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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Schifano Alessandro
Le 46 poesie di Schifano Alessandro
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Ritornerà l'estate
a scaldar l'emozioni
che da bambina mi furon gelate,
vecchi balordi
mi strinsero in coro
per soddisfare le voglie insaziate.
Dei miei vent'anni
non porto l'aspetto,
passano i giorni
ai bordi d'un letto,
son
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Guarda negli occhi
quando spari il tuo odio;
soffia nel vento
quando ammazzi per poco.
Bandiere diverse,
sotto stessi ideali
riposano i corpi
caduti come animali.
Figli di un Dio
che si chiama perdono,
per un uomo morire
è ricevere
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A piccoli passi
mi dissocio dal passato
verso un oscuro presente
ove non vedo più
tramonti calorosi
e suggestive aurore.
La natura mi porge
un quadro inestimabile;
un usignolo diletta i miei sensi
d'un'armoniosa melodia;
scorre un
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Vorrei far televisione
diventare un'illusione
per confondere la gente
sulla casta appariscente;
non importa d'esser dotti
basta aver cervelli corti
tanto chi ti sta a sentire
non ha più niente da dire.
Emozioni ormai perdute
delle
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Se sfiorassi
la tua pelle
inebriandoti
d'un immenso piacere,
facendo scivolare
le mie mani
nelle più intime parti
del tuo corpo
e, tu, con voce sottile
mi dicessi... ti amo!
Tal sarebbe accarezzare
una rosa
che, dietro la
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Amara terra
dove ebbi i natali
e infransi la promessa
d'appartenerti eternamente
in soliloqui astrali.
Non per mia colpa
vuotai quel giuramento,
per un beffardo fato
traghettai le mie sembianze
in altri lidi,
udendo il pianto sconsolato
di
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Mai più
ritorneranno a me
i di trascorsi teco
quando bambino
mi strappasti al seno;
per non aver
di ché sfamare
il più piccino
m'abbandonasti
tra l'ombre d'un giardino.
Or più non fui
qual fragile
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Non ho più occhi per guardare,
un accecante lampo
li ha portati via;
l'ultima cosa che ho veduto
è stato un grande fumo nero,
colmo d'anime straziate
s'alzava fino al cielo.
Sono solo
tra pioggia di cristallo
e cadaveri
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Vorrei volare sulla luna
in spazi che non sai;
tu che mi stringi forte,
mi chiedi:"dove vai?"
Amore stai tranquilla
domani tornerò
e questo viaggio splendido
ti racconterò.
D'un tratto non capisco
che cosa mi
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Sono una battona,
non fui mai
una gran signora,
se signora definite
chi non fù mai meretrice.
Mi promisero lavoro
e mi diedero ristoro.
Non per scelta
o per passione;
fui costretta
a vocazione!
Mi disprezzo nell'aspetto,
cambio
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Quando il tuo corpo invecchierà
io guarderò il tuo spirito,
e tutto apparirà candido
e piacevole,
come se il tempo non avesse
mai corroso la tua pelle vellutata
e, inonderò il mio olfatto
della tua eterna
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Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Schifano Alessandro.
Voglio decidere
con chi restare,
voglio decidere
per chi lottare
i sentimenti
non hanno un'età
Vostro Onore... pietà!
La vostra legge
giustizia solenne,
padrona indiscussa
nel bene e nel male
riveste di pieni poteri
un
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Signor Procuratore
ho amato questa vita;
studiavo da dottore
e lei me l'ha rapita
volevo diventare
un padre di famiglia;
stasera andando a casa
abbraccerà sua figlia?
Signori della Corte,
che condannate a morte
la libertà
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Ho gettato la tua vita
in un cesto per rifiuti
perché non si sapesse
d'esser stata madre;
perché non si vedesse
la vergogna
d'un amore inciso
e poi tradito.
Non ho speranza
d'un domani migliore;
non v'è domani
del domani
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Petali di rosa cadono
sul mio cuore appassito
in questa sera
d'un gelido inverno
e, intristito d'un
pianto inconsolabile,
ripercorro luoghi
cui un tempo gai e gioiosi
vivemmo.
TU più non quieti
la mia ira!
Dove, fanciulla
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Semina morte
nel campo oscuro;
fischiando un treno
s'alza nel fumo;
dorme un bambino
dentro quel treno
dorme incosciente
nel cimitero.
Razza proibita,
popolo eletto
macchia la stella
una croce sul petto;
dov'è quel Dio
a cui tenne
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E' l'alba, e in tutte l'or
codesta è più bella,
non v'è mortal che vede
il peccato;
l'avvento del giorno
cader lo vedrà.
Ogn'essere ha in petto
del simil l'amor
che tosto a mancar
non tarderà.
Poi, il
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Al di là d'un cancello
maestoso
posa ogni morto
d'un sonno glorioso;
al di quà del cancello
maestoso
il cor si rattrista
e non trova riposo.
Move il cipresso
un soffio di vento,
loculi adorni
di fiori e corone;
oggi,
nel
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Vecchio, io sento l'odore
di malinconia;
dei tuoi ricordi passati
che fuggono via
mentre una lacrima solca
quel viso bagnato
dalla nostalgia,
mentre ti asciughi la bocca
ti accorgi che il tempo
ti scivola via.
E quella lacrima
un giorno
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46 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 40.
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