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Francesca Difonzo neve
Le 147 poesie di Francesca Difonzo neve
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Verso di Te
Il mio cuore
è già
una comunione
Come un'offerta,
sangue e carne,
tremante e
inginocchiata,
sacrifico ogni scelta
e immolo ogni obiezione.
Sei sveglia
e mezzanotte
dei miei orizzonti
senza Dio.
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Il tempo. La circostanza.
Riverbero della moralità
nel fiume di parole
che servirono la fuga,
mentre come leoni
ruggivano le essenze
-
assenze, dimentiche
delle vistose briciole
che seminavano sconvolte.
Il gioco delle
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Sul litorale
il Cielo e il suolo.
Il verdazzurro delle fronde
era una trappola di spine
per le ginocchia larghe.
E l'ombra del Padrone
sul capo della schiava,
chino sul paradosso
di nutrirsi, portandosi
alla bocca le coccole
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Ho smesso dentro.
Ho smesso di cercare.
Toc, Toc, fanno i picchi,
i pini non rispondono.
Toc, Toc è il rumore
delle intrusioni.
Last drops of life,
I'm totally out!
E già la terza volta
in questa nera- sera.
Ho smesso
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Non t'ho più scritto
Amor che vaghi
scalzo sul vetro
acuminato d'altri sguardi
meno attenti,
sul tempo appena
di ferirti di emozione
piangimi in grembo,
paure e culla,
amore- nido
con le ginocchia
strette al petto
ed occhi
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C'è un cammino
in un bosco di ombre,
ai piedi di un tiglio odoroso,
un sentiero sospinto,
dal profilo sinuoso,
un cielo rosa di carezze.
Una falce di luna argentata
che tentenna sul lago
un sorriso sdentato,
c'è il tuo viso
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La strada che conduce
al porto; si snoda
tra le cosce bianche,
esotica di miglio
e limacciosa e calda,
un'etica palustre.
L'estetica non è che calco
e rassomiglia ai sogni.
Si spengono le lampade
a gasolio nei quadri
degli
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| Mi sono ferita le dita,
graffiata la pelle invano
tentando la guerra alla rosa.
Nei pomeriggi affacendati
in tempo di Yule, stempero
latte e miele e inforno lune.
Ho un gatto nero dagli
occhi gialli, caccia topi e
lucertole nel mio
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E se fermassimo le onde
per definire
la geografia dei mari
sfumando l'oro
dei confini
in lacrime di blu
se
sulla rena scura
sedessimo ascoltando
i racconti del silenzio
un'altra verità
di ossa e di fondali
ci chiamerebbe
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Lontano dal clamore
di campanili ed artemisia,
quasi si sfiorano le rondini
sul letto sfatto delle nuvole:
l'eternità mi scivola sul dito.
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Sarà un parcheggio alla penombra
di un mosaico bizantino, un tavolino
e un abat- jour di vetro stile liberty.
La porta sarà un buco dentro il muro
e contro le pareti a stucco veneziano,
la mia schiena e l'impronta dei tuoi
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L'orizzonte è un filo teso,
per noi che raccogliamo
cartoline negli sguardi;
ci sono pomeriggi
in cui bambini da ogni luogo
lo saltano come una corda
E noi ci abbiamo appeso
i sogni e le pulsioni
a gocciolare al sole
spiegando come
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Sul lago ho messo a galla i miei pensieri
e gioco con gli specchi delle carpe
a reinventare arcobaleni e luci al neon.
Tu sei con me, a pochi passi dal tramonto,
un'isoletta scura e il verde mare d'erba.
L'odore dei tuoi passi e il
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Dolci notturni instabili
sul gesso delle punte,
entrée, dedans,
dehors e riverenza,
l'azzurrità e l'abisso
oscillano sul pendolo.
Ricamano instancabili
gli aghi della pioggia
e il cielo è una coperta
d'oro per gli
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Saprò dimenticarti
alla velocità dei sogni,
quando non sarai
fiato e battito.
Sei piuma e vento,
orgoglio e batticuore,
sei bruma che consuma
e ingoia la scogliera.
Io sulla sabbia nuda,
bagnata e irreversibile,
piango come
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| AppartenerTi
nel tempo che dilata
e che sfigura i volti
(il tempo è lo scudiscio)
che prosciuga i laghi
e mi riporta a bere
dalle sacche lacrimali.
AppartenerTi
nel freddo di Maestro
e al caldo di Garbino
(il vento è il
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Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
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San Valentino 2009 Autori Vari
Poesie d'amore per San Valentino
Pagine: 68 - Anno: 2009
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Addio Alda Autori Vari
Poesie per Alda Merini
Pagine: 92 - Anno: 2010
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Halloween Autori Vari
Le poesie su Halloween dello Speciale Halloween
Pagine: 32 - € 8.45 Anno: 2009
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Vieni.
Amore che non sa finire.
L'estate ci portò un sospiro,
uno sguardo appena pronunciato,
l'incontro rosso di due labbra
e appena il tempo di capire.
A te, che come un uragano,
-i miei capelli mossi e la
mia carne, e i drappi di
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Cenci e rilanci
sul peltro consumato
al tavolo da gioco.
E' il tempo che mischia
le carte, ce n'è per tutti
e non si sceglie il seme
se oggi mi capita picche
e ho il permesso di piangere
ma non di cambiare.
E' che non sei tu
ad
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Ti ho avuto al cuore,
sospeso come filigrana,
sul turbinare ingenuo
dei miei veli ai fianchi
tendendoti le mani,
se Tu non le afferravi,
in cambio mi piegavi
sferzandomi più forte
negando labbra e cuore
mentre mi avevi tutta,
mi
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Cadremo.
E poi ancora.
Tra i miei capelli,
come nidi, le rondini
ed inverni di grondaie.
E tutto il bianco della neve.
E la mia pelle nuda.
Le labbra tue, sul petto,
le tue dita, aprirmi
e senza sosta, mi guardi.
Ed io divento
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Per una mano
-il radiale del sorriso-
posta sul cuore
come cupola di vetro.
Sento più caldo
se mi scorri
nelle vene.
Ladro di pulsazioni,
aritmia di scorrimento.
Ti amo quando inizi a cedere.
Ti amo nella pioggia.
Sono una
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Di nuovo piove
sui tetti di notte.
Hanno domandato
alle mie mani
la capacità di
misurare palmi
di luce della tua
anima, la mia.
E non è luce
quella delle stelle
se nei tuoi occhi
un mare a taglio
di brillante
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Dall'alto di una finestrella
sopra il limoneto.
Piove, catrame a gocce,
sui tetti a testa china.
Residui di un'estate
prolungata tra i ghiacci,
cerbere e il rosso a chiazze
di inaspettati frutti con le spine.
E il mare piatto.
E il cielo
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Sei la sequenza
di un fumetto,
sono la gialla
carta discontinua.
Vorrei morire
dentro i tuoi occhi,
nell'incavo in cui
ricacci il mondo.
E' la tensione,
il rosso di
scintille vive,
bacio nella notte.
Sei la linea retta
ed io sono la
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Bianca tremò
la linea del collo,
i biondi capelli raccolti.
Sapeva di pane e
di mandorle amare.
Fu forse paura;
il primo tocco
spinto con rabbia.
Poi mani e pelle
furono il giorno:
le ore calde affollate,
le solitarie fredde.
Le
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Ha gli occhi come conche stanche,
in cui ristagna grigia l'acqua di risaie,
e beccano gli aironi semi insieme coi girini.
E lui le stringe i fianchi come a una bambina,
perduta in pomeriggi di altalente e con amore
pettina di lungo il grano
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| Teppisti si arroventano,
rubando vite in orologeria,
i tirapiedi dell'istinto.
E noi che, alla ricerca,
stringiamo tra le mani
la filosofia del surreale.
Zampillano i confini
da una giara abbandonata
tra il giorno ed il perdono.
Un
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[center]Capelli a ciocche e pugni stretti
nel turbinio di note diluite.
Io, pensando al pesce rosso e
ad uno specchio per rifarmi il trucco,
balbetto cifre e idiomi indistinti.
Tu mi puoi capire, ci riesci?
Forse... ed è una pagina vuota
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Andirivien di sillabe
la penna che s'abbatte
su questa e quella coda
e'l pianger disperato delle rime
e'l bacio colla colla o colle corde...
andiam per versi? Vieni?
come pei campi le sardine
per fila in sette tutte accavallate.
Come
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Ho preso un quadrato
di terra brunastra per
quattordici scellini.
Ho seminato germogli
di sale e bagnato
la terra dell'umido
umore del mio sesso.
Fioriranno gardenie
di salgemma, rosse lacrime
di ginepro e siringhe
che il vento
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147 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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