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Stefano La Malfa
Le 244 poesie di Stefano La Malfa
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Mai è troppo tardi,
per fermar
insani pensieri
che come corvi,
volteggiano nella mente
per oscurarti,
amore.
Fumi sfuggenti,
si raccoglieranno
in ideali puri,
daranno un senso
alla tua vita,
una rotta
per un approdo sicuro.
Non
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| Quando ancor piccina
ti nutrivi di rugiada,
furtive mani
spezzarono la tua linfa...
Bella e vellutata,
regalo consueto
per mamme, mogli e amori,
ornavi
ghirlande mai appassite.
Profumi delicati,
regalavi
in mille case
per mille cuori
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| Solo tra la nebbia
in silenti viali ovattati,
cerco nuove albe
che mi sospirino il cuore.
Nelle mie notti ribelli,
sento un grande freddo
di malinconie innocenti,
di vuoti mai ricolmi,
di ricordi d'amori.
Aspetto te
che vieni a prendermi
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| "Stringiamoci la mano"...
e tutto finì lì.
Io non chiesi di più,
lei mi donò ancor di meno.
Le nostre strade unite
si divisero
per ignoti lidi.
Rimparammo
a camminar da soli,
scaricarci del
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Non voglio più catene,
salirò irte montagne
per respirar
essenze sublimi.
Non voglio freni
per amar mille donne
ma una sola Dea
porterò all'altare.
Voglio ancora ascoltar
i mormorii della natura
e assaporar giorni
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Pennellate di ciocche
color argento,
riempiono spumose
la mia bianca tela.
Due stelle al centro,
un naso biricchino
e rivoli di rughe
a solcar il viso.
Pian piano
con dolcezza,
viene fuori
in tutta la sua bellezza
a donarmi un ultimo
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| Ho voglia di scrivere,
scaricare in fiumi d'inchiostro
i miei pensieri,
i miei desideri,
i miei voleri.
Riempire pagine ancora vergini
di stupide frasi
o di incantevoli poesie
e poi leggerle
e rileggerle
fino alla pazzia,
perché io
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Grigi piovaschi,
fuggon via nella notte
e fan posto ad azzurri cieli
per bimbi impazienti di giocare.
Scròscio di ruscelli
e canti di rondinelle
son melodie soavi
nel palcoscenico della vita.
Finestre spalancate
di case
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Pallida luna
che da lassù mi guardi,
convinci lei
a tornar
sui suoi passi,
a ritrovar
la strada
della mia casa,
troppo vuota
ora che lei
manca.
Portale
un mio bacio,
un mio sorriso,
affinché mi perdoni
per quel vile
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| Spumose onde
del mar
che t'ha bagnato,
inebriano silenti
il cuor mio solitario,
che qui conobbe
l'amor che l'ha stregato
e prigioniero di te
rimase incantato.
Tu fosti bella
dea della mia vita,
mi regalasti giorni
d'amor senza
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Silenzio ovattato
di colline bianche,
fa eco
al debole cinguettio
di pettirossi stanchi.
Fumi da camini
mai spenti
e presto accesi,
s'incontrano pigri
in un cielo senza sole.
Piccoli passi
di bimbi impazienti,
si rincorrono lesti
a
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| Gabbiani stridenti
mi danno compagnia
in quest'alba d'incanto.
Voci lontane
di pescatori stanchi,
fanno eco
ai battiti del mio cuore.
Tu non ci sei
mi hai lasciato il vuoto,
non ho più linfa
per la mia vita.
Ripercorro i
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Luna 'ntricanti
ca mi segui stanotti
'no me viaggiu,
adduma a me strata
p'arrivari nu me amuri.
T'ammucci d'arreri i nuvuli,
spunti d'innatra parti
ma sempri u facciuni russu
mi fai viriri
facennumi scantari.
U me viaggiu sta
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| Gelosamente...
Custodisco nel cuore
il ricordo del tuo primo bacio,
gliene ho messo altri mille
per dimenticarlo
ma solo il tuo sa d'amore,
lo sento nelle mie labbra
in ogni attimo della mia vita.
Gelosamente...
Custodisco nella mente
il
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| Ingiallita foto,
mai trovata,
come un tarlo scava silente
nella mia mente,
riaccende i battiti
del mio cuore,
fermo,
da quella triste fuga.
Ritorni prepotente
nei miei ricordi,
offuscati da quel dolore.
Rivivo ogni attimo
di quella dolce
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Nel buio della mia vita
mi perdo nel ricordo
delle tue briciole d'amore
che saziano i miei sensi.
Nel buio dei miei sogni
mi affogo nel ricordo
dei tuoi occhi di fata
che illuminano i miei giorni.
Nel buio dei miei pensieri
riconosco il
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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San Valentino 2010 Autori Vari
Poesie d'amore per San Valentino
Pagine: 110 - Anno: 2010
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San Valentino 2009 Autori Vari
Poesie d'amore per San Valentino
Pagine: 68 - Anno: 2009
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Invia un messaggio privato a Stefano La Malfa.
Indirizzo personale di Stefano La Malfa: stefanolamalfa.scrivere.info
| Ho lavato le mie guance mille volte
e mille volte ancora
sento la presenza della tua mano
percuotermi
il viso,
l'anima,
il cuore.
T'ho tanto amato
ma tu non m'hai capita,
ho cercato il perdono
ma il perdono non t'ha perdonato.
Mi hai
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Perché hai avuto fretta...?
Fretta d'andar a dormir presto,
spegner le stelle del firmamento
e mandar via la luna con una scusa.
Il buio fa da padrone
in queste notti gelate
che non riscaldano mai
il cuor dei miei bambini.
Lui, si
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Quando i capelli
cominciarono a brillar d'argento
m'accorsi tardi
del vuoto che
avevo dentro.
L'avevo sempre
ben riempito
col mio lavoro onesto,
gli amici, le donne,
i viaggi e i sorrisi tristi.
Dicevo...
"Io da vecchio
sarò
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| Passeggero della notte
guardo l'ora... E' mezzanotte,
mi accingo a levar mano
ma cammino piano piano.
Ad un tratto io mi fermo
e cercando le mie chiavi,
trovo dentro il mio taschino
un biglietto con su "Ti amo".
Certamente
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Silenziosamente nevica...
L'aria è satura
di luci, odori e voci
i bambini sono stanchi di giocare.
Gli alberi di natale,
sono troppo carichi di doni
nel formicaio di case illuminate.
Persone indaffarate
si scambiano gli ultimi
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Comu voli a trariziuni,
ogni anno pi l’occasiuni
ra festa ri San Ciusieppi,
si fa ‘na gran vampa
n’facci a casa ru zu Pieppi.
Impasenti e frittulusi
i picciutteddi ra buiggata chiù mafiusi,
arricuogghinu casi casi
i cosi chiù
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Con un fiume di innocenti lacrime
annunziasti la tua venuta,
in quel caldo grembo
che ti offri tua madre.
Apristi gli occhi alla vita
e fu subito dolore e gioia.
Le tue mani chiuse
stringevano gelose
l'amore che avevi appena
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I tuoi grandi occhi spalancati
guardavano i miei imbarazzati.
Mi chiedevi muto, tutto e niente
ed io, arrossendo capivo quel tuo niente.
Non volevi cibo, vestiti o denaro
ma soltanto abbracci e carezze di una mano.
Tu che ne hai ricevuto
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O bella mia Sicilia,
che m’appari all’orizzonte
in un bel chiaror di Luna,
mi sembri ancor più bella
ogni volta che t’ammiro.
Ero di vedetta
su una nave armata dalla Patria
e mentre il comandante
cercava la giusta rotta,
io m’incantai
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Non scorderò mai il placido sorriso,
di quelle onde dorate
nel giorno di ferragosto...
La bellezza di quel tramonto che m'incantò
e mi fece sognare ad occhi aperti.
Ero di piantone a poppa,
il mio cuore piangeva
mentre smarcavo i
leggi
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Con gli occhi pieni del tuo sorriso,
m'accinsi a partir lieto
pieno di sogni e di speranze,
per portar la pace
in una terra tanto insanguinata.
Lì, imparai presto
a sfuggir lesto dalla morte,
a diffidar da tutti
e a tutti donare un
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| ...E restammo a guardare.
L'onda grigia e spumosa,
ci alzava come una foglia al vento
in un giorno d'inverno.
Le nostre vite,
erano legate
a quella furiosa danza.
Eravamo tutti tristi
ma dal grigio dell'orizzonte
scorsi un gelido
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E' scoccata l'ora della partenza...
Un grigio e piovoso mattino
è venuto a salutarmi
e a donarmi un raggio
del nostro bel Sole di Sicilia.
Pochi bagagli ma tanta speranza
porto con me in questo viaggio.
Il treno mi aspetta,
non
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Ho visto una bambola...
con lunghi capelli neri,
le guance rosse
e le labbra color fragola
ma i suoi bellissimi occhi neri,
erano tristi...
Me ne innamorai perdutamente,
la tenevo sempre stretta a me
amandola come una creatura vera
ma di vero
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244 poesie trovate. In questa pagina dal n° 211 al n° 240.
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