbia un riscatto
srotolando il gomitolo
giro dopo giro
fino al suo centro.
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I versi che freschi rampollano
quando straripa la gioia
sono grappoli di campane
che inondano il cielo.
Si susseguono
onda su onda
e con tonfi sonori s'infrangono
alle rive del cuore.
Ma i versi del dolore
sono silenzi sfuggiti all'abisso
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Avevi un segreto,
luogo amato e perduto della mia giovinezza,
prigioniero nella rete senza strappi del rimpianto.
Persino i profumi e i suoni e i silenzi ritornano a tratti
a costellare notti tristi e lunghe come questa.
Le sponde odorose di
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L’orizzonte circonda
col vigore di un ferreo braccio.
come il cinturone del mare la costa.
la mia sete di partenze.
Mentre la terra fiorisce
e impazza il vento di primavera,
cavalcando sui prati i germogli,
io sogno di correre là
dove
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| Le mattine
profumano di caffè
di speranze che attendono un assenso
di sogni irrealizzati
ma pronti a riproporsi
come un numero di dadi
al lancio fortunato.
E il nuovo sole
dopo l'ultimo bacio dell'alba
sornione si affaccia
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Lunghi anni
dietro vetri di chiuse finestre
come poveri malati tristi
in quarantena
guardiamo la vita.
Cupo e sordo
nel fondo dell'anima
il rimpianto rode e assottiglia
lamina d'oro purissimo
il desiderio.
Vieni
vento violento del Nord
e
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Non so più cantare i giorni.
Distratto dal silenzio
un rampicante antico ruba la mia luce
e la notte si lega ad ogni orario.
Per la vastità del vuoto
ammaina la vela anche la più piccola barca
e le nubi intrecciano ombre
sulla
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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San Valentino 2010 Autori Vari
Poesie d'amore per San Valentino
Pagine: 110 - Anno: 2010
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Addio Alda Autori Vari
Poesie per Alda Merini
Pagine: 92 - Anno: 2010
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Invia un messaggio privato a Silvana Poccioni.
Indirizzo personale di Silvana Poccioni: silvanapoccioni.scrivere.info
Quiete d’anonimo meriggio.
Ovattati i suoni e i rumori
nell’orbita larga del molo.
Lenta la risacca rifugge la sabbia
e l’onda indolente ritorna
là dove riparte il suo moto
tra due attimi brevi di sosta.
Passano pigri gli uccelli marini a filo
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Mi ricordo stretta al tuo petto
come un rampicante al tronco di un olmo
provato dagli anni
ma forte della saggezza antica dei maestri
che portano la lampada dietro di sé
e vanno sicuri nel buio.
Tra i segni del ritorno ti cerco e spio,
nei raggi
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Vedendo che non assorbiva più
la spugna dilatò i suoi pori
raccolse quel po' d'aria che restava
e con tutta la buona
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| Con una lacrima
nera
dipinta sul viso cinerino
il sorriso triste da Pierrot
e una manciata di coriandoli
nel pugno
l'anima si prepara
al Carnevale.
Reciterà la parte
come da copione
mimo perfetto nel teatro della vita
perché si
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| Dopo tanto scorrere di stagioni
di ombre a picco nel mezzogiorno assolato
o distese a coprirci raggomitolati nei lunghi crepuscoli
più non distinguo i confini che facevano di te e di me
due monadi in cerca d’unione.
Tante volte
dinanzi ai
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Nel mio orto amoroso ti accolsi
fiore cresciuto in un recinto disabitato
e i tuoi occhi erano stelle in una notte di novilunio
distese su una muraglia di ombre.
Il temporale sferzava la mia casa
ma ti accolsi col cuore gonfio di speranza
come un
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Da quel giorno
quando tutta la fame fu saziata
(eppure eravamo senza pane)
la sete annullata
(eppure intorno si stendeva il deserto)
da quel giorno i nostri destini si sono intrecciati
come gialle ginestre di giugno
(eppure tra noi si allungava
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-Je t'en prie-
disait tremblante
d'une voix blanche
à l'oreille du vent d'automne
la petite feuille malade
-Je t'en prie
de tout mon coeur
donne- moi un doux baiser
avant d'être bien vite oubliée.-
Et le vent
en
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| Oltre la mano tesa
innumerevoli scarpe colorate
si muovono
frenetiche
in ogni direzione.
Ticchettio di tacchi
alti bassi
passi veloci
rumore assordante
di auto incolonnate
che avanzano a scatti
tra un verde e un rosso.
Alle spalle la
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Un Natale mi proclamò regina
e il mio riso innalzò una cascata di spuma
in un mare piatto
scalò il cielo e si fece nuvola
per vedere di lassù
senza dolore
il mondo che non cambia.
E i pensieri si unirono
come le falde
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| Alchimisti di illusioni
con quintessenze e panacee filosofali
inventiamo le formule più astruse
capaci di ridurre a somme esatte
i numeri complessi
irrazionali.
Pieno e appagante
come l'attimo più intenso dell'amore
lo spazio
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Più non ricordo in quale giorno
accecati dal sole o dalla nebbia
quasi fanti sbandati senza guida
assordati dai colpi di un nemico sconosciuto
l’errore e l’illusione m’ ingoiarono la mente
annientarono pian piano col miele dell’inganno
le
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| Del nostro amore
fu solo testimone il cielo.
Incenso ridotto in cenere
il tuo cuore
candela ridotta in lacrime
il mio.
Ho cucito con filo di ferro
i miei occhi
perché non potesse approdarvi il tuo viso.
Ho sigillato le labbra
col
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Mentre il vento svolta
sibilando
sulle pareti riarse del faro
desolato il cuore
ascolta il fischio della bora.
Si raggelano i sensi
ma caldo un fiume di fuoco
si accende nell'anima
pronta a spiegare le vele
verso un'ignota
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480 poesie trovate. In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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