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Francesca Difonzo neve
Le 147 poesie di Francesca Difonzo neve
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| Allorché tutti
al singolare ci declina
il manto gennaiolo
d'un freddo color seppia,
noi che fummo moltitudini
festanti ed ebbre,
scemar di solitudini
nell'ombra dell'insieme,
trafitti scivoliamo
come perle, nere,
sullo spietato
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| Strane giornate,
cesoie rugginose
di Dicembre.
All'orizzonte
un campo
di attimi recisi,
profili spenti,
mari di singhiozzo
e di lamenti.
E i miei pensieri,
mazzi di vento
tra le mani inerti.
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| Assentati al concerto
delle tube frementi
e cementifica, dentro,
notti di carta pesta,
in ultimo epilogo,
quella parola, luce,
che è nudo vocabolo
nel balenar d'intenti.
Slitta ogni orbita se
il magnetismo si
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| Hai toni zuccherini
e picchi profondissimi
di cremisi e di Prussia,
tremore d'inflessioni
a sazietà di pose,
un modulo ed un falso.
Accordi le tue corde
alla chiave delle acque
del Pacifico ridente.
Contro l'orecchio
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Silenzio e nebbia
ristagnano sul molo
occhi stanchi
la luce ormai si perde
e sembrano refusi
tutti i sogni
c'erano venti azzurri
e tappi di bottiglia
e il nostro amore
i fiori del rimpianto
sbocciano in Novembre
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Non mi sfama
l'ardore di baci
ch'a mille declini
l'adagio di mani
che coniugano
sensi di miele
in tutti i tempi
a noi usi e quelli
mai conosciuti
piove l'amore
in grappoli rossi
e non mi disseta
l'acuto di denti
che strappano
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Mi ami (se non erro)
- Dici - soltanto me
che al letto scuro di vulcani
ho dato asilo nelle iridi.
E alle scintille,
luci mai spente,
terre riarse e folli.
Apro le porte ai venti
e ti scateno contro
la furia delle ombre.
Non indietreggi
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Così hai tracciato
l'ultima traiettoria
svirgolando, maestosa
ape regina del verso.
Grottesca domatrice
e incantatrice di respiri,
quando ce ne stavamo
appesi allo sfolgorare
di brace dei tuoi occhi
il cuore ci saliva
insieme con
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Tre banconote scucite
alla bocca del diavolo,
rosa, piegate, sbiadite,
le tengo sul seno
imbucate nel pizzo.
Mi treman le nocche
e nascondo ginocchia
viola, piagate, sbucciate,
contro la nuca
impronte di dita.
Tre giorni, tre
nella
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La luce del tramonto
ha un velo d'ocra
che sfuma i giorni
e da trent'anni
siedi come un affresco
sulla collina eterna,
le mani in grembo
ad intrecciar destini.
La culla tra i tuoi seni
è ancora calda,
profuma il
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Fare l'amore con
tutte le tue ombre
e, con ciascuna,
estinguerti
di chiaroscuri
sete,
sonno,
fame,
avvicinarmi al vuoto,
coricarmi nell'assenza
di pentimento se mi uccidi,
esserti cibo e vino
- dilaniami coi denti -
dolce e
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Rive, Renza,
le borse agli occhi
e oceani dilatati
del nero di pupille.
Se tu, se io,
se l'attimo sfuggì
di mano al giocoliere.
Si frantumò
per un lamento
la camera anti- panico.
Riverenza,
rispetto in fiocchi,
m'inchino
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Il mondo scoperchiato
tra le tue dita esperte:
soffitto di cartone lilla
a fiori finto- damascato.
Mi siedi sul tuo letto,
le ginocchia strette,
le pieghe della gonna
accartocciate dense.
Mi sfiori, e poi,
ad uno e a cento
i veli mi
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Fiuto i tuoi passi
con l'ansietà che anticipa
ogni penitenza
- che ne fa premio
e dono preziosissimo -
nell'infinita gratitudine
di averti sulla pelle,
sottile striscia scura.
Ti porgo polsi e lacci
e acciaio resistente
agli
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| Mi dici che di lei
ami la pace
Irene
che piega il viso
e adagia al mondo
i polsi chiari
le lunghe trecce
brune e il vento
inglese ai fianchi
Bastasse questo
a catturarti gli occhi
con i miei seni
acuti come armi
e il battito di
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| Puoi avermi liquida,
sull'epitelio senza costrizioni,
al tatto morbida,
agrodolce e scivolosa.
In mille angoli
tagliente e sconosciuta,
con tempo e voglia
puoi intagliarmi un cuore.
E' la sopravvivenza
la crudeltà di scegliere
le
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Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
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San Valentino 2009 Autori Vari
Poesie d'amore per San Valentino
Pagine: 68 - Anno: 2009
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Addio Alda Autori Vari
Poesie per Alda Merini
Pagine: 92 - Anno: 2010
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Halloween Autori Vari
Le poesie su Halloween dello Speciale Halloween
Pagine: 32 - € 8.45 Anno: 2009
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Invia un messaggio privato a Francesca Difonzo neve.
Dannata la mia anima mortale
Profana e idiota come una luna storta
Assaporo l'incapacità di attendere
Mordendo l'aria e la Tua assenza.
Credetti alle rinunce e ai compromessi
Che promettevano lingue di fuoco
Per condannarmi lenta
Ad
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E non finisce mica il mare
Intrappolato nelle reti
l'onda sfugge e torna
con un sibilo di frusta
Sul bianco del fondale
un raccolto di scintille
frammenti di conchiglia
si susseguono sinistri
il vecchio scafo rosso
è un utero
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Rifluiscono rivoli rossi
e raccogliamo ricordi,
rododendri e rose rosa.
Sorridono i sette sensi,
sibille sontuose sfidano
sulle sentenze i secondini.
Travolti dal timido timo,
tremanti tacite torri,
tendiamo tutti al torto.
Un' unica upupa
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Testi di canzoni
per te, soltanto,
stelline di pasta
ed ali di zucchero.
Stai masticando
tutta la mia vita
nel giorno in cui
non mi ami ancora.
Perché domani è tardi
per ricucire le azalee
all'affresco
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Pattugliammo gli abissi dell'ego
tenendoci stretti uno all'altra
nell'incautela che lasciò segni
sul nostro non- amore interessato.
Credetti a tutte le tue storie
che rovesciarono l'inferno,
il paradiso, gli altri mondi
e l'universo
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Sei sete e fame
nei giorni bianchi
del silenzio e del perdono
su queste labbra
mie che sono Tue
le labbra del mio sesso
percorro i tremiti
che mi riducono
sulle ginocchia unite
inventami incedibile
con labbra di lampone
e fianchi di
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Ti mostrerò pianeti,
stelle e galassie
nella mia anima.
Mentre la gravità
tradiva gli equilibri
ti ruzzolai distante
nel nero vuoto
di canzoni
senza suono.
Hai camminato
un quarto del mio cosmo
come una cometa
adorna di
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Maria Maddalena
ha fuoco nei capelli
e acqua di stagno
dentro gli occhi
Maria peccatrice
allarga le cosce
e sfida il deserto
il bacio delle rocce
Maria addolorata
sogna le pene
pesanti catene
e dorme nuda
Maria inginocchiata
piange
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Incompiuta
come tutte le cose
del mondo da che
conosciamo il futuro
primavera di pioggia
e le lance del ghiaccio
massacrano i campi
è una vittima il fiore
calpestato dal vento
come un rosso diafano
frammento
ed il tempo
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| Asia, la terra ti ha plasmata
azzurra come un fiordaliso.
Così guardandoti mi perdo,
eppure illogico chiederti se sei reale,
non puoi rispondere
che d'improvviso battito di ali
sul ciglio delle mie speculazioni.
Donna, io ti vorrei
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Giri di batteria
nell'ansia di resisterti
quando verrei a portarti
il cuore tra le mani
pensavo di svenire
credendo di smarrirti
non ho il coraggio
di provare a camminare
se anche uno sguardo
negoziato mi macella
sono
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Il vuoto persino smette
adesso le sue anamnesi,
ritorno a piedi nudi e
quattro anni sopra l'erba.
Disegnare col legnetto
i sassi del torrente
d'acqua fino a ricoprirli.
Pochi anni fa, ricordo come
ora le tue mani a coppa
sui miei seni e
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Lui è la stella del mattino,
l'ultima a scomparire
nell'azzurro dei rimorsi.
Lei è la rugiada sopra i prati,
un pianto che si scioglie
nella luce dell'aurora.
Perdonami, Padrone,
se sono come
muschio di montagna.
Prega
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Mi fai sentire,
rotonda e liscia,
roccia di fiume
e Tu mi levighi
-acqua corrente-
stagnando chiara
nelle mie fratture.
Mi fai brillare,
rossa e scomposta,
lingua di lava
e Tu mi accendi
-eterno vulcano-
tenendomi raccolta
sul palmo
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147 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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